Numero 3 del 2019
Titolo: RUBRICHE- Occhio alla ricerca
Autore: a cura di Andrea Cusumano
Articolo:
Il glaucoma giovanile
Il glaucoma ad angolo aperto è una patologia oculare che determina la degenerazione progressiva del nervo ottico e, in assenza di cure, può causare un danno importante e irreversibile alla visione, con il restringimento graduale del campo visivo e infine la perdita parziale o totale della visione.
Il glaucoma ad angolo aperto insorge più frequentemente in tarda età a causa di fenomeni legati all’invecchiamento e di una serie piuttosto complessa di fattori esterni (comportamentali e ambientali) e genetici: parliamo dunque di una malattia multifattoriale in cui un gran numero di geni (ad oggi ne sono stati individuati più di 130) contribuiscono - ognuno in modo modesto e nessuno da solo in maniera scatenante - alla sua insorgenza.
Il glaucoma giovanile è una tipologia particolare di glaucoma ad angolo aperto che insorge precocemente, tra i 10 e i 35 anni d’età. Questa patologia non è causata da malformazioni oculari o anomalie sistemiche ed è rara, infatti colpisce circa 1 persona su 15 mila.
Il glaucoma giovanile esordisce in modo silente e solitamente viene diagnosticato per caso durante esami oculistici di routine. Nella maggior parte dei casi la patologia è bilaterale, anche se può esservi asimmetria tra i due occhi, e determina un aumento consistente della pressione intraoculare che può essere trattato farmacologicamente (inibitori dell’anidrasi carbonica, βbloccanti, analoghi delle prostglandine, agonisti adrenergici etc.) o, in alternativa, mediante trattamenti laser e/o chirurgici (trabeculoplastica, goniotomia, trabeculectomia).
Se la diagnosi è precoce e s’interviene nelle sue fasi iniziali, il glaucoma giovanile può essere curato e la prognosi è positiva. Al contrario, in assenza di diagnosi, e quindi di cure, la patologia determina l’escavazione del nervo ottico e l’instaurarsi di un importante deficit visivo con perdita del campo visivo e talvolta della visione.
Il glaucoma giovanile deve essere distinto dal glaucoma congenito diagnosticato tardivamente, dal glaucoma indotto da steroidi, dal glaucoma traumatico e dal glaucoma infiammatorio.
Il glaucoma ad angolo aperto di tipo giovanile è causato da un deflusso anomalo attraverso il trabecolato e il canale di Schlemm e sono state identificate diverse mutazioni a carico dei geni CYP1B1 (2p22.2) e MYOC (1q23-q24) responsabili di tale difetto; in particolare il gene MYOC codifica per la miocillina, una glicoproteina presente nel trabecolato e nel tessuto oculare e la cui mutazione determina una minore permeabilità del trabecolato e l’insorgenza della patologia.
Il glaucoma giovanile ha una componente ereditaria (genetica) più netta del glaucoma a insorgenza tardiva, in questo caso infatti l’ereditarietà non è multifattoriale bensì mendeliana, di tipo autosomico dominante e con penetranza elevata. Per questo motivo lo studio della genetica del glaucoma giovanile risulta relativamente più "semplice" rispetto a quella del glaucoma a insorgenza tardiva e si spera che le informazioni e le conoscenze man mano acquisite dalla ricerca su questa patologia possano essere presto utilizzate nella pratica clinica.
Poiché i giovani che non hanno problemi alla vista spesso non si sottopongono a visite oculistiche di controllo, il glaucoma giovanile viene frequentemente scoperto quando il danno neuronale è già importante; per tale motivo lo sviluppo di un test diagnostico in grado di identificare precocemente gli individui a rischio elevato permetterebbe di intervenire in tempo utile a mettere rapidamente ed efficacemente in atto le terapie più opportune, evitando così di mettere a repentaglio la visione di tante persone giovani.
Un altro vantaggio importante che potrebbe derivare dalla conoscenza della genetica del glaucoma giovanile riguarda il tema della variabilità della risposta terapeutica, che può essere molto diversa da persona a persona e quindi non sempre prevedibile: la caratterizzazione genetica del paziente rappresenterebbe un prezioso strumento per conoscere in anticipo la sua reazione alle diverse terapie e permetterebbe di offrire la terapia più adatta senza perdite di tempo, assicurando così una prognosi migliore evitando spese inutili per il sistema sanitario.
La conoscenza della genetica del glaucoma giovanile sarà inoltre fondamentale per lo sviluppo di terapie geniche in grado di correggere il difetto genetico a monte del processo fisiopatologico, assicurando ai pazienti portatori dei geni responsabili di questa patologia di non essere mai esposti al pericolo di perdere la visione.
Oggigiorno è molto importante sensibilizzare i parenti di primo grado di pazienti glaucomatosi e le persone con fattori di rischio noti (ad esempio con pressione intraoculare elevata) a sottoporsi regolarmente a esami e screening funzionali antiglaucoma mirati, al fine di prevenire qualsiasi danno dovuto alla patologia.
Il test genetico per il glaucoma giovanile rappresenterà presto uno strumento davvero importante che permetterà di tenere particolarmente sotto controllo quella fetta di popolazione di giovani realmente a rischio di perdere la visione, salvaguardando loro da un pericoloso grave danno alla visione e la società intera da un danno sociale ed economico.