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Numero 01 del 2020

Titolo: Novità dal Web.

Autore: Barbara Lispi.


Articolo:
Novità dal Web.

Di Barbara Lispi.

Ecco le novità dal Web:

1. Amazon: la carta di credito non è più obbligatoria con l'addebito in conto. Amazon permette di impostare le coordinate di un proprio conto corrente bancario e pagare tramite mandato di addebito diretto SEPA. Amazon però precisa che questo nuovo metodo di pagamento non si può usare con tutti i prodotti. L'addebito sul conto corrente avviene solo quando gli articoli ordinati sono spediti; se un ordine fosse suddiviso in più spedizioni, sull'estratto conto compariranno gli importi delle singole spedizioni. Per gli ordini digitali, l'addebito sul conto avviene solo quando Amazon invia il link per il download.

2. WhatsApp su più dispositivi e identità degli utenti a rischio. WhatsApp potrà essere installato su più dispositivi e usato indifferentemente dall'uno o dall'altro. La novità riguarderà i Device iOS e Android e la versione per Windows. WhatsApp Web, inoltre, potrà essere usato anche in modalità offline, senza un dispositivo collegato alla rete Internet sul quale è installata l'app. Uno sviluppatore francese, in un'intervista rilasciata a Numerama, spiega di essere riuscito a risalire ai numeri telefonici personali di alcune tra le più famose celebrità, servendosi di un normale dispositivo mobile e dell'app WhatsApp ivi installata. Stando alla risposta che Facebook, un paio di anni fa, fornì per segnalazioni similari, comunque, non è possibile parlare di un problema di sicurezza né di rischi per la privacy degli utenti.

3. AdwCleaner rimuove spyware, adware, PUP e da oggi anche i programmi inutili preinstallati. AdwCleaner, acquisito nel 2016 da Malwarebytes, resta una delle migliori utility in assoluto per rilevare e rimuovere componenti indesiderati presenti sul sistema; ben si affianca agli antimalware sviluppati da terze parti perché rimuove elementi che non sono rilevati o segnalati da altri prodotti per la sicurezza. AdwCleaner 7.4 consente anche di rilevare e rimuovere componenti inutili che spesso si trovano installati sul sistema acquistando un nuovo PC Windows. Al termine della scansione, le voci indicate con il prefisso Preinstalled, si riferiscono a componenti software preinstallati dal produttore, di solito assolutamente superflui. Tutti gli elementi rimossi dal sistema saranno comunque posti in quarantena e quindi ripristinabili.

4. Numeri di emergenza: Google trasmetterà informazioni sulla posizione dell'utente. L'app Telefono si arricchirà di una nuova utile funzione. Se un utente dovesse chiamare un numero di emergenza, sullo schermo non comparirà solo la sua posizione, ma appariranno tre pulsanti: emergenza medica, incendio, polizia. Toccando uno di essi, al momento della risposta dell'operatore lo smartphone Android mostrerà una serie d’informazioni utili. In particolare, sarà indicata la posizione geografica dell'utente sia sotto forma d’indirizzo, sia di coordinate in formato Plus code: quei codici che consentono di individuare univocamente qualunque luogo sulla superficie terrestre senza essere costretti a memorizzare e gestire le coordinate GPS: latitudine e longitudine.

5. Android Auto: Google abbandonerà l'app per smartphone. Le novità del nuovo Android Auto riguarderanno i sistemi installati in auto e non l'applicazione per i Device Android che quasi sicuramente sarà sostituita da Google Assistant. A breve dovrebbe quindi debuttare Google Assistant Driving mode, una speciale modalità che si attiverà automaticamente quando il Device Android rileverà la guida di un veicolo. L'attivazione probabilmente sarà attivata dall'accoppiamento dello smartphone con il sistema audio Bluetooth installato all'interno dell'auto. L'assistente digitale di Google, una volta attivatasi la Modalità Auto, presenterà diverse icone per gestire la navigazione turn-by-turn, i controlli multimediali e le funzioni telefoniche.

6. Call center aggressivi e fuorilegge: come bloccare le chiamate indesiderate. Con i Device Mobili è facile stabilire l'identità di chi sta facendo chiamate indesiderate. Strumenti come Tellows o Chistachiamando, aiutano a riconoscere le chiamate provenienti dai call center. Il Garante per la protezione dei dati personali accetta segnalazioni di chiamate spam ricevute su numerazioni iscritte nel registro delle opposizioni. Con NCID, Network Caller ID, e un client Python come NCIDmon si può comunque creare un sistema cross-platform capace di rilevare le numerazioni telefoniche in ingresso e interrogare i database di terze parti online. Professionisti e utenti aziendali invece possono acquistare un PBX evoluto come il Grandstream Networks UCM6202 che supporta già Asterisk, ha porte PSTN e può essere programmato in modo che svolga opportune verifiche sulle numerazioni chiamanti.

7. Il sistema operativo di Huawei si chiama HarmonyOS: funzionerà su una vasta gamma di prodotti, smartphone compresi. HarmonyOS, il sistema operativo per Device Mobili e smart home di Huawei sarà opensource e compatibile con Android. Con HarmonyOS le applicazioni si potranno sviluppare una volta sola, per poi essere distribuite in modo flessibile su una vasta gamma di dispositivi diversi. Huawei mira a creare un suo ecosistema di prodotti e servizi totalmente indipendente. Le App Android, però, per funzionare su HarmonyOS dovranno essere ricompilate; comunque, il lavoro richiesto agli sviluppatori sarà ridottissimo. Huawei fornirà un ambiente di sviluppo integrato che permetterà di provare le app e simularne l'esecuzione su tutti i Device supportati. HarmonyOS nasce per essere installato sia sui notebook più avanzati dotati di decine di gigabyte di RAM sia sui dispositivi per l'Internet delle Cose, riuscendo a gestire compiti ben precisi con pochi chilobyte di memoria.

8. WhatsApp: decodificare i messaggi e modificare le conversazioni nei gruppi è possibile. Gli esperti di Check Point avevano ventilato la possibilità di modificare i messaggi altrui all'interno dei gruppi. Vulnerabilità che WhatsApp, a distanza di oltre un anno, non ha ancora risolto: è ancora possibile citare un messaggio altrui nelle conversazioni di gruppo e far si che, nella citazione, il testo appaia come proveniente da un'altra persona, anche non iscritta al gruppo. La crittografia end-to-end assicura che solo le persone che si stanno reciprocamente scambiando messaggi possono leggerne il contenuto. Nessuno strumento automatizzato può decodificare i messaggi da mittente a destinatario e risalire al contenuto; in locale, però, è possibile interagire con i messaggi scambiati da WhatsApp e interferire con il funzionamento dei gruppi.

9. Apple Card, l'azienda presenta una carta di credito integrata con i suoi servizi. Accessibile a tutti i possessori di un iPhone, l'Apple Card non impone rigorosi requisiti; Goldman Sachs verificherà le richieste in tempo reale. Apple Card sarà sia virtuale, collegata al Wallet, sia fisica, inviata all'indirizzo postale del richiedente. All'Apple Card sono associati 3 numeri: il primo è collegato con lo smartphone, il secondo è attribuito alla carta fisica e il terzo è un numero virtuale da usare con i siti di ecommerce che non accettano Apple Pay. La carta non ha data di scadenza, non usa un codice di sicurezza, può essere disattivata dall'App installata sull'iPhone e non prevede l'addebito di commissioni. Inoltre, Apple, agli utilizzatori garantisce il 3% sugli acquisti per servizi da lei erogati, il 2% su qualsiasi transazione Apple Pay e l'1% sugli acquisti fatti con la carta fisica o con il numero della carta virtuale. Gli accrediti sono erogati a cadenza giornaliera sull'account Apple Pay.

10. L'assistente Google legge i messaggi in arrivo su WhatsApp e Telegram. Chi vorrà ottenere la lettura automatica del contenuto dei messaggi in arrivo, dovrà autorizzare Google Assistant ad accedere alle notifiche. Quando questa nuova funzione arriverà anche in Italia, basterà pronunciare ad alta voce OK Google quindi Leggi i miei messaggi. Alla comparsa della richiesta basterà cliccare su OK e attivare l'interruttore della voce Google. L'assistente Google quindi leggerà il testo di tutti i messaggi ricevuti su WhatsApp, Telegram e Slack consentendo anche di rispondere senza dover prendere lo smartphone.

11. Apple: il motore WebKit bloccherà ogni tentativo di tracciamento degli utenti. Apple vuole puntare sempre più sulla difesa della privacy degli utenti impedendo a pagine e applicazioni web di raccogliere dati personali senza consenso. WebKit, il motore di rendering delle pagine web usato da Safari, si arricchirà di nuove funzioni volte al blocco automatico del tracciamento degli utenti. Il motore WebKit costituisce le fondamenta di Safari ma è anche usato in Samsung Tizen e negli ebook reader di Amazon. Su iOS tutti i browser di terze parti sono obbligati a usare WebKit; ogni violazione di siti e applicazioni web sarà considerata come una problematica di sicurezza. Gli sviluppatori devono verificare la piena correttezza delle soluzioni adottate, altrimenti le protezioni automaticamente attivate potrebbero compromettere la navigazione dei siti web.

12. Bluetooth, rilasciate le patch per ridurre rischi di attacco. Aggressori possono effettuare il brute force della chiave crittografica usata durante la fase di pairing dei dispositivi Bluetooth riuscendo a monitorare e a modificare il traffico scambiato tra i vari Device. Questo genere di attacco rende molto semplice risalire per tentativi alla chiave di cifratura usata per proteggere i dati trasferiti mediante un collegamento Bluetooth. Al momento non sono stati rilevati attacchi e non è stato pubblicato il codice exploit. La gravità del problema è limitata poiché l'aggressore deve trovarsi fisicamente nelle immediate vicinanze dei dispositivi Bluetooth da attaccare e deve cogliere il momento in cui i device stabiliscono una connessione reciproca.

13. Chromecast: la prima versione riceverà solo aggiornamenti di sicurezza. La prima versione della chiavetta HDMI di Google, Chromecast, fu lanciata nel 2013; di recente è stata presentata la terza generazione. A distanza di 6 anni Google conferma che la prima Chromecast continuerà a essere supportata con aggiornamenti per la sicurezza e correzioni di bug, mentre non è più prevista l'aggiunta di nuove funzioni o major update. La versione stabile del firmware per le chiavette Chromecast di prima generazione è da tempo ferma alla release 1.36.157768; per gli utenti che hanno scelto di partecipare al programma preview l'ultima versione è la 1.36.159268; invece i modelli di seconda e terza generazione usano versioni del firmware 1.40.x, stable e 1.42.x, preview.

14. Chrome integra un nuovo menu per la gestione rapida delle estensioni. Dalla release 76 si può aggiungere una nuova icona all'interno della quale saranno raccolte tutte le estensioni e le rispettive impostazioni. Cliccando sulle varie voci si può accedere a ogni estensione. Per attivare il nuovo pulsante per la gestione delle estensioni inserire chrome://flags/#extensions-toolbar-menu nella barra degli indirizzi, porre su Enabled la voce Extensions Toolbar Menu e acconsentire al riavvio di Chrome.

15. I Chromebook hanno una data di scadenza: ecco come verificarla. I Chromebook, portatili compatti basati sul sistema operativo Chrome OS, hanno una data di scadenza dopo la quale Google non invierà più aggiornamenti ufficiali. Google supporterà ogni Chromebook per un periodo non superiore a 6 anni e mezzo. Prima di acquistare un Chromebook è bene verificare quali terminali non godono più di alcun supporto e quali si stanno avvicinando alla data di scadenza. Dopo la data di scadenza un Chromebook potrà essere usato con grandi rischi in termini di sicurezza ed esporrà un messaggio in cui viene chiarita la situazione.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a:
Barbara Lispi



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