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Voce Nostra

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Numero 15 del 2019

Titolo: Ecco l'hotel che abbatte le barriere!

Autore: Manuel Spadazzi


Articolo:
(da «Il Resto del Carlino» del 24 luglio 2019)
Alcune buone prassi per rendere accessibile una struttura alberghiera, eliminando, sin dove è possibile, le barriere architettoniche.
Benvenuti all'hotel Atlas, dove le differenze (e le barriere) non esistono. Dove la disabilità è diventata una risorsa e i clienti «normali» fanno a gara per aiutare gli altri a trascorrere una bella vacanza, accompagnandoli in spiaggia o dando loro una mano a tavola. Tre stelle e un cuore grande così. «E pensare che tutto è nato spontaneamente...», assicura Novella Arlotti. Che, col marito Enzo Rossi, da undici anni gestisce l'Atlas, albergo di viale Regina Elena che ha fatto della diversità la normalità. Sì, perché l'hotel è diventato il preferito da tanti gruppi di turisti disabili, che vengono in vacanza appositamente perché qui si sentono come a casa. «Siamo un albergo come tanti altri a Rimini» racconta Novella. «Abbiamo buoni servizi, una bella piscina esterna, e ovviamente zero barriere architettoniche. Non abbiamo mai pensato di specializzarci nell'accoglienza dei turisti disabili...».
Poi, alcune estati fa, «siamo entrati in contatto con un giovane che stava organizzando una vacanza per turisti non vedenti da tutta Europa. Alla fine sono venuti da noi, e si sono trovati così bene che si è sparsa la voce». Da sette anni, ogni estate, all'Atlas soggiornano tre ragazze non vedenti della Repubblica Ceca. «Si fanno tutto il viaggio fino a Rimini in pullman... da sole. E quest'anno con loro c'è anche un ragazzo, anche lui non vedente». Non hanno accompagnatori, ma «in fondo non ne hanno bisogno. Ci siamo noi e soprattutto ci sono gli altri clienti dell'hotel che danno loro una mano, per qualsiasi necessità. Ogni mattina c'è una sorta di gara per accompagnarle in spiaggia». I quattro giovani non vedenti non sono gli unici disabili che in questi giorni sono all'Atlas. «Abbiamo un gruppo di disabili dal Belgio e un altro dalla Svizzera, con i loro accompagnatori. Attualmente abbiamo 25 clienti disabili sui 150 ospiti nella nostra struttura». Sono tanti, tantissimi per un albergo. «Anch'io» sorride Novella, «ogni tanto mi chiedo come ci riusciamo. Non è facile stare dietro a tutti, ma non abbiamo mai detto no a nessuno. Accettiamo ogni turista senza preclusione». E gli altri clienti, quelli normali, «non si sono lamentati mai una volta. Anzi: c'è grande solidarietà e ognuno, a fine vacanza, ritorna a casa con un'esperienza unica». Proprio come l'Atlas, un albergo davvero speciale!
Manuel Spadazzi



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