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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 5 del 2019

Titolo: Per i più piccini

Autore: Redazionale


Articolo:
Giochiamo con le lettere
Sarà la lettera «f» o la lettera «t» quella giusta da inserire al posto della «x»?
xilo; xenda; xavolo; xlauto; xermaglio; xubo; alxalena; xormica; sarxo; xrutta; xritto; torxa; xucile; xisarmonica; teaxro; farxalla; xiamma; tarxaruga; xelevisore; xorchetta; ximbro; telexono; alxiere; xunivia.
Soluzione: filo; tenda; tavolo; flauto; fermaglio; tubo; altalena; formica; sarto; frutta; fritto; torta; fucile; fisarmonica; teatro; farfalla; fiamma; tartaruga; televisore; forchetta; timbro; telefono; alfiere; funivia.

Parola intrusa
Qual è la parolina che si è intromessa nelle frasi?
1) La farfalla vola aereo sui fiori.
2) La pioggerellina bagna asciuga il praticello.
3) Andrea gioca con il suo panino amico preferito.
4) La gattina pecorella bruca l'erba fresca.
5) La nonna ascolta le canzoni trasmesse dalla doccia radio.
Soluzione:
1) aereo
2) asciuga
3) panino
4) gattina
5) doccia

Indovinelli
1) Sono un insetto e ho le ali di tanti colori, volo sui fiori per succhiare il nettare, faccio rima con palla e mi chiamo...
2) Vivo nella foresta e nel circo, ho due orecchie grandi e un naso lungo, sono molto pesante e mi chiamo...
Soluzione:
1) farfalla
2) elefante

Colmi
Qual è il colmo per uno squalo? Essere squalificato!
Qual è il colmo per i vampiri? Sfidarsi all'ultimo sangue!
Qual è il colmo per un pirata? Avere un figlio che è un tesoro!
Qual è il colmo per un eschimese? Rimanere di ghiaccio!
Qual è il colmo per un computer? Non avere programmi per l'estate!

Filastrocche
Sapore di mamma
Note armoniose sul pentagramma,
suono amorevole, voce di mamma.
Dolce tepore di due fiammelle,
occhi custodi dei miei sogni belli.
Battito lieve e fluttuante di ciglia,
bacio schioccante al sapor di vaniglia.
Dolce profumo di zucchero e panna,
tocco leggero, carezza di mamma.
Serena Riffaldi

Filastrocca degli animali
Filastrocca degli animali:
con le zampe o con le ali;
colorati o grigio spento;
chi più veloce, chi più lento;
chi terrestre, chi marino;
chi più grande, chi piccino;
con gli artigli o con i denti;
sparsi per i continenti,
son con noi su questa terra:
non facciamogli la guerra!

Zia Titti racconta...
È fiorita una rosa
Luigina aveva un vaso, suo, con una pianta di rosa. Il suo giardino era tutto lì, in quel vaso. La bambina lo innaffiava spesso e rimuoveva la terra, piano piano per non far male alle radici. Una mattina trovò fra le foglie un piccolo bocciolo: un cuoricino che si vedeva appena. Il bocciolo si gonfiò, diventò sempre più grosso; un bel giorno si aprì alla carezza dolce del sole, per lasciare uscire tanti petali di seta... Una rosa bellissima si affacciò fra il verde. Luigina fu tanto contenta e guardò il suo fiore con la tenerezza di una mamma.

C'era una volta Bambi
Bambi, il piccolo cerbiatto, principe del bosco, è nato una bella mattina di primavera. Tutti gli animali vanno a vedere il neonato, accovacciato accanto a sua madre, un cervo di una dolcezza infinita, pieno di premure per il suo piccolo.
Bambi si faceva voler bene, così ben presto cominciò a fare amicizia con tutti gli animali del bosco e soprattutto con Thumper, il coniglietto, e con Fiorellino, la puzzola.
Un giorno, sulla riva di uno stagno, incontrò una cerbiattina: «Questa è Occhidolci» gli spiegò la mamma. Il cammino della vita di Bambi è appena cominciato.
Un giorno nella grande radura, Bambi scopre la maestosità dei cervi in branco. I cervi corrono, saltano, quasi volano davanti ai suoi occhi, ma si fermano all'improvviso quando entra in scena il Re della foresta, il più grande e rispettato cervo che viva in quei luoghi. Costui si muove lentamente e maestosamente. Si ferma un momento davanti al piccolo cervo mai visto prima. Bambi ne è intimorito: non sa che è suo padre e che più volte sarà aiutato da lui. I mesi passarono in fretta per il piccolo Bambi.
Quando giunse l'inverno, Thumper gli insegnò a scivolare sullo stagno ghiacciato. Quanti ruzzoloni! Un momento felice, ma turbato ben presto dalla visita dei cacciatori. Bambi e sua madre fuggono mentre i proiettili sibilano nell'aria. Lei incita continuamente suo figlio a correre più che può, ma un ultimo colpo mette fine al suo incoraggiamento. Bambi continua la sua corsa e, solo quando è al sicuro, si volta indietro parlando a sua madre. Lei non è lì. Lei non è più da nessuna parte. Bambi continua a chiamare sua madre, e poi di nuovo, e poi ancora. Ma è tutto invano. All'improvviso una sagoma gli appare davanti: è suo padre che seccamente gli spiega che sua madre non tornerà. Per Bambi l'infanzia è finita.
Finalmente ritornò la primavera: Bambi era diventato un bellissimo cervo. Anche Thumper e Fiorellino erano cresciuti. «Ciao Bambi, mi riconosci?» lo salutò il coniglio. «Salve, amici!» esclamò la puzzola. Felici di essersi ritrovati, i tre stavano sempre insieme. I tre amici si ritrovano nel pieno della stagione degli amori e non capiscono cosa sia tutto quel cinguettare di felicità che li circonda. Il saggio Gufo (che forse così saggio non è) li mette in guardia dai rischi dell'amore. Li terrorizza, con i dettagli sui sintomi di quella follia collettiva.
Ma un giorno Fiorellino si innamorò di una deliziosa puzzola. «Io non ci casco di certo, non mi innamorerò mai!» disse deciso Bambi. «Neanch'io!» fece eco Thumper. Ma una bella coniglietta gli fece cambiare idea. Bambi, invece, mentre vagava da solo nel bosco, incontrò una graziosa cerbiatta: Faline, la graziosa cerbiatta Occhidolci che aveva conosciuto tanto tempo prima. E fu così che anche lui si innamorò
Ma la pace è ancora lontana per Bambi. Il pericolo costante dei cacciatori torna concreto e, di nuovo, il cervo sente gli spari dei fucili a poca distanza, ora non è più un cucciolo e sa cosa fare. Purtroppo Faline rimane in balìa di un branco di cani addestrati alla caccia, Bambi li affronta con l'impeto di un leone e la salva, ma durante la fuga, un proiettile lo colpisce. Bambi giace immobile al suolo mentre dall'accampamento si genera un incendio che cresce di momento in momento. Non riesce ad alzarsi. Lo aiuta di nuovo suo padre, istigandolo a reagire. Bambi riesce a rimettersi in piedi, ma le fiamme stanno distruggendo la foresta e deve fuggire più in fretta che può.
Gli animali del bosco trovano rifugio su di un isola nel fiume, qui Bambi con Faline aspetta che le fiamme si estinguano. Quando le fiamme si spensero e il bosco riprese a vivere, il vecchio cervo si ritirò nel folto della foresta: il tempo del suo regno era finito.
Con l'arrivo della primavera, si festeggiò una nuova nascita: questa volta erano due gemelli, i cerbiattini di mamma Occhidolci e papà Bambi. E fu festa grande per gli animali del bosco che finalmente poterono acclamare Bambi nuovo re del bosco!
F. Salten



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