Numero 08 del 2019
Titolo: Telegram su Android, prima parte.
Autore: Alessio Conti.
Articolo:
Telegram su Android.
Di Alessio Conti.
Seconda parte.
Meno soggetto a malfunzionamenti rispetto ad altre piattaforme, Telegram si lascia apprezzare per la straordinaria immediatezza di utilizzo. Consiglio vivamente di imparare ad usare questo social che permette una straordinaria capacità di interazione soprattutto per chi, come noi, ha la necessità di condividere risorse. Tramite i gruppi, i canali, le conversazioni con i singoli, si può veramente in modo semplice accedere ad una miniera di notizie. In questa seconda puntata descriveremo alcune funzionalità aggiuntive di Telegram rispetto a quelle, molto basilari, delineate nella puntata precedente.
Gli androidiani si stanno organizzando anche qui ed hanno il loro gruppo ed il loro canale su questa piattaforma. Si chiama Android con Screen reader, e comprende anche un canale che contiene molte utili risorse, oltre che un rinvio ad altre fonti, compreso il mio canale Android ad occhi chiusi. Qualora qualcuno voglia aderire al gruppo che è attualmente privato, può scrivermi una mail al indirizzo che troverà sotto questo articolo e gli invierò un Link di invito. Si tratta di una risorsa utile, aggiuntiva rispetto a quelle presenti.
Prescindendo da questa notizia, vediamo ora di descrivere alcune funzionalità aggiuntive di Telegram rispetto a quelle basilari.
1. Facendo doppio tocco su un elemento e trattenendo il dito dopo la seconda pressione in questa piattaforma si potrà inoltrare, rispondere, copiare ed eliminare. Queste azioni, orientando il telefono con la porta di caricamento rivolta verso il proprio petto, si trovano allineate in alto.
Dall’interno di un singolo contatto, premendo il pulsante altre opzioni puoi eliminare l’intera conversazione confermando con apposito pulsante, chiamare il contatto, eliminare la cronologia dei messaggi. Per svuotare la conversazione di un gruppo svolgere la stessa operazione e poi premere cancella cronologia.
Da questo stesso pannello si può anche abbandonare il gruppo (il gruppo se abbandonato può anche essere eliminato) e segnalarlo ove si facesse veicolo di contenuti ritenuti non appropriati.
Dal Menù principale, invece, come detto, aprendo il Menu di navigazione si può accedere tra altre voci anche alle impostazioni. Queste sono a loro volta divise in pannelli.
Ci si può presentare scrivendo un breve profilo di se stessi, ma si può anche gestire le notifiche.
Le notifiche sono divise tra notifiche per le conversazioni private e notifiche per i gruppi. Si possono silenziare sia le une che gli altri.
Qualora silenziati, gruppi e/o conversazioni finiranno nelle eccezioni riportate in basso.
Il pannello Privacy e sicurezza ti consente di intervenire sugli utenti eventualmente bloccati e sulla possibilità di vedere l’ultimo accesso. Da qui si può anche decidere chi mi possa aggiungere a gruppi e canali. Io consiglio di impostare su i miei contatti in modo che siano solo le persone che realmente conosco ad aggiungermi e non tutte le persone, come avviene se si lascia attiva l’impostazione predefinita.
Anche avendo impostato la possibilità di aggiungerti solo ai gruppi contatti ti viene ulteriormente data la possibilità tramite gli opposti pulsanti consenti sempre e non consentire mai di dare sempre o di togliere sempre ad alcuni contatti selezionati la possibilità di aggiungerti.
Queste impostazioni mi paiono molto rispettose della volontà dell’utente. Terminate le scelte, confermare la loro applicazione con il pulsante applica. Appare disponibile, qualora si sia cambiato per errore, anche il pulsante scarta. Per rafforzare la sicurezza si possono anche attivare la verifica in due passaggi o predisporre un codice di blocco.
Il nostro Account non rimane sempre nell’applicazione. Possiamo impostare un tempo di inattività dopo il quale se io non apro Telegram, il mio Account viene automaticamente rimosso: tre mesi, sei mesi o un anno.
Appare anche possibile gestire dalle impostazioni i dati e l’archivio. Rispetto alle altre piattaforme questa mi pare più attenta a tutelare la riservatezza delle persone.
Alessio Conti.
Responsabile prodotti Android onlus veyes
