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Numero 07 del 2019

Titolo: Google Home, uno degli altoparlanti intelligenti, seconda parte.

Autore: Alessio conti.


Articolo:
Google Home, uno degli altoparlanti intelligenti.

Di Alessio conti.

Seconda parte.

Prima di entrare in alcune operatività specifiche su questo ausilio, vorrei svolgere una premessa che riterrò valida per tutte le parti di questa serie.

Le abilità linguistiche italiane di questo oggetto, come già segnalato nato in lingua inglese, pur se rilevanti sono ancora limitate.

La sintassi di comandi che lui è in grado di capire appare molto rigida. Per questo qualunque ordine si voglia impartire, collegato l’apparecchio, associato l’account e essendo presente la linea internet (qualora non sia connesso il dispositivo lo segnala acusticamente), occorre, come detto, premere il pulsante incavato che si trova nella parte posteriore del dispositivo che attiva il microfono.

Udito l’annuncio di attivazione del microfono attendere qualche secondo per la connessione. Ma torniamo per un momento alla sintassi che va rispettata scrupolosamente. Gli ordini vanno dati nel modo scritto qui se si vuole essere capiti. Non occorre dire infatti che la comprensione da parte della macchina degli ordini rappresenta la necessaria premessa per un una loro corretta esecuzione.

Prendiamo alcune specifiche abilità per comprendere meglio questa premessa calandola in una operatività concreta.

Come detto, ogni tipologia di attività ruota attorno ad una sintassi di comandi vocali semplici, ma molto rigidi che debbono essere dati in una certa maniera altrimenti non si verrà capiti. Se però la si osserva i risultati arrivano. Prendiamo le abilità matematiche. Google Home riesce a sommare, sottrarre, moltiplicare, dividere, ricavare percentuali, estrarre radici quadrate e cubiche, elevare a potenza. Tutte queste abilità ruotano attorno al comando: quanto fa, seguito dal nome del operazione e dalle cifre.

Quanto fa due più sei. Lui dirà la risposta è ed il risultato. Quanto fa sei elevato tre. Ma se tu gli dici: quanto fa sei alla terza lui non capisce. Quanto fa il tre per cento di ventotto viene interpretato correttamente e si ottiene la risposta.

Google Home riesce a fare anche calcoli con più numeri. Quanto fa due più due per sei? Occorre però rispettare questo ordine e questa sintassi. Se lo si fa i calcoli matematici riusciranno molto bene. La stessa rigidità si rileva nelle previsioni meteo: i comandi vanno dati in quel modo, ma se lo si rispetta, poi diventa un abitudine e i risultati si conseguono.

Qui la sintassi più efficace è: che tempo fa a, seguito dal luogo. Vengono comunicate le condizioni atmosferiche, sereno, nuvoloso sia attuali sia nella giornata per come sono previste, le temperature minime e massime, la presenza di precipitazioni. Se si vogliono sapere le previsioni per il giorno successivo dire: che tempo farà a Oslo domani? Verranno comunicate le stesse informazioni.

Concludiamo questa panoramica della sintassi di alcuni comandi vocali con l’ora: qui la sintassi è sempre che ore sono. Se voglio sapere che ore sono nel luogo in cui mi trovo dico che ore sono? Lui risponderà con l’ora. Se voglio sapere l’ora di qualsiasi altro luogo del mondo dirò che ore sono a, seguito dal nome del luogo. Lui dirà a luogo, ed il paese in cui si trova. sono. Esempio a Parigi Francia sono le tre e mezza.

Alessio Conti.

Responsabile prodotti Android onlus veyes



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