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Kaleîdos

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Numero 10 del 2019

Titolo: L'anoressia è (anche) una cosa da uomini

Autore: Paola Rinaldi


Articolo:
(da «Starbene» n. 19 del 2019)
La storia di Charles, un ragazzo scheletrico alle prese con l'anoressia, ha appena trionfato allo Short Film Festival «Filmdipeso» di Latina, l'evento cinematografico dedicato ai disturbi del comportamento alimentare. Il cortometraggio italo-francese, intitolato «La faim va tout droit» e firmato dalla regista Giulia Canella, ha denunciato con delicatezza il dramma di tanti giovani invisibili, soli e in eterna lotta contro il cibo. «Negli ultimi anni, secondo i dati raccolti dal National Health Service britannico, i disturbi alimentari sono aumentati del 70% in entrambi i sessi», spiega la dottoressa Stefania Durando, psicologa e psicoterapeuta dell'Istituto Watson di Torino. «La comparsa sul mercato di specifici prodotti di bellezza o dimagranti per l'universo maschile dimostra come il culto del corpo sia ormai paritario nei due generi. Anche nell'anoressia maschile, quindi, i fattori predisponenti sono l'eccessiva preoccupazione per l'immagine corporea e molti disturbi della personalità, oltre alla componente genetica». Spesso negli uomini, accanto al rapporto problematico con il cibo, coesiste anche un'ossessione per il tono muscolare, considerato segno di virilità. «Rispetto alle donne, poi, c'è una maggiore resistenza nel chiedere aiuto: questo può determinare un ritardo nella diagnosi, la cui tempestività invece è basilare per impostare un intervento terapeutico corretto ed evitare complicanze mediche gravi».
Paola Rinaldi



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