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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 13 del 2019

Titolo: Mi è stato richiesto

Autore: Antonio Russo


Articolo:
Il riso fa buon sangue e la pasta fa ingrassare: forse di questi tempi una risata rilassante può far bene ad anima e corpo, se fosse così prendiamone atto e cerchiamo di farvi ridere con effetto immediato. Parlo di noi, poiché la risata viene condivisa da chi legge e chi scrive: ci provo... «Come si chiama il miglior falegname del mondo?», «È un francese, Paul Traun, famoso per le sue poltrone». «Ti ammiro per la pazienza, soprattutto se quando vieni da me ti passa la paura». «Sono apri la bocca, il maggior dentista vivente». Un calvo alla moglie: «Cara, ottimi questi spaghetti». «Caro, li ho fatti con i pelati». «La vita è bella perchè è varia, soprattutto se la testa va per l'aria: te lo dice il massimo dei piloti di aerei al mondo». Si potrebbe andare avanti: magari soffermandoci sulla cronaca leggera che nonostante tutto fa da contrappunto al complicarsi della vita, ma vorrei parlarvi di un qualcosa che sto facendo in questi giorni: a Napoli, organizzati dalla sede territoriale della nostra Unione e dall'Irifor per la Campania, si tengono i corsi Malossi, per chi è interessato ad apprendere il nostro sistema di lettura e scrittura immediato; sono il supporto che fisicamente dialoga con i corsisti per parlare di tutto. Il Malossi è legato fortemente alla quotidianità di noi sordociechi, e nell'insegnarlo occorre tener conto di un fattore direi unico: quello che la realtà ci propone deve esserci trasmesso con concretezza efficace; per questo chi lo apprende dovrebbe sentirsi emotivamente coinvolto a raccontarci tutto dell'ambiente che ci circonda e di quello che gli altri in ogni momento vivono con e per noi. Ho notato un grande interesse per tutto ciò che ci aiuta a darci una marcia in più nel dialogare, per dire e dirci il meglio di tutto. Questo mi entusiasma e mi fa sperare in un volontariato e in professionisti più consapevoli legati alla vita che bisogna affrontare ogni giorno. Per apprendere il Malossi occorre che l'insegnamento sia fortemente individualizzato: scrivere e leggere dalle lettere alle parole e alle frasi con i loro concetti ben chiari, come si sa, va fatto sulla mano che sfrutta le dita con l'educazione della tattilità. L'insegnante e l'allievo devono instaurare per forza di cose un rapporto di perfetta simpatia: è quello che mi sforzo sempre di fare. Ringrazio tutti per i momenti culturali che la comune conoscenza mi porta a realizzare, ce ne sarebbero tanti da raccontarvi; in particolare Massimiliano Imparato, che da guida interprete collabora con me.
Antonio Russo



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