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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 6 del 2017

Titolo: ITALIA- Sicilia in cammino

Autore: Linda Legname


Articolo:
La relazione del Commissario straordinario del Consiglio regionale siciliano dell'Unione

Caro Presidente, cari Colleghi e Colleghe,
tra due settimane si concluderà il mio mandato di Commissario Straordinario dell'UICI siciliana.
Nel congedarmi dopo 15 mesi alla guida della mia amata Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sento il bisogno di esprimere sinceri ringraziamenti a tutti.
Grazie, anzitutto, a Mario Barbuto per l'onore di avermi scelto, accordandomi, insieme ai colleghi della Direzione Nazionale, fiducia, stima e sostegno che ho cercato di ricambiare dedicandomi con totale impegno e dedizione al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Sono stati mesi intensissimi duri e difficili, sicuramente indimenticabili.
Inesperta, incompetente, isterica, puttanella, latitante, connivente con il sistema antidemocratico diffuso nell'ambiente dell'UICI siciliana, incoerente, mafiosa e di basso profilo, questi alcuni degli appellativi che mi sono stati "donati" da taluni fratelli ciechi.
Non serbo rancore per quanti hanno scelto di non condividere la mia linea e mi dispiace se, durante questo cammino, qualcuno si è sentito lasciato indietro, deluso o escluso.
Non c'è mai stata cattiveria da parte mia e nemmeno diabolica strategia, ma posso asserire di non aver nessun rimorso: il mio ruolo mi imponeva delle scelte forti, anche drastiche delle quali mi sono sempre assunta la piena responsabilità.
Nella pagina iniziale del nostro sito c'è la bellissima e significativa immagine dell'albero che ha radici profonde e rami forti: il mio lavoro di Commissario non consisteva nello sradicamento di quelle radici, ma piuttosto nella cura dell'albero, eliminando i rami secchi e innaffiandolo ogni santo giorno.
Il percorso è iniziato con le verifiche in tutte le Sezioni Territoriali UICI della Sicilia; laddove si era in precedenza denunciato il marcio e non si erano presi provvedimenti, siamo intervenuti con il Commissariamento.
Prima Catania, poi Trapani e infine Messina, sono state commissariate per avere riscontrato gravissime situazioni politiche ed amministrativo contabili, di cui voi tutti siete ben informati.
Le altre sei Sezioni, i cui Presidenti sono stati eletti nel 2015 e quasi tutti al loro primo mandato (fatta eccezione per Agrigento e Caltanissetta) godono di una gestione trasparente e ordinata.
Il nuovo Consiglio Regionale UICI sarà formato da 21 Componenti e non da 26 e i due terzi dei Consiglieri eletti sono alla loro prima esperienza regionale.
Le Assemblee di Primavera si sono svolte nel pieno delle regole statutarie e nel pieno rispetto della libertà di scelta dei candidati.
Certo, il Commissario avrebbe potuto placare la sete di vendetta di alcuni e commissariare, per futili motivi, la Sezione di Palermo, o dichiarare illegittima l'ultima Assemblea perché un collaboratore della Sezione, cieco e quindi socio, ha fatto campagna elettorale... però, ahimè, come si dice in giro a volte questo Commissario veste i panni di Don Abbondio e non trova il coraggio di affrontare i Bravi!
Ed ancora, per esigenza di bilancio sono stata costretta a ridurre l'orario di lavoro e il super minimo a due dipendenti del Consiglio Regionale siciliano.
E, a proposito di Don Abbondio, a seguito del comunicato della Sede Centrale UICI, ho dovuto revocare il mandato di componente del CdA della Stamperia Regionale Braille di Catania all'avv. Castronovo: ciò ha comportato il riordino del CdA della Stamperia con un nuovo Presidente e due nuovi Consiglieri.
Nel corso di questi mesi, ho subito ma vinto diversi ricorsi, frequentato aule di tribunale, contrastato diverse interrogazioni parlamentari; ma non è mai abbastanza... il Commissario non ha carattere!!
Per il resto sono stata felicissima... ho aperto, anzi spalancato le porte del Consiglio Regionale siciliano rendendolo vivo con diversi progetti dell'IRIFOR Sicilia ed ho rivoluzionato il progetto "Giovani verso l'Europa" ereditato dal vecchio Consiglio. Ho coinvolto più volte la base, torturato le famiglie con riunioni e ho sempre cercato di ascoltare tutti, ma proprio tutti!!!
È stato l'anno degli incontri con i Presidenti ma non per spartire poltrone, ma per confrontarci, ascoltarci, condividere, suggerire, costruire e agire sempre nel bene dell'Unione.
A proposito dei soliti volti: il CdA dell'IRIFOR Sicilia è costituito da giovanissimi e preparatissimi non vedenti e da un docente universitario che mai avevano avuto un incarico!
Ma questo non è rinnovare!!
Sono orgogliosa di avere avviato ed essere in procinto di completare l'accreditamento dell'IRIFOR Sicilia, di cui si parlava da tantissimi anni.
Mi sono sentita strafelice quando dopo mesi i dipendenti delle varie Sezioni Territoriali UICI, ma soprattutto i dipendenti del Consiglio Regionale dopo un'iniziale diffidenza, si sono resi completamente disponibili.
Così tutti insieme abbiamo lavorato con competenza, con passione e nel massimo rispetto della legalità e della lealtà.
Ho pianto all'inverosimile e mi sono sentita davvero inutile quando tre dipendenti del Centro "Helen Keller" sono stati irresponsabilmente, ingiustamente e vigliaccamente licenziati.
Stiamo lottando affinché il CdA del Centro "Helen Keller" si insedi il prima possibile con i suoi due nuovi Componenti, nominati dall'UICI.
Non ho remore ad affermare che, inevitabilmente, ho commesso degli errori e che ovviamente potevo fare ancora di più. Ma la verità è che soltanto chi non agisce non sbaglia.
Mi si rimprovera e mi si dà colpa di avere scelto il professore Gaetano Minincleri come Vice Commissario.
Vorrei capire dove sta il problema!
Vorrei capire la gravità di questa scelta!
Accanto a me, volevo prima di tutto un amico e poi un collega, un amico coraggioso e fidato con il quale negli anni precedenti abbiamo portato avanti un'intensa attività di opposizione. Sono cresciuta umanamente e professionalmente e non sulle spalle dell'UICI, ma documentandomi, confrontandomi, ascoltando e dialogando in maniera sincera, umile, libera e diretta.
Credo con voi e con tutti i ciechi siciliani nel valore della vera vita associativa, che è fatta di alti ideali e di un agire responsabile, che traccia il bene comune di tutti.
È a questa Unione che continuerò a garantire il mio energico impegno.
Grazie

Cara Linda,
Sono sicuro di interpretare il sentimento di gratitudine che accomuna le donne e gli uomini dell'Unione tutta, nell'esprimere a te il più vivo e sentito ringraziamento per il lavoro che hai svolto in modo brillante ed efficace, alla guida della nostra Associazione in Sicilia per quattordici mesi.
Non voglio ricordare i notevoli successi ottenuti in sede di legge regionale di Bilancio che ha visto incrementare le risorse a disposizione dell'Unione e della Stamperia Braille.
Non voglio rammentare l'opera instancabile che hai saputo condurre per il riordino delle nostre Sezioni e per il riassetto funzionale della nostra Stamperia di Catania e del nostro Centro Helen Keller di Messina.
Non voglio ricapitolare le tante e spesso prestigiose attività svolte con un Irifor regionale tornato finalmente attivo e vivo.
Non voglio ripercorrere i momenti più significativi del tuo cammino, spesso tortuoso, nei meandri della burocrazia, dell'amministrazione e della Politica sia in sede regionale che nazionale.
Desidero invece porre in evidenza il tratto che più mi ha colpito del tuo lavoro e del tuo impegno, ossia la tua capacità naturale di comunicare, di dialogare, di convincere. In poche e riassuntive parole, la passione, l'umanità, la competenza alle quali hai sempre improntato la tua azione, pur in un contesto reso particolarmente difficile in forza della tradizione, dell'abitudine, della prepotenza di pochi e del senso di rassegnazione di tanti.
Il tuo sorriso e la tua determinazione sono un fattore di sicuro successo del tuo lavoro; la tua competenza e il tuo attaccamento all'Unione, il propellente dei magnifici risultati raggiunti.
Sento mio l'orgoglio di averti trovato e scelto e di poter oggi lavorare insieme a persone come te.
Sento mio il dovere di garantire all'Unione la possibilità di giovarsi delle tue qualità per tanti e tanti anni ancora.
Grazie, Linda!
Mario Barbuto - Presidente Nazionale



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