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Corriere dei Ciechi

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Numero 1 del 2017

Titolo: RUBRICHE- Segnalibro

Autore: a cura di Renato Terrosi


Articolo:
Regalo di Natale
Quattro volumi, uno diverso dall’altro sono la strenna natalizia dell’Ente editoriale dell’Arma dei Carabinieri.
Una proposta eccezionale che incanta e ci porta, spesso, in mondi lontani. Si comincia con “Nell’ombra e nella luce” di Gian Carlo Di Cataldo.
Siamo nel 1848 nella Torino di Carlo Alberto che si accende a giorno con mille fanali per l’illuminazione a gas, quando un’ombra turba la festa. È l’ombra lunga del demonio col naso d’argento, che somiglia a Scaramouche, ma strazia giovani donne.
«Lui era lì, chino su di me, come quella prima sera. Vedevo la sua bocca dalla piega amara, a stento coperta dal becco argenteo. La sua voce era quella di sempre: calda, profonda, educata. Posso riferirti esattamente le sue ultime parole: "Non è ancora tempo di morire, signor Saint-Just. Sarò io a decidere quando”.

Il secondo volume è "Una mutevole verità" di Gianrico Carofiglio. Un breve ma folgorante romanzo nel quale è presentato un personaggio malinconico e lieve ma al tempo stesso indimenticabile - ovvero il Maresciallo dei Carabinieri Peppe Fenoglio - che indaga su un omicidio dove tutto è troppo chiaro sin dall'inizio.
“Spesso dicono che scrivo gialli ma io non mi sono mai davvero riconosciuto in questa definizione. Però questa è la cosa più vicina a un poliziesco classico che abbia mai scritto”.

Nobili, prelati ma anche trafficanti internazionali: questo il variegato universo con cui entra in contatto il Colonnello Aurelio Reggiani, protagonista del libro "Le inchieste di Reggiani" di Valerio Massimo Manfredi. Un colonnello affascinante a capo di una efficiente squadra che combatte i furti di opere d'arte.
“La Muta, Intrigo internazionale, Noblesse oblige, Passio, Gli Dèi dell'impero: cinque casi avventurosi per il Colonnello dei Carabinieri Aurelio Reggiani”.

Completa il pregiato cofanetto il volume di Carlo Lucarelli "Albergo Italia". La storia di una coppia inedita di investigatori che più scorretti non si può.
“Era proprio così, l'Italia. Come oggi. Metà pulita metà marcia. Ma per scoprirlo serviva l'ironia e la sapienza del più imprevedibile detective mai inventato. Ogbà, “lo Sherlock Holmes abissino”. E se lo dice il capitano Colaprico, dei regi carabinieri di Asmara, c'è da crederci”.

Nell’ombra e nella luce
Gian Carlo Di Cataldo

Una mutevole verità
Gianrico Carofiglio

Le inchieste di Reggiani
Valerio Massimo Manfredi

Albergo Italia
Carlo Lucarelli



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