Numero 12 del 2019
Titolo: ATTUALITÀ- La Federazione pro Ciechi in Assemblea
Autore: Vincenzo Massa
Articolo:
Si è svolta, lo scorso 14 ottobre presso la scuola cani guida "Helen Keller" di Messina, l'Assemblea della Federazione delle Istituzioni pro Ciechi. I lavori aperti dal presidente della Federazione, Rodolfo Masto, hanno generato un momento di grande emozione quando lo stesso ha comunicato che aveva portato con sé la dattilo braille che era stata usata da Helen Keller. La parola è toccata a Linda Legname, presidente dell'istituto Helen Keller, che oltre ai ringraziamenti di rito ha aggiunto: "Questa è davvero una giornata splendida perché avete deciso di celebrare qui i vostri lavori ed è un grande privilegio aver potuto ospitare questo strumento che è un pezzo di storia importante per la nostra Unione. Oggi più che mai abbiamo bisogno di richiamare, a tutti, la nostra storia, per rilanciare l'importanza che hanno avuto e che possono avere ancora gli istituti per ciechi per raggiungere le pari opportunità".
Rodolfo Masto ha illustrato la relazione programmatica delle attività della Federazione delle Istituzioni pro Ciechi. Nell'introduzione è stata richiamata l'assemblea del 2018 tenutasi a Genova che sarà nel 2020 protagonista del momento clou delle celebrazioni del centenario di nascita dell'UICI. "Oggi - dichiara Masto - che quella data si avvicina, siamo invitati a riflettere sul valore etico e morale del nostro rapporto con l'Unione, ricordando con riconoscenza che senza l'impegno della stessa, la quale si è battuta per l'approvazione delle varie norme che prevedono i finanziamenti a favore della Federazione, ora, forse, non saremmo qui, così come non ci sarebbero tante Istituzioni Federate salvate in extremis dall'oblio, dall'incuria e dalle incursioni piratesche della bassa politica grazie alla generosa passione di tanti dirigenti nazionali e territoriali dell'Unione. A questo proposito ricordo che proprio un anno fa, nel corso dell'Assemblea, approvammo un ordine del giorno promosso dal Consiglio Regionale Siciliano dell'Unione, a sostegno della piena ripresa delle attività del Centro Helen Keller che oggi ci accoglie con tanto entusiasmo, in ossequio alla tradizionale ospitalità siciliana".
Poi la relazione prosegue con alcuni cenni storici sulla storia di Messina sino a ricordare il terribile sisma, che nel 1908, sconvolse la città dello stretto. Il presidente della Federazione poi prosegue: "In quei giorni, amici, permettetemi un commosso ricordo personale, i miei nonni paterni, colpiti anch'essi dal terremoto perché residenti a Reggio Calabria, lasciarono la loro terra per trasferirsi a Milano. Ma lo spirito di allora rivive oggi tra quelli che si sono battuti e si battono per assicurare a questo Centro prosperità e futuro, affrancandolo da giochi di potere che ne minano l'esistenza stessa. In questi ultimi anni i nostri incontri si sono spesso svolti nelle città dove sorgono le Istituzioni Federate permettendoci di vivere momenti particolarmente significativi. Abbiamo condiviso successi, festeggiato anniversari di fondazione ma soprattutto, con la nostra partecipazione, abbiamo cercato di ampliare la voce di quelle Istituzioni che vivevano particolari difficoltà".
Un passaggio viene dedicato alle complessità del momento. "Amici, in questo ambito, non aspettiamoci sollecitazioni o aiuti esterni, basti vedere cosa sta succedendo al Codice del Terzo Settore; l'azione deve partire da noi, perché è a noi che i Ciechi e la Storia chiederanno conto, in quanto amministratori e quindi legittimi eredi di patrimoni, e dico patrimoni pensando a tutte le declinazioni possibili, costituiti con finalità precise. È tempo di comprendere che oggi non possiamo esimerci dall'intervenire a supporto di realtà in difficoltà, è nostro dovere civico, ancorché morale, rispettare i principi sanciti al momento della costituzione della Federazione avvenuta a Firenze nel lontano 1921. Ancor prima, e precisamente nel 1888 a Bologna, nacque la corrente di pensiero dalla quale trae origine il nostro sodalizio che si ispira, tra l'altro, alla salvaguardia delle scienze tiflologiche che per quanto tali assumono, a mio avviso, un valore universale declinabile solo attraverso precisi protocolli. La scienza tiflologica prodotta dalla costante ricerca, dal confronto di esperienze quotidiane, deve manifestarsi nella sua globalità e unicità ma soprattutto interezza. Guai a chi annacqua questi principi rendendosi complice di chi ha fatto dell'insegnamento ai Ciechi un mero mercato! Nessuno oggi può elevarsi a templare dei saperi dei Ciechi ma la nostra Federazione deve fare argine all'azione di tanti improvvisati tiflologi che tanto danno stanno producendo ai nostri ragazzi".
Masto ci tiene a precisare che le parole non devono intendersi come una miope difesa e arroccamento culturale, ma vuole essere salvaguardia degli insegnamenti di Augusto Romagnoli e di tutti quelli che hanno proseguito i suoi studi adattandoli alle mutate esigenze educative. La Federazione, dunque, si pone come fulcro dialogante con il MIUR, con le Università e con gli Istituti di Ricerca. Il discorso poi si articola sulle problematiche che affliggono tantissimi istituzioni federate. La Federazione conta sul sostegno dell'UICI per evitare nuovi espropri e abbandoni. Poi si fa riferimento al centenario, quando tra febbraio e aprile 2020, per ricordare che la mostra "A spasso con le dita" toccherà le più importanti città del nostro Paese.
Ampio risalto, inoltre, allo stato dell'arte sulla realizzazione del Centro Polifunzionale previsto dalla legge 278/2005, il potenziamento dei Centri di consulenza tiflologica, che coinvolge anche la Biblioteca, grazie al contributo dell'Irifor. Queste le conclusioni di Rodolfo Masto: "Ritengo doveroso dedicare l'ultimo paragrafo della Relazione alla realizzazione dei Libri tattili dedicati alla prima infanzia che tanto lustro danno alla nostra Federazione. Penso sia superfluo, in questo contesto, decantare la straordinaria bellezza dei libri prodotti, sempre più curati sia dal punto di vista estetico che dal rispetto dei principi per la migliore esplorazione aptica. Il grande successo dell'ultima edizione del concorso "Tocca a te", che si rinnova ogni qual volta presentiamo un nuovo libro tattile o quando proponiamo la Mostra "A spasso con le dita", ci deve incoraggiare. La Federazione nazionale delle Istituzioni pro Ciechi lascerà un solco profondo sul cammino che ha portato molti Ciechi italiani verso la migliore integrazione possibile ma oggi, con la passione del cuore e l'intelligenza della mente, dobbiamo rifondarla, dando anima ad un vero progetto di Rete. Sì, cari amici, è ora di volare alto, portando sulle ali delle nostre Istituzioni i sogni di chi non vede perché è tempo che i sogni prendano finalmente corpo".
Il presidente nazionale UICI Mario Barbuto conclude: "L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti continuerà a lavorare affinché si rafforzi l'unità fra tutti gli enti collegati con noi. Non possiamo permetterci più di sprecare tempo e risorse in rivoli o burocrazie che nulla di concreto portano ai ciechi e agli ipovedenti. Ci vorrà il coraggio e la passione di tutti per avere la meglio su usurpatori e speculatori. Noi non molliamo e non arretriamo perché vogliamo fare la nostra parte sino in fondo".
Hall Braille Writer
La storia è fatta di incontri casuali, di circostanze fortuite, avvenimenti marginali che hanno cambiato per sempre la storia del mondo. La macchina per scrittura in braille, modello americano "Hall Braille Writer" del 1898, esposta all'Istituto dei Ciechi di Milano, rientra in tale casistica. Inventata da Frank Haven Hall nel maggio 1892 e prodotta dalla Harrison & Seifreid di Chicago, il prototipo della macchinetta fu presentato ufficialmente al Chicago World's Fair nell'ottobre 1893, dove Hall incontrò per la prima volta la scrittrice Helen Adams Keller (Tuscumbia, 1880-Alabama, 1968), celebre cieca e sordomuta. Nel libro "Devil in the White City" scritto da Erick Larson si racconta che, quando Helen Keller venne a sapere che Hall era l'inventore della macchina da scrivere Braille che usava, lo abbracciò e lo baciò calorosamente scoppiando in lacrime. La stessa Helen scrisse il volume intitolato "La storia della mia vita" con la citata macchinetta e, successivamente nel 1902, decise di donarla al Professor Giulio Ferreri (Siena, 1862- Milano, 1942) - educatore pedagogista per sordomuti nonché direttore dell'Istituto dei Sordomuti di Milano - in segno di riconoscimento per le numerose lezioni in lingua italiana svolte.
Solo il 16 novembre 1929, lo stesso professor Ferreri donò il prezioso cimelio al monsignor Pietro Stoppani (Lecco, 1865 - Milano, 1941), direttore dell'Istituto dei Ciechi di Milano, al fine di contribuire all'ampliamento del Museo Didattico, ora Museo Louis Braille.
Melissa Tondi
Responsabile Beni Culturali
Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano