Logo dell'UIC Logo TUV

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Kaleîdos

torna alla visualizzazione del numero 22 del Kaleîdos

Numero 22 del 2019

Titolo: La rivincita delle lettere d'amore

Autore: Roselina Salemi


Articolo:
(da «Donna Moderna» n. 50 del 2019)
Non si usa quasi più la carta ma poco cambia. Anche per i nativi digitali le parole scritte hanno un posto d'onore nella poetica delle emozioni
«Dicono che le lettere d'amore siano morte, che nessuno le sa più scrivere. Dicono che le parole siano state sostituite dalle immagini. Eppure ogni giorno una moltitudine di messaggi, chiusi nell'intimità dei telefoni, suggeriscono il contrario. Io ho cercato di tirarli fuori». Morgane Ortin, 28 anni, laureata alla Sorbona, per le lettere d'amore ha sempre avuto una specie di ossessione. Specializzata in epistolari di grandi scrittori, nel 2017 diventa instagrammer con l'account amours_solitaires, su cui pubblica ogni giorno messaggi d'amore anonimi. Un successo incredibile. Più di 25.000 conversazioni e quasi 600.000 follower. «La gente mi ringrazia per averla aiutata a esprimere i propri sentimenti. Da allora, mi sono data una missione: permettere a tutti di far affiorare quello che provano» racconta Ortin, che ora arriva anche in libreria: ha scelto gli sms di 278 persone e unendoli ha creato una storia d'amore tra un lui e una lei di cui non conosciamo l'identità ma in cui tanti potranno riconoscersi («Amori solitari», edizioni tre60). «Scrivere è più facile che affrontare uno sguardo, un giudizio. Scrivere impone una riflessione, uno stop che nella nostra frenetica quotidianità non ci concediamo» commenta la psicologa Francesca Santarelli. «Spesso le coppie entrano in crisi proprio perché non si parlano. Ci sono blocchi emotivi, desideri difficili da confessare. Perciò, molte volte, noi psicologi usiamo proprio le lettere. La terapia, al contrario di quanto molti credono, non garantisce che la coppia si aggiusterà, ma può aiutare a chiarirsi, a lasciarsi meglio, qualche volta a far emergere sentimenti sommersi dalla routine che logora le relazioni. Uno degli esercizi più frequenti è proprio la lettera d'amore che aiuti a ricordare perché abbiamo scelto quella persona, le abbiamo fatto promesse che eravamo convinti di mantenere, abbiamo creduto che sarebbe stato reciproco, che sarebbe durato per sempre».
«A me è successo proprio così, io e Mauro ci siamo amati pazzamente, lui ha lasciato la sua ragazza, io il fidanzato di lungo corso che stavo per sposare» racconta Eva. «Eravamo ubriachi di noi stessi. Poi siamo entrati nella normalità: matrimonio, mutuo, primo figlio, io in maternità, lui fuori, stanco, insoddisfatto della carriera. Io che torno al lavoro e non ho più tempo per me. Ci siamo allontanati, abbiamo smesso di fare l'amore, mi ha tradito. Una sera gli ho lasciato una lettera sul comodino. Poche righe: «Stiamo insieme da 4 anni. Dove sono finiti quei 2 ragazzi che sfidavano il mondo?». Mauro ha fatto finta di niente, ma un paio di giorni dopo ho trovato sul tavolo della cucina una busta macchiata di marmellata e un biglietto. Diceva così: «Quando sono giù, penso al giorno in cui ti ho visto per la prima volta: è stato un colpo al cuore. Tu sei speciale, ma ci siamo fatti sommergere. Ritroviamoci. Aiutami ad aiutarci». Eva è commossa mentre ricorda. Per 3 mesi, si sono scritti messaggi sul telefono, email, bigliettini e ogni volta un passo in più verso quella intimità che sembrava persa per sempre. Poi un weekend da soli, in montagna, per ritrovare il loro matrimonio. «Continuiamo a scriverci ancora quando siamo inseguiti dalla necessità, tra un idraulico, un elettricista, una rata del mutuo. Credo che non smetteremo mai».
«Certe volte le ragioni di ciò che facciamo non sono chiare neanche a noi stessi, non troviamo le parole» spiega la psicoterapeuta. «Scrivere permette di raccogliere le idee, offrire spiegazioni, chiedere scusa per comportamenti che possono aver ferito l'altro, ma non sono frutto della noncuranza o del disprezzo». E il bisogno di affrontare le emozioni, indagarle e comprenderle, sta riemergendo in maniera molto forte anche tra nativi digitali come Morgane Ortin. «Forse è proprio la velocità, un sistema che ti invita al mordi e fuggi con un'app, ad aver prodotto anticorpi come le lettere d'amore» prosegue Santarelli. «C'è la voglia di non buttar via alla prima difficoltà una relazione alla quale teniamo. C'è la voglia di salvare il buono e il bello del passato, anche quando non ci sono più margini di recupero».
Su Internet, la terra del ghosting, dove ci si incontra ma spesso ci si lascia senza un vero addio, a volte addirittura sparendo, le parole scritte possono trasformarsi in una cura. Lo racconta Paola: «Io e Andrea ci siamo conosciuti online e frequentati per 4 mesi. Credevo di essere innamorata e ricambiata poi lui è sparito. Mi sentivo offesa, addolorata. Lui era andato addirittura a lavorare in Germania per cambiare vita. Un giorno però ha cominciato a scrivermi, a parlarmi del vento, delle albe lattiginose, di una barista che mi somigliava, e il ricordo gli aveva procurato fitte di nostalgia. All'inizio gli rispondevo con poche righe, poi con lettere sempre più lunghe. Anche se non ci saremmo più rivisti, l'addio era diventato accettabile, spiegabile, quasi dolce». La lettera che dà voce alle emozioni può essere tenera e affettuosa, anche senza lieto fine. «Le parole scritte aiutano a capirsi ma anche a lasciarsi» conferma Francesca Santarelli. «Scrivere significa ammettere un'incertezza, un errore, ammettere di essere umani, di aver avuto paura, significa condividere la propria imperfezione, offrire senza vergogna la propria fragilità». Senza vergogna: proprio come l'uomo e la donna del romanzo di Ortin che, una riga dopo l'altra, ripercorrono la loro storia, con la forza impudica che possono avere le parole scritte. Si mandano messaggi intensi, disperati, forsennati, poetici. E mentre leggi ti viene spontaneo un pensiero: riuscirebbero a pronunciare le stesse frasi ad alta voce?
Roselina Salemi



Torna alla pagina iniziale della consultazione delle riviste

Oppure effettua una ricerca per:


Scelta Rapida