Numero 20 del 2019
Titolo: Come accogliere le persone con disabilità visiva in ospedale
Autore: Redazionale
Articolo:
(da «Superando.it» del 4 ottobre 2019)
Poco più di 12 minuti per descrivere il percorso-tipo che un paziente con disabilità visiva si trova a dover compiere all'interno di un ospedale: consiste in questo il video tutorial autoprodotto dall'Ufficio Stampa dell'Uici Piemonte, meritoria realizzazione che è stata presentata presso l'Ospedale di Biella e il cui scopo è segnatamente quello di far comprendere il valore e l'importanza - per una struttura clinica - di poter contare su personale sanitario (medici, infermieri, operatori socio sanitari) formato per assistere persone non vedenti o ipovedenti
Poco più di dodici minuti per descrivere il percorso-tipo che un paziente con disabilità visiva si trova a dover compiere all'interno di un ospedale: consiste in questo il video tutorial realizzato dal giornalista Giovanni Marmina per l'Uici Piemonte (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), presentato presso l'Ospedale di Biella e finalizzato a far comprendere il valore e l'importanza - per una struttura clinica - di poter contare su personale sanitario formato per assistere persone non vedenti o ipovedenti.
«Con questo video» ha sottolineato in sede di presentazione Adriano Gilberti, presidente dell'Uici Piemonte, «che costituisce al momento un esperimento unico in Italia, vorremmo che il mondo della sanità prendesse coscienza ancor di più dei nostri problemi. Ci sono ancora molti ostacoli, anche umani, che vorremmo superare. Il nostro intento è quello di favorire la collaborazione, la comprensione reciproca dei problemi e delle condizioni personali e, soprattutto, di migliorare il rapporto tra il personale sanitario e i pazienti affetti da patologie della vista. In tal senso, devo dire che a Biella abbiamo trovato una straordinaria disponibilità e sensibilità da parte di tutti».
Interamente autoprodotto dall'Ufficio Stampa dell'Uici Piemonte, in collaborazione con le risorse interne dell'Asl di Biella, il video parte dall'accesso all'ospedale - condiviso con i volontari dell'Associazione Anteas Biellese, parte attiva del progetto - per arrivare alle visite in ambulatorio, descrivendo in modo chiaro ed esaustivo anche i gesti semplici che possono sembrare scontati, ma che hanno, invece, un'importanza rilevante. «Saper guidare i movimenti» spiegano i promotori dell'iniziativa, «dedicare il giusto tempo alla persona con disabilità visiva, acquisire la capacità di guidarlo nella percezione anche tattile degli oggetti presenti in un determinato luogo o spazio, sono tutti aspetti tracciati in modo molto semplice con esempi concreti».
Nel tutorial, inoltre, i professionisti dell'Asl di Biella - medici, infermieri e operatori socio sanitari - dialogano con il paziente non vedente o ipovedente, raccontando chiaramente le procedure e le azioni che vengono attuate, sia in caso di visita ambulatoriale che in caso di ricovero.
«Siamo molto orgogliosi» ha dichiarato Diego Poggio, commissario dell'Asl di Biella, «che la nostra Azienda Sanitaria, ma soprattutto i componenti del nostro personale, siano i protagonisti di questo video e soprattutto abbiano acquisito le competenze e le conoscenze necessarie che sono parte integrante dei processi di cura e di assistenza».
«Si tratta certamente di uno strumento innovativo» ha aggiunto Antonella Croso, responsabile della Struttura Direzione delle Professioni Sanitarie, «che useremo per formare il nostro personale e che metteremo a disposizione anche di tutti i nuovi assunti. L'aspetto di certo più rilevante è legato alla praticità che lo caratterizza, perché è soprattutto una guida per alimentare l'attenzione e la sensibilità verso pazienti che hanno la necessità di poter contare su gesti semplici, di supporto e affiancamento. Un tutorial che sarà utile per tutti noi».
Al termine della presentazione del video, presso la struttura di oculistica diretta da Vincenzo Ferrara è stato consegnato ufficialmente un microperimetro, dono dell'Uici di Biella derivante dal lascito testamentario di un concittadino, oltreché da un contributo dell'Uici nazionale. L'apparecchiatura servirà per la diagnosi e il monitoraggio delle patologie della retina.