Numero 2 del 2019
Titolo: BRAILLE E ACCESSO AI BENI CULTURALI- Matera, capitale europea della Cultura
Autore: Maria Buoncristiano
Articolo:
"Open Future" è il motto scelto per caratterizzare la capitale europea della Cultura. Matera 2019 è un'opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché "accessibile a tutti"; aperta perché non oscurantista nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché disponibile al dialogo.
L'anno, inaugurato il 19 gennaio scorso, prevede moltissimi eventi di respiro internazionale, più di 50 produzioni culturali originali e cinque grandi mostre: due delle quali già in atto: "Ars Excavandi" sulle città rupestri nel mondo, curata dall'architetto e urbanista, esperto Unesco Pietro Laureano, e "La persistenza degli opposti" opere di Salvador Dalì, organizzata dalla "Dalí Universe".
Ma quanto di tutto questo sia stato proposto e pensato per essere fruito appieno da ciascun cittadino o turista, riteniamo sia difficile dirlo. Basti pensare per un attimo allo spot Matera 2019 diffuso dalla RAI.
Lo spot presenta belle immagini e fa espresso riferimento al linguaggio delle mani, tipico delle popolazioni del Mediterraneo, ma purtroppo non può essere fruito dai non vedenti.
Siamo convinti, tuttavia, che la straordinarietà di una città millenaria, la magia dei luoghi e soprattutto la visione condivisa di tante persone che visiteranno Matera, favoriranno il cambiamento.
Le loro opinioni, impressioni e richieste specifiche determineranno un movimento culturale che per forza di cose dovrà porre al centro il valore della diversità e i differenti codici e linguaggi di comunicazione.
Il principio di "Universalità" della cultura, infatti rappresenta un volano che l'UICI di Basilicata ha fatto proprio da diverso tempo per tentare di declinare la giusta e doverosa attenzione nei confronti dei cittadini con disabilità della vista.
In particolare ci piace ricordare le collaborazioni con diverse realtà locali non istituzionali già avviate sin dal 2011 come l'associazione SassieMurgia, Legambiente, il comitato Unesco Matera e C-FARA, grazie alle quali sono state realizzate varie sperimentazioni.
L'associazione culturale SassieMurgia promuove da tempo visite di Matera lungo quattro itinerari, su misura per non vedenti e non udenti, (Sassi, Parco della Murgia Materana, zona Belvedere di Murgia Timone e Cripta del Peccato Originale, Riserva Naturale lago di S. Giuliano).
La cooperativa sociale "Oltre l'Arte" ha fatto realizzare brochure in Braille e tavole a rilievo degli interni delle chiese rupestri.
Il comitato Club Unesco Matera ha promosso in collaborazione con l'UICI Materana due mostre: la prima dedicata alla Festa della Bruna "Tra il sacro e l'umano" declinata sulla multisensorialità con supporti audio, tattili e in Braille; e la seconda "La via della Croce - Matera per l'Aquila".
Anche per questa ultima mostra che riproduceva l'ambientazione della Via Crucis nei sassi sono state realizzate tavole a rilievo, didascalie in Braille su lastre di rame e a rilievo su pannelli di forex.
Legambiente si è sperimentata nella formazione di guide non vedenti per accompagnare i turisti lungo il percorso sotterraneo delle catacombe della Chiesa di san Pietro Barisano.
Altra collaborazione con l'associazione culturale C-FARA per il progetto MateraMare per analizzare e pianificare il miglioramento dell'accessibilità dello spazio e delle informazioni.
Sempre a Matera è stata realizzata la pubblicazione "I ciechi nelle emergenze. Manuale di auto aiuto per non vedenti e ipovedenti nelle situazioni di emergenza". Si tratta del primo manuale in Braille mai stampato in Italia, frutto dell'esperienza del Disaster Manager formato dal Dipartimento della Protezione Civile, e dei risultati del corso tenuto presso la Provincia di Matera e frequentato da non vedenti e ipovedenti.
E ancora la guida in Braille, a carattere ingrandito e audio "Basilicata: una terra da scoprire", prodotto editoriale frutto di un accordo di cooperazione tra Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata e UICI.
Per l'anno in corso si prevedono, inoltre, interventi per rendere accessibili le sei chiese di Matera al Piano per le quali verranno proposte mappe tattili e ad alta leggibilità per tutti. Particolarmente interessante è il progetto "Matera e gli altri sensi", ovvero la possibilità di vivere i Rioni dei Sassi attraverso un percorso di emozioni, profumi, suggestioni, racconti, esperienze coinvolgenti ed immersive.
Il progetto, che sarà presentato a breve, consentirà ai non vedenti di percepire la realtà autentica di questi luoghi sia nella rappresentazione attuale che nel passato, grazie anche alla collaborazione della famiglia Rizzi per l'accessibilità della Casa Grotta.
Il percorso non rappresenta, dunque, una visione minore dei Sassi, dal momento che non privilegia il senso della vista, ma è studiato per offrire a tutti modalità e strumenti di conoscenza fuori dal comune e alternativi ai consueti approcci.
Ma torniamo all'offerta culturale per Matera 2019 che sicuramente è ampia, diffusa e coinvolgente, ma non evidenzia una programmazione inclusiva proprio per tutti. Vani, sono stati, infatti, tutti i tentativi che l'Unione ha esperito per suggerire quegli accomodamenti ragionevoli che avrebbero fatto la differenza di una Capitale.
La proposta di celebrare la XII Giornata Nazionale del Braille a Matera e la scelta dello slogan "La cultura tra le mani" restituisce, a nostro modo, alla Polis lucana la possibilità di mettere a dimora il seme del cambiamento e della cultura intesa come diritto di tutti.
Noi abbiamo cominciato proprio dalla scuola primaria e dagli alunni delle seconde classi ai quali abbiamo affidato il testimone del codice Braille, quale strumento di lettura e di gioco, ma anche di grande meraviglia, stupore ed emozionalità. A loro abbiamo consegnato il pensiero e l'opera di un grande genio dell'umanità che ha realizzato il sogno di tante persone cieche. A loro che sono gli abitanti acerbi ed autentici della Capitale della Cultura abbiamo chiesto di custodire lo scrigno della conoscenza e di condividerlo con gli altri. A giudicare dalle sollecitazioni che ci hanno restituito e dai lavori che hanno realizzato e che convergeranno in una mostra che allestiremo a Matera il 20 e 21 febbraio prossimo, dobbiamo ben sperare.
Ci auguriamo, quindi, che tale fermento di idee e progettualità coinvolga concretamente anche le Istituzioni a vario livello, dalle quali ci aspettiamo uno sguardo nuovo.
Il tema dell'accessibilità non può essere semplicemente ricondotto a barriere di tipo fisico ma riguarda anche le difficoltà sensoriali, cognitive, economiche e in senso più ampio, di formazione culturale.