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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Gennariello

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Numero 4 del 2019

Titolo: Per i più piccini

Autore: Redazionale


Articolo:
Giochiamo con le parole
Al posto della «x» inserisci la lettera per completare le parole. Sarà la lettera «p» oppure la lettera «f»?
xollo; fiammixeri; xichi; xrato; xagioli; xomodori; xinestra; xomata; xuoco; xortone; xadella; xrosciutto; asxalto; xormaggio; xrutta; xallone; xuntura; xerita; xisarmonica.
Soluzione: pollo; fiammiferi; fichi; prato; fagioli; pomodori; finestra; pomata; fuoco; portone; padella; prosciutto; asfalto; formaggio; frutta; pallone; puntura; ferita; fisarmonica.

Parola intrusa
Individua la parolina che rende buffe queste frasi
1) Il bambino mangia la finestra minestrina.
2) Le rose ballerine sono fiori profumati.
3) La rondine sta facendo il budino nido.
4) L'elefante ha una ciambella lunga proboscide.
5) Nel mare ci sono vacanze le conchiglie.
Soluzione:
1) finestra
2) ballerine
3) budino
4) ciambella
5) vacanze

Indovinelli
1) In un castello rotondo vivono un re, un maggiordomo, una cameriera e il cuoco. Il re viene ucciso ma tutti i dipendenti del castello hanno un alibi. «Stavo cucinando», dice il cuoco. «Stavo spolverando gli angoli del castello» dice il maggiordomo. «Stavo pulendo le tazze» dice la cameriera. Chi è stato?
2) Se ce l'hai non lo dici, se lo dici non ce l'hai.
Soluzione:
1) Il maggiordomo perché il castello tondo non ha angoli
2) Il segreto

Colmi
Qual è l'albero che ha bisogno del fazzoletto? Il salice piangente!
Qual è il ballo preferito degli scimmioni? L'orango-tango!
Qual è il colmo per un elefante? Avere gli orecchioni!
Qual è il colmo per un drago? Avere la gola infiammata!

Barzellette
«Mamma sono felice perché domani avremo la scuola nuova».
«E perché sei tanto contento?».
«Perché le nuove aule sono rotonde e la maestra non potrà più mettermi nell'angolo!».

Il maestro dice a Pierino: «Esistono mammiferi senza denti?».
E Pierino risponde: «Sì, mia nonna».

Un bambino alla mamma: «Ehi mamma, dov'è Philadelphia?».
«Nel frigo, tesoro».

Filastrocche
La settimana di nonna Lucia
Lunedì fece il bucato,
martedì andò al mercato,
mercoledì accese il forno
per cuocere il pane prima di giorno,
giovedì pian pianino
spazzò la casa per benino,
venerdì prese il paniere
per raccogliere le pere,
sabato e domenica si riposò.
La settimana di sette giornate
una alla volta son tutte passate.

Filastrocca sui fiori
La natura è molto bella e colorata
sembra proprio disegnata da una fata,
con la sua bacchetta magica ha spruzzato tanti colori
che hanno vestito tutti i fiori.
Se mi vorrai ascoltare,
i fiori ti voglio presentare:
c'è la bella margherita che con mille petali bianchi
fa ridere o piangere gli amanti.
Tra i fiori la rosa è la regina
ma attento a non bucarti con la sua spina;
nascosta fra la verde erbetta
c'è la piccola violetta.
Tra tutti i fiori il tulipano è il più elegante,
accanto alla violetta sembra un gigante.
Il girasole muove la sua bella testolina
sia di sera che di mattina.
Quando è primavera spunta la primulina
e ci si posa sopra la farfallina.
E adesso che i fiori sono stati presentati,
lasciateli vivere felici nei prati...
Classe 3B Scuola Primaria Collodi
San Pietro a Vico Lucca

Zia Titti racconta...
L'anatra presuntuosa
L'anatra Pluf era un'anatra molto sciocca che pensava di essere superiore agli altri. Aveva un aspetto fantastico ed era sempre pulita e vestita in modo impeccabile.
«Vieni, Pluf, vieni a giocare con noi nello stagno!» disse il tacchino, allegramente.
«Bah! Nello stagno? Cosa pensi che io sia, mio caro? Sono un'anatra distinta, te lo sei dimenticato?» rispose l'anatra superba.
Stanchi di tanta presunzione, i suoi amici decisero di fargli un bello scherzo... Ah, ah! Un giorno, mentre erano tutti vicino a un piccolo ruscello che scorreva vicino al villaggio, uno di loro cominciò a correre urlando: «Aiuto, c'è il fuoco nella foresta, scappate!».
Senza esitare un attimo, Pluf si gettò per prima nell'acqua, vestita di tutto punto, tuffandosi di testa e rischiando anche di rompersi il becco contro il fondo. Immagina come è uscita dall'acqua... Coperta di fango e tutto bagnata! Sembrava una barbona.
Tutti i suoi amici ridevano come matti, e lei, l'anatra presuntuosa, era proprio ferita nell'orgoglio... Ma questa fu una lezione perché, dopo quest'avventura, divenne molto più simpatica e tornò ad essere la semplice anatra che tutti avevano conosciuto e amato.

Il pinguino mangione
C'era una volta, un pinguino che pensava solo a mangiare. Trascorreva tutto il suo tempo a pescare e mangiare le sue prede. Non guardava neanche gli altri pinguini che trascorrevano buona parte della giornata a giocare e a passeggiare sull'isola dove abitavano; tutto questo non lo interessava per niente perché preferiva passare il tempo a soddisfare il suo immenso appetito.
I suoi genitori lo rimproveravano spesso.
«Ma insomma» diceva sua mamma. «Perché non vai ogni tanto con i tuoi amici?».
«No, mamma, sono troppo occupato a pescare» rispondeva.
«Figlio mio, nella vita, c'è un tempo per tutto» rispondeva la mamma.
«Non preoccuparti, mamma, so quello che faccio» rispondeva il pinguino.
Poiché era impossibile ragionare con lui, i suoi genitori non dicevano più niente.
In un bel pomeriggio di primavera, il nostro pinguino incontrò un gruppo di amici che facevano acrobazie. Che salti meravigliosi! Come erano agili!
Erano tutti molto bravi e il nostro pinguino, ammirando la bellezza dei loro esercizi, decise di partecipare ai loro giochi, dimenticando che era troppo grasso... Tutti risero di lui!
Il povero pinguino, ridicolizzato e disprezzato da tutti, si trasferì nella parte più remota dell'isola e vi rimase per diversi giorni senza mangiare. Quando tornò a casa, aveva ripreso il suo peso normale. Aveva ricevuto una bella lezione! Smise di mangiare troppo e decise di essere un pinguino come gli altri.



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