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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Voce Nostra

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Numero 5 del 2019

Titolo: È ancora Carnevale

Autore: Antonio Russo


Articolo:
Queste mie note sparse le leggerete quando Carnevale sarà passato col suo ricordo rumoroso e allegro che lo caratterizza. Debbo dirvi che qualche lettore mi ha richiesto di parlare di questa festa che forse al mondo è una delle più sentite. Quando arriva il Carnevale sembra di vivere nel «Paese del Bengodi»: padrone della festa sono le maschere, con in testa Pulcinella, Arlecchino e tante altre in Italia e nel mondo, che portano gioia collettiva e che fanno per un momento dimenticare le difficoltà del vivere. Sono tantissime le tradizioni e le usanze tipiche di questo periodo: ogni regione d'Italia ha i suoi dolci di Carnevale, che troviamo dappertutto, pronti a stuzzicare l'appetito di tutti. Grandi e bambini fanno a gara per mascherarsi, partecipando a vari festeggiamenti organizzati in ogni contesto, dalle scuole alle case private, mentre in molti paesi si svolgono feste di piazza con sfilate di carri allegorici. Mentre in Italia imperversa il Carnevale di Viareggio, Venezia, Ivrea, Putignano di Puglia, Capua in Campania, dall'altra parte del mondo si scatena il Carnevale brasiliano di Rio de Janeiro: è praticamente impossibile descrivere la marea di folla che lo celebra. In generale il concetto di sentirsi per un momento diversi è diffuso in tutti i cinque continenti: ma alla fine di tutto, le ceneri copriranno la comune baldoria e si tornerà ad essere noi stessi. Ho cercato di darvi una minima idea di un qualcosa che ci attira da secoli in un discorso di condivisione di atmosfere che potrebbe interessare tutti i popoli di questa devastata terra oltre l'effimero Carnevale: spero di esserci riuscito.
Antonio Russo



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