Numero 18 del 2019
Titolo: Nasce il primo albergo delle Marche accessibile a tutti
Autore: Redazionale
Articolo:
(da «Redattore Sociale» del 23 settembre 2019)
San Benedetto del Tronto - Percorsi vocalizzati, mappe tattili per orientarsi in ogni piano, ascensori con comandi vocali e spazi studiati per muoversi agevolmente in carrozzina. Sono alcune delle caratteristiche dell'hotel Bolivar di San Benedetto del Tronto, primo esempio nelle Marche di albergo accessibile a tutti, il quale in occasione del suo cinquantesimo compleanno ha deciso di cambiare volto. L'idea rientra nell'ambito del progetto «Damaso», che prende il nome dal figlio dei proprietari, oggi 29enne, laureato in Language, Society and Communication e non vedente dalla nascita. Con il sostegno dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo, esso vuole trasmettere un messaggio importante: «La necessità» spiega Cristiano Vittori, presidente dell'Uici territoriale «di accogliere nel migliore dei modi tutta quella fascia di turisti che a causa di una disabilità motoria o sensoriale devono rinunciare ai momenti di relax in piena autonomia».
«Il nostro obiettivo è proprio questo» sottolinea Bernardo Di Emidio, proprietario del Bolivar. «Consentire ai turisti con disabilità di gestire la propria vacanza muovendosi agevolmente anche senza l'aiuto di un accompagnatore. Gli spunti? Molti sono arrivati dalla nostra stessa famiglia, alle prese da tempo con le esigenze legate alla disabilità visiva». Tre piani su quattro ristrutturati completamente, 12 stanze accessibili, personale formato ad hoc per l'accoglienza dei turisti con disabilità, la famiglia Di Emidio si è affidata anche all'Uici per la realizzazione del progetto. «Molti hotel italiani sono accessibili alle persone in carrozzina» dice Adoriano Corradetti, consigliere dell'Uici nazionale, «ma pochissimi hanno strutture idonee anche per chi non vede. Il Bolivar è riuscito ad aprire a tutti, grazie anche alla tecnologia presente già negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. Il sistema vocale Loges, acronimo di Linea di Orientamento, Guida e Sicurezza, non consente solo di indicare ai non vedenti il percorso da seguire ma fornisce anche notizie utili come le informazioni alberghiere e turistiche».
La Federazione delle Istituzione Pro Ciechi ha fornito le mappe tattili e i numeri in braille e l'Uici nazionale ha visionato la sede segnalandola attraverso una circolare per promuoverla in tutta Italia. Mentre da Ettore Galassi, esperto di accessibilità turistica, sono arrivate fondamentali indicazioni su come rendere accessibile tutta la struttura. Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa ospitata all'interno dell'hotel. «Le statistiche dicono che il due per cento della popolazione ha problemi di vista» ha concluso Armando Giampieri, vice presidente dell'Uici Marche. «Questo significa che a San Benedetto ci sono almeno un migliaio di persone con disabilità visiva più o meno marcata. Alcuni di questi cittadini sono nostri soci, molti altri restano nel sommerso. È compito delle istituzioni avvicinare queste persone e attuare interventi per rendere il territorio completamente accessibile anche a loro».
«Sono molto felice di questo lavoro» ha sottolineato Roberta Giovanardi, l'architetto che ha progettato la ristrutturazione «perché l'obiettivo è centrato. Il Bolivar è un albergo per tutti, anche, ma non solo, per le persone che hanno una disabilità. Un luogo in cui sentirsi a proprio agio. E tutto è stato fatto andando in questa direzione: sono state sacrificate delle suites, nel piano più panoramico, per fare spazio al ristorante e permettere a tutti di godere di una vista meravigliosa. E il progetto non è finito qui. Nel futuro prossimo avremo un colore e un profumo per ogni piano, affinché la vacanza sia un'esperienza unica in ogni senso».