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Numero 08 del 2019

Titolo: Google Home, uno degli altoparlanti intelligenti, terza parte.

Autore: Alessio Conti.


Articolo:
Google Home, uno degli altoparlanti intelligenti.

Di Alessio Conti.

Terza parte.

In questa terza parte vediamo come Google Home possa garantire due cose importanti: il diritto all’accesso alle fonti informative e quello allo svago. Naturalmente la parte, come tutte le precedenti e le successive, riflette lo stato delle cose mentre scrivo questo pezzo, sempre suscettibili di miglioramenti.

Per quanto concerne i giochi focalizziamo la nostra attenzione su due aspetti: la capacità di raccontare barzellette e il gioco Akinetor, in cui noi pensiamo ad un personaggio, storico, di un film, famoso e il gioco, facendoci domande incalzanti sempre più pertinenti, lo deve indovinare, In genere ci riesce.

Si tratta di operatività molto semplici alle quali il sistema appare addestrato. Iniziamo dalle barzellette.

Attivato l’interruttore posteriore su un Google Home collegato alla corrente e connesso, dire hey Google, raccontami una barzelletta. La barzelletta verrà raccontata e, ove fosse in riproduzione un qualsiasi contenuto questo si attenuerà temporaneamente salvo ripartire al termine del racconto. Seguirà il rumore di alcune risate.

Veniamo ora al gioco Akinetor. Dopo un suono la sintesi dirà sono Akinetor il genio e ti chiederà se tu voglia sapere come giocare. Rispondendo affermativamente ti verranno date le informazioni essenziali.

Si tratta, come detto, di pensare ad un personaggio e di rispondere, in modo sincero, alle domande poste dal sistema. In questo modo progressivamente lui acquisirà quelle informazioni che gli servono a indovinarlo.

Veniamo ora al diritto all’informazione. Possiamo dividere questo diritto in tre sezioni: sezione giornali, sezione radio e sezione televisione.

Personalmente ho ascoltato gli editoriali della Repubblica e del Corriere della Sera tramite i comandi hey Google leggi seguito dal titolo della testata.

Qualora si voglia stoppare la riproduzione audio, come per ogni altro contenuto, si hanno due possibilità:

1. dire hey Google stop.

2. toccare il cerchio superiore del dispositivo.

Per far sì che la lettura riprenda, toccare ancora il cerchio o dire hey Google continua.

Per quanto concerne le radio, occorre installare l’applicazione Tunein Radio. Il comando per interagire con questa sezione è hey Google fammi ascoltare, seguito dal nome della stazione che si intende sentire.

I comandi per interrompere e riprendere la riproduzione sono gli stessi che abbiamo visto con i giornali.

Appare anche possibile guardare le televisioni connettendo una t v opportunamente attrezzata al proprio dispositivo. Per farlo interagire con l’applicazione Google Home residente sul telefono ed entrare nella sezione aggiungi dispositivo o servizio. Spero di aver offerto una disamina, sia pur breve, di queste attività sia di tipo serio, informarsi sia di tipo ludico, per passare il tempo. Le une e le altre ci spingono a non estraniarci dal mondo. Vorrei, se posso, svolgere un ragionamento più ampio.

Leggere un articolo su un fatto, conoscere un gioco che va di moda, entrare in contatto con le notizie radiofoniche e televisive non ha solo una valenza inclusiva. Ci fa riuscire da quell’eterno ritorno dell’uguale che porta a iterare sempre gli stessi discorsi perché non se ne conoscono altri.

Io posso parlare solo di sintesi vocali, di tecnologia, di mobilità. Tutte cose per carità bellissime. Ma quando siamo in società con altri che di queste cose non sanno nulla rischiamo di trovarci sprovvisti di un mondo comune, di qualcosa con cui parlare con queste persone. Se domani io dico ai miei allievi che ho giocato a Akinetor istituisco, con loro che lo fanno, un ponte e così lievemente, quasi impercettibilmente attenuo la mia diversità. In questa prospettiva ho scritto questa parte . Leggere informarsi, giocare, insomma vivere come parte del mondo e non in un mondo a parte.

Alessio Conti.

Responsabile prodotti Android onlus veyes



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