Numero 2 del 2020

Titolo: Non solo saluti

Autore: Rita Lamusta

Articolo:
In onore del Dio Saturno i Romani organizzavano festeggiamenti per salutare l'inverno e accogliere la primavera. Durante queste vivacissime cerimonie propiziatrici di fertilità e di buon raccolto per il nuovo anno agricolo, venivano indossate delle maschere e si vivevano momenti di eccessiva euforia con canti, balli e tanto cibo e bevande. Con il trascorrere dei secoli il Carnevale ha mantenuto alcune di queste caratteristiche e anche se nel Medioevo si è modificato, per ordine della chiesa e ridimenzionato su alcuni divertimenti estremi, ha conservato comunque la bellezza e la vivacità della festa in maschera. Oggi è una festa sentita e attesa in tutto il mondo e nel nostro paese sono ormai famosissime le sfilate di carri allegorici e le feste nelle piazze che mantengono l'originalità storica, la bellezza e l'impegno artistico che si tramanda ormai di generazione in generazione. Per ricordare i più famosi, rammentiamo quello di Venezia in piazza San Marco e nelle suggestive vie, quello di Viareggio con i personaggi famosi creati con la cartapesta, quello organizzato a Cento che nel 1990 ha concretizzato un importante gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro, quello di Ivrea che mantiene come antica tradizione la famosa Battaglia delle arance, e tanti altri comunque straordinariamente divertenti e tradizionali che sarebbe interessante conoscere. Vuoi far conoscere come viene festeggiato il Carnevale nella tua città e quali tradizioni vengono tramandate? Scrivi a Gennariello e lo faremo conoscere a tutti i lettori, scrivi subito all'indirizzo mail ustampa@uiciechi.it e sarà pubblicato nel prossimo numero del nostro giornale, amico di grandi e piccini.
La redazione vi saluta con affetto e augura a tutti buona lettura. Un caro abbraccio!
Rita Lamusta