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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 16 del 2019

Titolo: Grazie Maria

Autore: Antonio Russo


Articolo:
Quando i ricordi parlano al cuore, la gioia è il tramite migliore per ritrovare chi non c'è più, che nel tempo ormai trascorso ci ha avvicinati con la sua opera al senso vero della nostra vita. Gentile, cordiale, simpatica ed intelligente senza limiti, la nostra maestra elementare: all'Istituto Domenico Martuscelli di Napoli, la signorina Maria era un'istituzione umana e scolastica, amata da tutti i bambini di diverse generazioni di alunni da anni coinvolti nel cammino culturale di una scuola che a Napoli, e non solo, era nota col prestigio del suo nome illustre. Maria, sei stata per me e per tanti di noi la luce viva di un desiderio unico: avanzare spediti nonostante i limiti che la nostra condizione di cecità impone. Ora gli anni sono passati, l'emozione mi assale, un senso di inevitabile tristezza si fa partecipe del mio stato d'animo, eppure di te mi rimane un coinvolgente spirito di altruismo totale; era la scelta ragionata che di te stessa sapevi e volevi dare a noi bambini di quello che la buona sorte aveva voluto e saputo beneficiarti nel contesto attivo di una scuola sempre viva. Noi abbiamo appreso tutto da te, ci siamo inoltrati tra storia, geografia, matematica, italiano scritto e letto, abbiamo cantato, e, come appare da questi miei sparsi ricordi, ci siamo immersi in una marea di osservazioni scientifiche che hanno arricchito la nostra curiosità quotidiana alla ricerca del sempre nuovo. I tuoi bambini si sono avviati per le strade del vivere: Donatino, Benedetto ed Enzo, sono volati in cielo, Domenico, Carmine, Ciro con altri percorrono l'andare della vita in vario modo. Io sono qua, e quando ci siamo ritrovati dopo decenni con i miei problemi acustici ormai evidenti e che in quegli anni trascorsi insieme cominciavano a manifestarsi, mi hai detto: hai saputo reagire malgrado tutto. Grazie Maria per l'entusiasmo che hai saputo trasmetterci, grazie per la salutare lezione di vita che hai voluto infonderci, grazie per il realistico attaccamento all'esistente al quale ci hai insegnato a legarci come valore primario per vivere serenamente. Sono queste gocce di ricordi, come le chiamavi tu, ma sono le più belle espressione di affetto che tutti noi avremo nel tempo per la tua bella persona. Ricordando con rinnovata stima la signorina Maria Paolantonio, nostra indimenticabile maestra di vita.
Antonio Russo



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