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Numero 11 del 2019

Titolo: Iva agevolata e detrazione Irpef.

Autore: Giovanni Clerici.


Articolo:
Iva agevolata e detrazione Irpef.

Di Giovanni Clerici.

Chi è in possesso di una invalidità per la quale è stata riconosciuta anche la Legge 104, può in alcuni casi beneficiare di iva agevolata al 4% in fase di acquisto e di una detrazione Irpef del 19% dalla dichiarazione dei redditi.

Tale beneficio fiscale riguarda l’acquisto di prodotti che hanno un collegamento funzionale tra la disabilità e il prodotto stesso.

Per poter godere di queste agevolazioni fiscali la Legge è abbastanza chiara, non si può però negare che ci siano svariate interpretazioni sia da parte dei commercianti, sia da parte dei cittadini che ne usufruiscono.

Talvolta questa procedura burocratica mette in difficoltà anche gli addetti ai lavori, così, cerchiamo di fare chiarezza, quanto meno per avere assoluta certezza di quale sia la procedura regolare al fine di essere in regola, evitando improbabili, ma non impossibili, controlli e sanzioni.

Per accedere alle agevolazioni fiscali sopra citate si devono presentare due distinti documenti, sia al venditore, sia all’intermediario che effettuerà la dichiarazione dei redditi:

1. Copia della Legge 104.

2. Specifica prescrizione medica rilasciata da uno specialista, meglio se appartenente all’azienda sanitaria locale di appartenenza che, che attesta il collegamento funzionale tra il prodotto e la disabilità, corredato dei dati anagrafici dell’acquirente.

E’ sottinteso che lo specialista deve essere formato per attestare il collegamento funzionale, così, se la disabilità è di tipo visivo, per logica sarà un oculista, se motoria potrebbe essere un fisiatra.

Se fino a qualche tempo fa erano molti i commercianti che accettavano autocertificazioni sul possesso dei requisiti, ora sono sempre di più quelli che richiedono la prescrizione medica.

Non si può però negare che ancora oggi sono molti i commercianti che accettano delle prescrizioni mediche che sono state redatte da medici di famiglia e non da specialisti.

Proprio in questi termini, a livello pratico potrebbe non cambiare molto, effettivamente anche un medico di famiglia è abbondantemente in grado di attestare il collegamento funzionale tra un computer, una sintesi vocale e un non vedente.

Purtroppo, in termini strettamente legali, tale certificato è valido solo se redatto dallo specialista.

Per entrare in possesso quindi della prescrizione medica, ci si deve recare dal medico di famiglia, il quale prescrive la visita specialistica più opportuna per il tipo di disabilità.

Purtroppo questa procedura burocratica con molta probabilità necessita di tempi piuttosto lunghi, se vogliamo, anche un po’ discordanti con quelli delle necessità che talvolta hanno i cittadini.

Quindi, allo stato attuale delle cose, si deve seguire questa procedura, sperando che magari il legislatore possa aggiornare questa normativa, dando magari maggiore potere ai medici di famiglia, i quali se anche non in possesso di specializzazione, sono assolutamente in grado di attestare collegamenti funzionali tra disabilità e dispositivi a coloro che sono già in possesso di una disabilità riconosciuta.

Ricordiamo inoltre che tutti i documenti originali devono rimanere in nostro possesso, rilasciando al venditore solo copie, lo stesso vale anche per l’intermediario fiscale che redige la dichiarazione dei redditi.

Per ulteriori spiegazioni, scrivere a: Giovanni Clerici



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