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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 17 del 2019

Titolo: Ciao Montesilvano

Autore: Antonio Russo


Articolo:
Porteremo nel cuore la suggestiva bellezza di un soggiorno estivo indimenticabile: in Abruzzo noi sordociechi con gli amici volontari in una struttura alberghiera da favola, col personale sempre disponibile a darci una mano in tutto, siamo stati benissimo, e il desiderio di tornarci si fa sentire e vedere come un bisogno unico per stare insieme. Abruzzo forte e gentile, è la premessa ideale per raccontare dei momenti vissuti che rimarranno impressi per sempre nella nostra memoria; abbiamo visitato un museo storico dove si racconta il percorso culturale ed umano che un popolo nel tempo ha saputo realizzare, dall'età della pietra ai giorni nostri, da tramandare alle future generazioni. Pietre lavorate con forme diverse che elaborano una sensibilità fatta di conquiste specifiche, si pensi all'avvento della civiltà cristiana e al suo desiderio di cambiare che ha caratterizzato nei secoli l'essere di tanti popoli che in vario modo l'hanno vissuta. L'uomo in ogni tempo ha cercato di dominare le forze spesso avverse di una natura che gli ha impedito più equilibrate forme di vita; questi luoghi per secoli sono stati devastati da sistemi paludosi che hanno reso impraticabili anche le forme minime di una agricoltura efficace. Se è stato possibile cambiare la modalità di un territorio complesso con la presenza di una natura che lo identifica, lo dobbiamo agli abruzzesi, al progetto Kursaal, che vede all'inizio del Novecento la formazione della città giardino che nel pescarese è il primo esempio di un ambiente sano per far crescere la popolazione che lo gestisce. Dalle villette abitate, si passa alle scuole, da queste a forme più coinvolgenti per gestire il tempo libero e la cultura, da quelle si arriva a cercare i motivi fondamentali per investire e garantire a tutti le migliori opportunità di vita. Fu fondata l'aurum da imprenditori intelligenti, siamo tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso; nasce un brandy famoso dalle vinacce, i prodotti della prima fermentazione dell'uva che diventa vino, e l'alambicco, apparecchio usato per la loro distillazione, caldaia che dal vapore al freddo ne produce sapore ed aroma. Tutto ciò rese questa zona famosa nel mondo con lo svilupparsi di altre industrie che hanno creato lavoro.
Il vate poeta Gabriele D'Annunzio, con la sua inventiva, ha dato tanti nomi ai prodotti abruzzesi: abbiamo assaggiato il parrozzo, che oggi lo possiamo trovare in molte versioni ed è un dolce di pan di Spagna che viene farcito con le mandorle e ricoperto di cioccolato, è una delizia da gustare e che ci porta a pensare che nel nostro Paese la gastronomia è arte ineguagliabile. Siamo stati a Casauria, Pescara, abbiamo visitato l'Abbazia di san Clemente che si è fatta storia nel medioevo, siamo stati nella sua chiesa che custodisce in una cassettina le sue reliquie, ovviamente il monumento, di stile romanico, è assai complesso. Vi esorto ad approfondire su internet alcuni concetti artistici che hanno pervaso la nostra civiltà.
Ora andiamo a tavola e facciamo ottimi spaghetti alla chitarra, sono buonissimi, prepariamo la pasta: occorrono tre tipi di farina ed un uovo per una dose individuale di cento grammi, farina zero, semola di grano duro e farina di Solina e un pizzico di sale. In tre ciotole le lavoriamo leggermente, poi le mischiamo con l'uovo in una ciotola più capace, le proporzioni delle farine si affidano all'esperienza di chi fa la pasta in casa, otteniamo una pasta omogenea, la pressiamo con forza sulla spianatoia con le mani ed il mattarello, riducendola in uno strato sottile di forma quasi ovale, prendiamo la chitarra, è una vera e propria chitarra, con corde sottili ravvicinate di metallo ma forse ora anche di plastica, sopra ci mettiamo la nostra sottile pasta che pressiamo ancora col mattarello: questa poi si romperà formando gli spaghetti che vanno cotti in acqua salata per una decina di minuti e conditi con qualsiasi sugo. Sono una delizia.
Infine abbiamo visitato una galleria d'arte a Pescara, toccando oggetti come amuleti, monili e altro in argento e qualcosa in oro, tutti davvero molto belli. Ci salutiamo, e nel farlo ringrazio tutti, dall'Irifor ad Angela e Maura, con i volontari che danno una mano per organizzare e aiutarci a gestire questi bellissimi momenti, il tempo ed il mare questa volta sono stati meno aspri e l'estate tutto sommato c'era.
Grazie a tutti, anche a chi abbiamo ritrovato tra gli amici per la prima volta, ci rivedremo presto.
Antonio Russo



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