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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 11-12 del 2019

Titolo: Per i più piccini

Autore: Redazionale


Articolo:
Parola intrusa
Leggi attentamente e individua la parolina che rende buffe queste frasi!
1) Fulvio sta spalmando il formaggio bollito sul pane.
2) Venezia è una città costruita nella soffitta laguna veneta.
3) Il gatto gioca con una bicchiere pallina sonora.
4) Babbo Natale ha una folta panna barba bianca.
5) La mamma acquista la tovaglia rossa casetta per Natale.
Soluzione:
1) bollito
2) soffitta
3) bicchiere
4) panna
5) casetta

Giochiamo con le lettere
In ogni parola è importante inserire la letterina giusta al posto della «x». Sarà la lettera «i» oppure «o»?
Rxso; crxstallo; armadxo; cxliegie; tavxlo; dxvano; attxre; cxambella; trxta; pxatto; pxrta; sxle; bxrra; cxllana; xmbuto; txrta; carxte; poltrxna; gixstra; fxrmica; ruxta; spxgolo.
Soluzione: Riso; cristallo; armadio; ciliegie; tavolo; divano; attore; ciambella; trota; piatto; porta; sole; birra; collana; imbuto; torta; carote; poltrona; giostra; formica; ruota; spigolo.

Indovinelli
1) Ho una zucchina,
ma sopraffina:
non è nell'orto,
con me la porto.
Che cos'è?
2) Sto dritto su un solo piede, ho un cappello marrone e un bianco vestito. Chi sono?
3) Viaggiano sulla slitta di Babbo Natale, ma non sono i suoi elfi. Cosa sono?
4) Quanti regali può mettere Babbo Natale in un sacco vuoto?
Soluzione:
1) la testa
2) il fungo porcino
3) i regali
4) uno solo. Poi il sacco non è più vuoto.

Colmi
Qual è il colmo per il libretto di istruzioni? Sono fatto così!
Qual è il colmo per un pipistrello? Non dormire la notte!
Qual è il colmo per un vincente? Lasciare perdere!
Qual è il colmo per un pacco di pasta? Fare vedere a tutti di che pasta è fatto!
Qual è il colmo per un vaso? Essere colmo!
Qual è il colmo per un pilota di aerei? Leggere quotidianamente QuattroRuote!

Filastrocche
Filastrocca di Natale
È venuto un angioletto
e mi ha dato un biglietto.
A carattere cubitale
c'era scritto... Buon Natale!

Il dolore
Dito dito
un po' ferito,
dito dito
un po' malato,
soffio soffio
per magia,
e il malanno
vola via,
soffio soffio
piano piano
e il dolore
va lontano.

La filastrocca del paese
C'è un paese in capo al mondo
dove esiste un girotondo
di persone e di colori
mai nessuno ne sta fuori.
Gira gira il girotondo
nel paese in capo al mondo
per portare gioia e amore
alla gente di ogni colore.
F. Corbelli

Zia Titti Racconta
Neve nel bosco
Quell'anno, nel bosco, era scesa molta neve che aveva coperto con il suo bianco mantello alberi, cespugli e sentieri. Mancavano ormai pochi giorni a Natale e gli animaletti, ben protetti al calduccio delle loro tane, si stavano organizzando per far festa insieme agli amici. Volpe aveva addobbato con bacche colorate un grande abete vicino alla sua casa e poi aveva invitato gli amici Passerotto, Pecora e Coniglio. Ognuno di loro aveva preparato un regalo: Passerotto aveva confezionato un cestino pieno di bacche profumate, Pecora un bel sacco di morbida paglia, Coniglio dolci carote caramellate. Finalmente arrivò il giorno di Natale.
Volpe, alla finestra, aspettava, aspettava... Le ore passavano e nessuno si faceva vedere. All'improvviso si accorse che il sentiero era completamente sparito sotto la neve.
«Come faranno i miei amici a trovare la strada?».
Senza pensarci un attimo uscì a cercarli. Guarda di qua, guarda di là... degli amici neanche l'ombra.
Allora cominciò a chiamare a gran voce: «Pecoraaaaa! Passerottoooo! Coniglioooo!», ma nessuno rispondeva.
Finalmente riuscì a scorgere tanti segni che si incrociavano. Guardando meglio vide che alcuni assomigliavano alle zampette di un uccellino, altri sembravano le tracce di uno zoccolo, altri ancora avevano una forma lunga e stretta. Che fossero le orme lasciate dai suoi amici? Cominciò a correre seguendo le tracce, salì sul monte, scese dal monte, girò intorno alla quercia, entrò nella grotta, uscì nella radura, corse di qua, corse di là... e finalmente li vide tutti tremanti e stretti stretti uno all'altro.
«Ci siamo persi» dissero, «non trovavamo più la strada».
«Meno male che sono uscita a cercarvi» esclamò Volpe. «Adesso attaccatevi alla mia coda che vi porto al sicuro». Per non perdersi nella neve, Volpe seguì le sue tracce che erano ben diverse da quelle degli amici, e in breve tempo ritrovò la strada di casa.
Tutti e quattro fecero una grande festa, si scambiarono i doni e quello fu veramente un felice e bianco Natale.
(Tratta dalla rivista Scuola dell'Infanzia)

La Parola Piangere
Questa storia non è ancora accaduta, ma accadrà sicuramente domani. Ecco cosa dice.
Domani una brava, vecchia maestra condusse i suoi scolari, in fila per due, a visitare il Museo del Tempo Che Fu, dove sono raccolte le cose di una volta che non servono più, come la corona del re, lo strascico della regina, il tram di Monza, eccetera.
In una vetrinetta un po' polverosa c'era la parola «Piangere».
Gli scolaretti di Domani lessero il cartellino, ma non capivano.
«Signora, che vuol dire?».
«È un gioiello antico?».
«Apparteneva forse agli Etruschi?».
La maestra spiegò che una volta quella parola era molto usata, e faceva male. Mostrò una fialetta in cui erano conservate delle lacrime: chissà, forse le aveva versate uno schiavo battuto dal suo padrone, forse un bambino che non aveva casa.
«Sembra acqua» disse uno degli scolari.
«Ma scottava e bruciava» disse la maestra.
«Forse la facevano bollire prima di adoperarla?».
Gli scolaretti proprio non capivano, anzi cominciavano già ad annoiarsi. Allora la buona maestra li accompagnò a visitare altri reparti del Museo dove c'erano da vedere cose più facili come: L'inferriata di una prigione, un cane da guardia, il tram di Monza, eccetera, tutta roba che nel felice paese di Domani non esisteva più.
Gianni Rodari



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