Numero 20 del 2019

Titolo: Intervista a Lorenzo Ugga, studente Universitario non vedente.

Autore: Alessio Conti.

Articolo:
Intervista a Lorenzo Ugga, studente Universitario non vedente.

Di Alessio Conti.

1. Puoi presentarti ai lettori di Uiciechi.it?

Mi chiamo Lorenzo, ho 25 anni, sono non vedente e sto ultimando gli studi universitari in giurisprudenza.

2. Che rapporto hai con la tecnologia in genere e specificamente con i telefoni?

Pur essendo da sempre affascinato dall'ambito tecnologico, informatico e telefonico in particolare, tuttavia quello che ho sempre cercato di fare è razionalizzare la quantità e qualità dei prodotti in mio possesso, in modo da rapportarle unicamente alle mie esigenze del momento.

3. Quando hai iniziato a usare prodotti Touch?

Nel febbraio 2015, avendo constatato l'interruzione dello sviluppo dello screen reader Talks per i nuovi telefoni Nokia e dunque la definitiva impossibilità di possedere uno smartphone, nonostante molte resistenze sono stato costretto ad acquistare il mio primo iPhone. Ciò che ho negativamente rilevato fin da subito sono stati tre elementi: 1) il costo stratosferico rispetto ai precedenti telefoni Nokia che utilizzavo con disinvoltura ormai da undici anni; 2) un'importante difficoltà nell'approccio con la tecnologia touch rispetto ai tasti fisici, che - ci tengo a specificarlo -, pur padroneggiandola alla grande, tutt'oggi non è del tutto scomparsa. Ma i tempi erano maturi per questa scelta, e a causa del mio fabbisogno non potevo più farne a meno.

4. Cosa ti ha spinto a provare anche Android e, invece, cosa ti spaventava di questa esperienza?

Ho cominciato ad interessarmi al mondo Android e di conseguenza alla sua accessibilità ad inizio 2018. Ciò che mi incuriosiva era la possibilità di scegliere tra un'infinità di marche e di modelli diversi, potendoli rapportare, ancora una volta, a ciò che più mi occorresse; ciò anche perché, per questioni di interessi, di manualità e di tempo, non ho mai usufruito di tutte le potenzialità che l'iPhone mi metteva a disposizione. Avrei quindi potuto acquistare un telefono che avesse (solo) le caratteristiche che più desideravo, spendendo peraltro molto meno.

Quello che tuttavia mi creava qualche timore era il fatto di dover imparare l'utilizzo di un nuovo sistema operativo, un nuovo screen reader e un nuovo dispositivo, per cui ho preferito aspettare un periodo nel quale avessi sufficiente tempo a disposizione per compiere il grande salto.

5. Come ti trovi dopo qualche mese di test?

Dopo consistenti difficoltà incontrate i primissimi giorni di utilizzo, sono ora più che contento di questo passaggio: la frammentarietà dell'offerta di prodotti, l'enorme apertura e versatilità di Android, le personalizzazioni di Talckback, il dialogo diretto con pc e altri dispositivi sono elementi per me di grande importanza, che mi consentono di apprezzare ogni giorno di più la scelta compiuta.

6. Cosa diresti a un non vedente desideroso di provare Android, ma allo stesso tempo timoroso per questa novità?

Gli direi che i suoi timori sono più che comprensibili, perché stiamo parlando di un mondo completamente diverso dalla Apple e a cui bisogna abituarsi pian piano, ma che offre le stesse identiche opportunità, se non maggiori. Come dicevo, ho avuto bisogno di un tempo (soggettivamente variabile, quindi non mi sento di dare una stima) per imparare a far mio questo nuovo ambito, ma le soddisfazioni che pian piano si sono profilate sono state e sono palpabili.

7. Quali fonti informative ti hanno aiutato nel tuo apprendimento?

Sono stati per me di fondamentale aiuto, sia prima (per farmi un'idea più precisa e per stimolare la mia curiosità di provare) che dopo il passaggio gruppi di Whatsapp e Facebook legati alla tecnologia in generale e androidiana in particolare, in prospettiva però dell'accessibilità e di quanto la riguarda. Inoltre ho memorizzato i vari gesti di Talckback grazie al relativo elenco che si può facilmente trovare nelle impostazioni. Dopodiché, la manualità e la sperimentazione hanno fatto il resto.

Alessio Conti