Numero 3 del 2019
Titolo: RUBRICHE- A lume di legge
Autore: a cura di Franco Lepore
Articolo:
Il Piemonte adotta una legge a favore dei diritti delle persone con disabilità
Nelle scorse settimane la Regione Piemonte ha approvato la legge n. 3 del 12.02.2019 recante norme per la promozione delle politiche a favore dei diritti delle persone con disabilità. L'obiettivo è quello di fornire un quadro di riferimento nel complesso panorama normativo regionale che sancisca i diritti imprescindibili per le persone con disabilità e come tali diritti debbano essere declinati in tutti gli ambiti delle politiche regionali.
La nuova legge, richiamando la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea del 2007, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006 e i principi sanciti nella Costituzione italiana, promuove la realizzazione di interventi volti a favorire le politiche per le persone con disabilità attraverso i seguenti obiettivi: sostenere la dignità, i diritti e le libertà fondamentali di ogni persona con disabilità sulla base dei principi di eguaglianza, non discriminazione e solidarietà; porre in essere azioni volte a concorrere alla rimozione delle barriere fisiche, sensoriali e culturali che impediscono il pieno sviluppo della persona con disabilità e il raggiungimento della massima autodeterminazione possibile; disciplinare gli interventi regionali relativi alle politiche per la disabilità, uniformando il contesto legislativo regionale; favorire il coordinamento delle politiche a favore delle persone con disabilità attraverso sinergie e accordi con gli enti pubblici e privati presenti sul territorio regionale.
La legge ha un approccio multisettoriale dal momento che definisce i principi inderogabili in diversi ambiti d'intervento tra cui: politiche del lavoro e occupazione, vita indipendente, trasporti e mobilità, inclusione educativa e scolastica, processi formativi e di cittadinanza attiva, salute e politiche sociali, politiche di welfare abitativo, cultura e turismo, sport, contrasto alla discriminazione e attività di sensibilizzazione.
Esaminiamo brevemente le principali azioni di intervento della legge in esame. In merito al diritto allo studio viene promossa la realizzazione di progetti finalizzati all'inserimento scolastico in scuole di ogni ordine e grado. Inoltre saranno realizzati interventi di formazione professionale in coordinamento con gli interventi di inclusione scolastica.
In ambito lavorativo si promuove l'integrazione lavorativa delle persone con disabilità attraverso interventi finalizzati all'inserimento nel mondo del lavoro, ivi compresi percorsi di riqualificazione professionale. In particolare la Regione sostiene interventi volti ad armonizzare il funzionamento dei servizi per il collocamento mirato, incentiva l'utilizzo dello strumento della convenzione al fine di favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, favorisce il raccordo tra scuola e mondo del lavoro al fine di orientare i giovani con disabilità ad un appropriato inserimento lavorativo. Sempre in questo ambito viene introdotta una norma innovativa poiché viene promosso il ruolo del Disability Manager quale figura professionale responsabile di tutto il processo di integrazione socio-lavorativa delle persone con disabilità: pianificazione, ricerca e selezione del personale, inserimento lavorativo e mantenimento del posto di lavoro, sviluppo professionale e organizzativo dell'azienda. Con la legge in commento si incentiva anche la vita indipendente, attraverso il sostegno dell'autodeterminazione delle persone con disabilità e individuando nuovi percorsi per agevolare politiche dell'abitare che favoriscono l'autonomia delle persone. La Regione promuove progetti di vita indipendente sulla base di piani personalizzati, affinché le persone con disabilità possano programmare e realizzare il proprio progetto di vita all'interno o all'esterno della famiglia e dell'abitazione di origine. Inoltre verranno previsti servizi per l'abitare basati su progetti personali che garantiscono il protagonismo della persona con disabilità, o di chi la rappresenta, anche attraverso il coinvolgimento dei servizi, delle reti formali e informali del territorio. La Regione, nell'ambito delle politiche di welfare abitativo, mette in atto azioni per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati e di edilizia sociale. Con riferimento alla mobilità e ai trasporti, la Regione adotta misure volte a favorire la mobilità individuale con autonomia delle persone con disabilità, nonché l'accessibilità ai mezzi di trasporto ed alle infrastrutture ad essi correlate, all'informazione, alla comunicazione, alle attrezzature e ai servizi offerti al pubblico, sia nelle aree urbane che nelle aree rurali. In particolare la Regione monitora l'applicazione degli standard minimi e delle linee guida per l'accessibilità alle strutture e ai servizi aperti o offerti al pubblico, orienta le azioni nei confronti degli enti privati che forniscono le strutture e i servizi di trasporto, monitora la realizzazione del piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche e l'abbattimento delle barriere sensoriali da parte degli enti locali, anche mediante interventi di progettazione universale, favorisce la formazione del personale sui temi della disabilità.
In relazione al diritto alla salute l'intento è quello di evitare, in ambito sanitario, qualsiasi forma di discriminazione derivante dalla condizione di disabilità. La Regione favorisce il superamento dell'approccio alla disabilità separato e frammentato nelle singole patologie, favorendo una presa in carico globale, mirata alla persona, tenendo conto in modo dinamico dei fattori ambientali e personali, secondo il modello biopsicosociale e assicurando il mantenimento delle migliori condizioni possibili di benessere e autonomia.
Nei settori di cultura e turismo, la Regione promuove e monitora, negli ambiti di propria competenza, la piena fruibilità e accessibilità a eventi culturali, luoghi di interesse e percorsi turistici, favorendo un approccio inclusivo che tenga conto delle diverse esigenze e delle caratteristiche di tutte le persone. I progetti finanziati anche con il contributo della Regione sono realizzati in assenza di barriere architettoniche e sensoriali o con l'impegno di fornire assistenza alle persone con disabilità, al fine di favorirne la piena partecipazione.
Nell'ambito sportivo, la Regione promuove il ruolo sociale dello sport a favore delle persone con disabilità, prevedendo la più ampia partecipazione alle attività sportive a tutti i livelli. A tal proposito si favorisce l'accessibilità e la fruibilità degli impianti sportivi e dei parchi giochi alle persone con disabilità.
Grande importanza viene riservata alle attività di informazione e sensibilizzazione. Sul sito internet della Regione è stata recentemente istituita una sezione dedicata al tema della disabilità. Inoltre la Regione contrasta, altresì, gli stereotipi, i pregiudizi e le pratiche dannose riguardanti le persone con disabilità, mediante l'adozione di iniziative finalizzate alla diffusione di una nuova percezione della disabilità, sostenendo il rispetto dei diritti e della dignità delle persone.
La legge valorizza l'importanza della rete e istituisce un tavolo di lavoro quale sede di confronto permanente sul tema della disabilità con le autonomie locali a livello regionale, le associazioni a tutela delle persone con disabilità e le organizzazioni sindacali. Inoltre Presso la Giunta regionale viene istituita una Cabina di regia con il compito di monitorare lo stato di attuazione della legge e proporre progetti per l'inclusione, l'accessibilità e la partecipazione delle persone con disabilità. Inoltre la cabina di regia potrà fornire consulenza agli operatori pubblici coinvolti nei percorsi dedicati alle persone con disabilità e potrà promuovere iniziative di sensibilizzazione.
La legge della Regione Piemonte n. 3/2019 è da considerarsi senza dubbio all'avanguardia. È vero che il provvedimento elenca una serie di principi già normati a livello nazionale e internazionale, ma deve essere apprezzato lo sforzo di un'istituzione regionale che si assume una grande responsabilità con un proprio atto d'indirizzo. Inoltre la legge adotta linee guida di carattere generale al fine di raccordare e coordinare i diversi atti regionali di varia natura che, pur intervenendo in modo importante e sostanziale, rischiavano di rendere molto difficile l'impostazione di politiche di lungo corso e il più possibile integrate tra di loro. Qualche perplessità si esprime in ordine al fatto che dalla legge non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale. Tuttavia si auspica che all'attuazione degli interventi e delle linee di azione si faccia fronte con le risorse umane, strumentali e finanziarie già presenti nell'ordinamento regionale ed in particolare nell'ambito dei singoli assessorati.