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Kaleîdos

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Numero 19 del 2019

Titolo: Ipertensione 5 mosse per l'autunno

Autore: Barbara Raviolo


Articolo:
(da «Viver sani e belli» n. 39 del 2019)
Ben venga un po' di fresco dopo le temperature estive, ma per chi ha la pressione arteriosa tendenzialmente elevata potrebbe diventare un problema
Il calo delle temperature, insieme con le abitudini che accompagnano la ripresa del lavoro e della routine quotidiana, contribuisce a un aumento dei valori della pressione che il caldo, il relax, l'alimentazione corretta avevano tenuto sotto controllo. È importante monitorare la situazione perché talvolta si rende necessaria, sotto supervisione medica, una revisione del dosaggio dei farmaci.
Perché tende a salire?
In estate la pressione si abbassa perché l'organismo, per disperdere il calore, dilata i vasi sanguigni periferici, come quelli della pelle, e il sangue incontra meno resistenza nel suo percorso.
In autunno, invece, la pressione aumenta leggermente, perché il corpo, per via della bassa temperatura esterna, cerca di trattenere calore. Per ridurre la dispersione termica provoca un restringimento dei vasi, quindi il sangue incontra più resistenza ed esercita una maggiore pressione.
Inoltre, con la ripresa del lavoro, della routine quotidiana, con visite mediche e impegni meno rilassanti rispetto a quelli estivi aumenta lo stress cronico, caratterizzato da un aumento della adrenalina che favorisce innalzamenti di pressione e accelera i battiti cardiaci.
Anche la sedentarietà contribuisce: il sangue diventa più denso ed esercita maggiore pressione sulle arterie di tutto il corpo.
1) Eseguire i controlli
In linea di massima, anche quando i valori sono normali, è sempre consigliabile farsi misurare la pressione: una volta all'anno dopo i 30 anni, due volte all'anno dopo i 40 anni e quattro volte all'anno dopo i 50. Se una persona corre il rischio di ipertensione perché ha fattori di rischio (per famigliarità oppure per sovrappeso) dovrebbe raddoppiare la frequenza dei controlli.
È soprattutto in questa stagione, con i primi freddi, che la pressione va monitorata con maggiore attenzione perché i valori tendono naturalmente a salire. Può, quindi, essere utile anche l'autocontrollo eseguito a casa, con un apparecchio certificato. I valori vanno segnati in una sorta di diario che dovrebbe essere poi valutato dal medico. È bene che la misurazione avvenga sempre alla stessa ora nel corso della giornata.
2) Praticare uno sport aerobico
Il ritorno in città dopo le vacanze è il momento dei buoni propositi: come iscriversi in palestra, per esempio. In effetti, praticare uno sport o mantenersi in movimento contrasta l'ipertensione perché combatte sedentarietà e sovrappeso, e aiuta il lavoro di cuore e arterie.
L'attività fisica migliore per la pressione alta è di tipo aerobico: bicicletta o cyclette, nuoto, camminata e corsa lenta fanno lavorare i muscoli senza sforzi eccessivi, permettendo ai vasi sanguigni di mantenere la propria elasticità. L'ideale sarebbe svolgerla almeno a giorni alterni, per 40 minuti.
Da evitare gli sport isometrici, nei quali i muscoli si contraggono, ma non si muovono in modo libero, come il body building. Anche il sollevamento pesi e le immersioni apnea sono vivamente sconsigliati perché provocano un aumento di pressione.
3) Fare attenzione all'alimentazione
Per mantenere sotto controllo la pressione va impostata una dieta quotidiana simile a quella che si segue nei mesi estivi.
Vanno consumati regolarmente anche in autunno frutta e ortaggi, ricchi di potassio, un minerale che aiuta a controllare la pressione arteriosa perché elimina il sodio e mantiene elastiche le pareti dei vasi arteriosi. Si può trovare il potassio in pomodori, meloni, albicocche, banane, radicchio, ma anche in alimenti tipici dell'autunno come lenticchie, fagioli, patate.
Con i primi freddi torna la voglia di cibi saporiti, ma il sale peggiora l'ipertensione e va ridotto il più possibile. I cibi possono essere insaporiti con spezie, erbe aromatiche, aglio e cipolla, che favoriscono l'eliminazione dei liquidi attraverso l'urina, abbassando i valori pressori.
Sulla tavola non devono mancare frutta e verdura, in due o tre porzioni almeno al giorno, soprattutto ortaggi gialli, rossi o arancioni: contengono vitamine (soprattutto C ed E) e il beta-carotene, antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi.
4) Rivedere le dosi dei farmaci
In estate spesso i dosaggi dei farmaci vengono dimezzati o addirittura il trattamento viene sospeso, quando i valori non sono troppo elevati. Con il ritorno del fresco è necessaria una revisione.
Il consiglio, prima di riprendere i consueti dosaggi, è di effettuare una misurazione attenta e di parlarne con il medico curante. Può essere necessario riprendere la cura di prima, oppure aggiungere nuove molecole.
In particolare, si deve fare attenzione se si prendono altri farmaci come pillola contraccettiva, antidepressivi, antinfiammatori non steroidei. Questi infatti possono favorire la comparsa dell'ipertensione. Perciò, è bene sottoporsi a un controllo del medico se si devono prendere più farmaci insieme.
Tenere d'occhio i sintomi strani
La pressione elevata è detta anche «killer silenzioso» perché da pochi segnali di sé. Ecco perché si deve misurare regolarmente, soprattutto in autunno.
In altri casi possono comparire segnali poco caratteristici, che possono indurre a pensare all'aumento della pressione arteriosa: mal di testa ricorrente, capogiri, vertigini, stanchezza eccessiva e inspiegabile, nervosismo, improvviso aumento della frequenza del battito cardiaco, bisogno di urinare durante la notte, difficoltà a ottenere l'erezione o vera e propria impotenza. Se compaiono almeno due di questi sintomi è il caso di parlarne con il medico.
Barbara Raviolo



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