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Corriere dei Ciechi

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Numero 5 del 2017

Titolo: FEDERAZIONE PROCIECHI- Buona Scuola e disabilità visiva

Autore: Gianluca Rapisarda


Articolo:
La Federazione rilancia l'inclusione scolastica dei disabili visivi

Lo scorso 8 aprile, presso l'Istituto dei ciechi "Florio e Salamone" di Palermo, si è tenuto un importante Convegno sull'inclusione scolastica, intitolato "Buona Scuola e disabilità visiva", organizzato dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi.
Nel corso dell'evento, fortemente voluto da Mario Barbuto, Presidente Nazionale dell'UICI, e da Rodolfo Masto, Presidente della Federazione pro Ciechi, si è sostanzialmente fatto il punto della situazione sull'attuale stato dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità visiva e delle sue eventuali prospettive di miglioramento. Si è avvertita la necessità di farlo proprio in questo delicato momento per l'istruzione in Italia, anche alla luce delle recenti novità introdotte dalla Delega sul sostegno della Buona Scuola, approvata definitivamente in CDM venerdì 7 aprile u.s.
Da quanto è stato evidenziato nel corso dell'incontro, secondo i dati in possesso dell'UICI e dei suoi Enti collegati, gli studenti disabili visivi seguiti dai 17 Centri di Consulenza Tiflodidattica della Federazione pro Ciechi e della Biblioteca per i Ciechi, frequentanti le scuole italiane, sono circa 4000 (l'1,6% dei 235000 alunni disabili italiani).
Durante l'incontro palermitano, i convegnisti hanno unanimemente denunciato i "mali cronici" del processo di inclusione scolastica dei ragazzi ciechi ed ipovedenti e cioè: la scarsa formazione generalizzata di tutto il personale scolastico sulla Pedagogia speciale e sulla Tiflodidattica, l'inadeguatezza del contesto e l'insufficienza di servizi extrascolastici di supporto e la conseguente delega al solo docente per il sostegno degli alunni/studenti con disabilità visiva.
Tutti gli autorevoli e qualificati relatori (particolarmente apprezzati sono stati gli interventi di Giancarlo Abba già Direttore scientifico dell'Istituto dei Ciechi di Milano e di Stefano Salmeri, docente di Pedagogia speciale all'Università Core di Enna), hanno tenuto a precisare che, di fronte a tali "distorsioni" del nostro modello di inclusione, in questi anni, l'UICI e tutti i suoi Enti collegati non hanno di certo abbandonato gli allievi con disabilità visiva.
In particolare, recentemente, grazie al nuovo Presidente Nazionale dell'UICI Mario Barbuto, si è fatto "risorgere" il Coordinamento degli Enti collegati all'UICI e, soprattutto, dato vita al cosiddetto "Network per l'Inclusione Scolastica" (NIS).
Il NIS rappresenta il tentativo dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di ottimizzare tutte le sue risorse e competenze (finora disperse e poco conosciute), mettendole insieme e realizzando un unico ed omogeneo Servizio Nazionale di supporto all'inclusione scolastica degli alunni/studenti con disabilità visiva, in "rete" con le scuole, con i CTS ed i CTI previsti dal MIUR ed ovviamente con i servizi del territorio.
Le principali Istituzioni che ne fanno parte sono: l'UICI, la Federazione pro Ciechi, la Biblioteca per i Ciechi "Regina Margherita" e l'IRIFoR.
Si tratta di un gruppo tecnico di esperti tiflologi che si sta occupando di definire:
- le Linee guida dei servizi di consulenza tiflodidattica;
- i Livelli Essenziali delle prestazioni, gli indicatori di qualità e i criteri di valutazione dell'inclusione scolastica degli allievi ciechi ed ipovedenti;
- la mappa dei "luoghi" del sostegno dei minorati della vista;
- i curricula delle due fondamentali "figure" professionali a supporto dell'inclusione scolastica dei minorati della vista, e cioè: l'Assistente all'autonomia e alla comunicazione (operatore di I° livello) e l'Esperto in scienze tiflologiche (operatore di II° livello), che attualmente sono privi di un loro specifico profilo e percorso formativo.
Sottolineare oggi l'importanza di tali figure professionali non significa voler fare confusione creando "nuovi" operatori del sostegno, o "medicalizzare" il processo di inclusione degli alunni/studenti con disabilità visiva, ma al contrario riaffermare e riproporre la necessità della specificità tiflologica per una loro "vera" ed adeguata partecipazione nella scuola di tutti e per un loro pieno successo formativo.
Infine, a conclusione del Convegno, in memoria del compianto ex Direttore del Florio e Salamone Gioacchino Di Trapani, che tanto lustro ha dato all'Istituto palermitano e all'Unione siciliana, è stato consegnato al figlio Giuseppe (nonché suo "onnipresente" accompagnatore) il prestigioso premio "tiflologico" della Federazione Augusto Romagnoli.
Il momento è stato davvero toccante e commovente per tutti i presenti, ma un'emozione speciale ha suscitato nel Presidente Nazionale Mario Barbuto, nel Direttore Generale dell'UICI Salvatore Romano e nel Presidente di UICI Palermo Tommaso Di Gesaro che, per motivi diversi, hanno conosciuto in passato il prof. Gioacchino Di Trapani e gli sono particolarmente grati ed affezionati.
Il premio, consistente in una medaglia d'oro raffigurante l'effige di Augusto Romagnoli, nel corso dell'ultimo decennio, è stato conferito pure ad altri "giganti" della nostra Associazione e della tiflologia italiana, quali Tommaso Daniele, ex Presidente Nazionale dell'UICI, Enzo Tioli, ex Vice Presidente Nazionale dell'UICI e a Silvestro Banchetti e Silvano Pagura, entrambi ex Presidenti della Federazione pro Ciechi.
Da questi "grandi" della nostra storia dobbiamo trarre un rinnovato impegno e nuova linfa per guardare avanti, mettendo il loro esempio al servizio del nostro presente e del nostro futuro, per garantire ai nostri ragazzi un sempre più proficuo processo di inclusione scolastica e sociale.



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