Numero 20 del 2019
Titolo: Mestruo Power
Autore: Redazionale
Articolo:
(da «Cosmopolitan» novembre 2019)
La blood economy è esplosa e sta rivoluzionando il modo di vivere il ciclo grazie a nuovi accessori sempre più belli, comodi, funzionali e hi-tech. Così, tra tamponi, coppette, slip, assorbenti eco, elettrostimolatori e app hai solo l'imbarazzo della scelta. Li hai già provati? Sai come orientarti? Tranquilla, ti dà una mano Cosmo
Bad news: la mia app mi comunica che sono appena entrata nella terza settimana del ciclo, che è anche quella più tosta: sono una belva e piegata in due dai dolori. L'alert mi avverte anche: «Possibilità di gravidanza: alta» e «Rallentamento fisico e mentale». Tutta colpa dell'aumento dei livelli di progesterone. In effetti, tutto torna. Non sono al top. Questo tracker mi è stato consigliato da un'amica che lo usava per pianificare le notti passate dal suo boyfriend e anche per prevenire le litigate con le sue coinquiline. «Invio a tutte un invito in Google Calendar, così sappiamo quando siamo in piena sindrome premestruale ed è meglio evitarci», mi ha spiegato. Furbo no? Le mestruazioni, forse lo hai notato anche tu, tutt'a un tratto sono diventate supercool. Per secoli considerate una cosa di cui vergognarsi, ora sono addirittura trending topic e simbolo di empowerment femminile. Campagne virali come #HappyToBleed («felici di sanguinare») incoraggiano le donne a parlarne apertamente sui social. Era ora! Ma fondamentale è stato il movimento Period Equity (periodequity.org) che ha convinto ben cinque stati americani ad abrogare la Tampon Tax, la tassa sugli assorbenti. E non è tutto: è in arrivo anche l'emoji delle mestruazioni, una goccia rossa simile a un cuore, simbolo fortemente voluto da un gruppo internazionale per i diritti delle ragazze. Un modo semplice e diretto per comunicare alle tue amiche su whatsapp che ti sono arrivate le tue cose, senza perdere tempo a digitare. E vogliamo parlare del documentario sulle mestruazioni che ha vinto un Oscar nel 2019? Si chiama «Il ciclo del progresso (Period. End of Sentence)» diretto da Rayka Zehtabchi. «È in atto una vera e propria rivoluzione nel modo di considerare e vivere le mestruazioni», conferma la ginecologo Leah Millheiser della Stanford University in California. Finalmente di mestruazioni si parla di più, ci sono tanti strumenti a disposizione che semplificano la vita delle donne. Una volta, assorbenti e tamponi erano le nostre uniche opzioni. Ora, a disposizione abbiamo mille tipi di slip lavabili, una tonnellata di nuove e colorate coppette mestruali, eco-spugne da inserire in vagina per fare sesso nei giorni di «allarme rosso», tracker fighissimi e persino ovuli vaginali alla cannabis (solo negli Usa) che migliorano i sintomi della sindrome premestruale. Negli Stati Uniti esiste anche una bakery che consegna a domicilio dolci preparati appositamente per placare il craving dei giorni di massima allerta (evviva!). Tutto bellissimo... Le aziende sono sempre più attente alle esigenze delle ragazze. Ma tra prodotti hi-tech, novità, idee geniali e servizi ad hoc non si corre il rischio di non riuscire a distinguere tra prodotti davvero efficaci e furbizie del marketing? Vale davvero la pena di spendere soldi per un elettrostimolatore o per una linea di skincare specifica per i brufoli da tilt ormonale? La mestruo-mania è iniziata nel 2014, quando Apple ha lanciato un fitness tracker senza il monitoraggio del ciclo. Questa dimenticanza ha sollevato molte proteste alle quali è seguito un boom di nuovi gadget e prodotti incentrati sulla salute delle donne. Secondo le previsioni delle società di marketing, entro il 2025 la FemTech è destinata a diventare un'industria multimiliardaria. Pur di cavalcare l'onda rossa, il mercato propone accessori e device sempre più belli e colorati che però non sono sempre efficaci. «Siamo così entusiaste per l'arrivo di queste novità che non le valutiamo con sufficiente spirito critico. Per esempio: le app per il monitoraggio del ciclo oggi sono usate da milioni di donne, ma dalle ricerche è emerso che le donne con un ciclo irregolare le ritengono inaffidabili per prevedere la data di inizio delle mestruazioni», dice la coautrice dello studio Julie Kientz, ricercatrice all'Università di Washington. «Siamo state condizionate a pensare che la pillola anticoncezionale sia la soluzione per ogni tipo di disturbo mestruale», afferma la nutrizionista Alisa Vitti. «Bisogna smettere di considerarlo sempre come una seccatura. Il tuo ciclo può addirittura essere un vantaggio perché ti aiuta a migliorare le performance lavorative, dà una carica in più alla tua vita sessuale, ti fa sentire più felice e più sana», continua la nutrizionista. «Ci hanno educate a vedere le mestruazioni come una forza misteriosa, imprevedibile e caotica da subire e sopportare, ma la scienza dice anche che questo momento è una meraviglia della natura, uno tsunami emotivo e ormonale che può farci anche bene», dice la Vitti. Questa nuova fissa di hackerare e stalkerare gli ormoni va presa con le pinze. Controllare spesso lo smartphone, farsi condizionare dagli alert e prendere sempre per buone le notifiche può far schizzare a livelli estremi l'ansia e rafforzare l'idea che le mestruazioni siano fonte di imbarazzo e rendano le donne isteriche e acide. «Questi stereotipi vengono usati anche nel mondo del lavoro», sottolinea Shari Lusskin, ginecologa alla Icahn School of Medicine del Monte Sinai. «Farsi operare da un chirurgo donna? Non se ne parla proprio... Nei giorni del ciclo potrebbe fare danni». In realtà, uno studio recente ha dimostralo che le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale non hanno effetti significativi sulle funzioni cognitive. E secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Gender Medicine, quasi il 40 per cento delle donne coinvolte nell'indagine non ha mostrato nessun legame tra ciclo e cattivo umore. «Dormire male la notte influisce sulla tua giornata, mangiare troppo a pranzo incide sulla tua performance al lavoro. Questa è la verità. Invece, è sessista insinuare che le nostre prestazioni cognitive e i nostri cambiamenti di umore siano sempre così dipendenti dalle mestruazioni», spiega la ginecologa Jen Gunter, autrice del libro «The Vagina Bible». Allora, possiamo fidarci di qualsiasi gadget che promette di aiutarci nei giorni più complicati? La risposta è ni... «L'effetto placebo esiste», continua Shari Lusskin. «E se una cosa è innocua e ti fa stare meglio non c'è niente di sbagliato a usarla. Il problema sorge quando si usano i tracker esclusivamente per il controllo delle nascite o quando si rinuncia a cure mediche per trattamenti non supportati da ricerche scientifiche», conclude l'esperta. In conclusione: la mia app continua a ripetermi di mangiare prugne secche. Bocciata! Ma dice anche che ho bisogno di un massaggio. Adesso la amo...
Hai davvero bisogno di un'app per monitorare il ciclo mestruale?
Un'esperta ti spiega perché dovresti (o non dovresti) usarne una
Prevedi la data delle mestruazioni
«Va bene usare un tracker per conoscere la data delle prossime mestruazioni» dice Mary Jane Minkin, ginecologa dalla Yale School of Medicine. Ma se hai un ciclo irregolare l'app potrebbe non funzionare e confonderti le idee.
Tieni traccia dei sintomi
«Ansia, gonfiori persistenti, irritabilità, inserire tutte queste informazioni in una app può davvero aiutarti a capire se i sintomi sono correlati al ciclo o se è meglio parlarne con il tuo medico. Potresti soffrire di disturbo disforico premestruale», continua la ginecologa.
Individui i giorni fertili
Se vuoi evitare una gravidanza, un tracker potrebbe aiutarti a calcolare i giorni in cui hai maggiori probabilità di restare incinta. Ma è meglio non fidarsi troppo: da uno studio su 33 app soltanto 3 hanno predetto con esattezza il periodo fertile delle utilizzatrici. Al posto delle app è meglio usare i test di ovulazione (li trovi in farmacia).
Previeni le gravidanze indesiderate
«Un tracker non è un modo affidabile per prevenire una gravidanza indesiderata», avverte Minkin. Per quanto l'algoritmo possa dare una stima ragionata, il tuo corpo potrebbe produrre un ovulo fuori programma. Se cerchi un sistema di controllo delle nascite non ormonale usa un metodo barriera affidabile e sicuro come il preservativo, maschile o femminile.