Numero 1 del 2020
Titolo: ATTUALITÀ- Il Premio Braille
Autore: Redazionale
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Si è svolta il 2 dicembre scorso al teatro Quirino di Roma la XXIV edizione del Premio Louis Braille. Qualche ora prima dello spettacolo un terribile nubifragio si abbatteva sulla capitale ma questo non ha fermato l'entusiasmo e la partecipazione di oltre 700 persone, provenienti da tutt'Italia, che hanno decretato il successo della manifestazione.
Tanti gli artisti che hanno preso parte allo spettacolo: da Noemi a Giovanni Allevi, da Maurizio Battista a Fausto Leali. Significativa anche la presenza del mondo dello sport e della cultura, con la partecipazione, tra gli altri, dell'atleta romano Daniele Cassioli, considerato il più grande scinauta paralimpico di tutti i tempi e più volte campione del mondo e di uno dei più amati attori teatrali non vedente, Gianfranco Berardi, vincitore anche del prestigioso Premio Ubu 2019 affiancato dalla compagna Gabriella Casolari. L'evento è stato presentato dalla conduttrice televisiva RAI, Eleonora Daniele, con la collaborazione di Oney Tapja, ballerino di "Ballando sotto le stelle". Presente anche il Presidente della Fondazione Italiana Autismo, Davide Faraone, che per l'occasione ha presentato in anteprima il libro "Con gli occhi di Sara" dedicato alla figlia autistica.
Il primo premio è stato attribuito a Romano Carletti che si è distinto per un incredibile atto di solidarietà e generosità nei confronti di Ojafer, un bambino cieco dalla nascita, figlio di immigrati macedoni, che oggi ha 7 anni. Poiché la famiglia era impossibilitata a portarlo a scuola e il Comune non riusciva a garantire l'assistente sullo scuolabus, Romano ha deciso con i suoi mezzi di accompagnare il piccolo a scuola, a Pelago paesino a 30 km di distanza, ogni giorno per 8 mesi. Non solo: nonno Romano ha intrapreso una vera e propria battaglia per il riconoscimento dei diritti di Ojafer, a cui ormai si sente profondamente legato. Si è attivato e alla fine ha ottenuto l'assistente, mobilitando istituzioni e coinvolgendo l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti con il suo centro di consulenza Tiflodidattica perché il piccolo possa studiare come tutti grazie alla lettura e scrittura Braille.
Il secondo riconoscimento è stato assegnato all'Associazione Italiana Editori, che proprio nel 2019 ha celebrato i suoi primi 150 anni di attività dalla fondazione, per sugellare la collaborazione, ormai ventennale, tra il mondo dell'editoria e l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Dai libri di testo, alla narrativa e alla più bella letteratura di tutto il mondo, grazie agli accordi con AIE tutti i non vedenti e gli ipovedenti italiani hanno oggi a disposizione oltre 20 mila titoli in formato digitale accessibile fin dalla loro pubblicazione in libreria. AIE e UICI, inoltre, hanno dato vita quasi 5 anni fa alla Fondazione Lia, Libri Italiani Accessibili, con il preciso scopo di favorire l'accesso al libro per tutti, proprio a partire dalla disabilità visiva.
"Il Premio Braille - ha commentato il presidente UICI Mario Barbuto - è una occasione preziosa per l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per dialogare con la cittadinanza e con le autorità politiche e amministrative del Paese. Il Premio Braille è stato ideato e istituito 24 anni fa dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con l'obiettivo di offrire un riconoscimento a personalità e istituzioni che si sono distinte per la loro opera a sostegno delle persone con disabilità visiva in un'occasione di festa. Quest'anno abbiamo voluto offrire un riconoscimento al nonno d'Italia Romano Carletti per la sua immensa generosità e profonda bontà d'animo e all'Associazione Italiana Editori per il proprio impegno in favore di prodotti editoriali fruibili direttamente dalle persone non vedenti e ipovedenti. Un ringraziamento particolare alla struttura Rai per la presenza della troupe televisiva e per la diffusione della serata, in differita, il 24 dicembre su RaiUno".
La XXV edizione, che è già in fase di progettazione, sarà speciale poiché di fatto rappresenterà la chiusura delle celebrazioni del Centenario di nascita dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.