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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 4 del 2016

Titolo: FORMAZIONE- Borse di studio Francesco Gatto

Autore: Carmen Morrone


Articolo:
Melissa Tondi, Antonella Semeraro, Lucio Santamaria sono i vincitori delle tre borse di studio in memoria di Francesco Gatto, docente di pedagogia speciale e collaboratore dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Il concorso, promosso dall'I.Ri.Fo.R., ha lo scopo di favorire l'approfondimento della pedagogia inclusiva. I tre giovani, infatti, sono laureati con una tesi di laurea magistrale in Pedagogia speciale con particolare riferimento all'inclusione scolastica dei disabili visivi. 
I tre giovani sono stati premiati rispettivamente con una borsa di studio di 3.000, 2.000 e 1.000 euro che utilizzeranno per la loro formazione professionale, come raccontano nelle tre interviste che seguono. La scelta dei vincitori è stata svolta da una Commissione esaminatrice costituita dal Presidente nazionale dell'I.Ri.Fo.R., da due componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione dell'I.Ri.Fo.R. Centrale, scelti uno tra i docenti ordinari di pedagogia speciale in un ateneo italiano e l'altro fra gli esperti in scienze tiflologiche.


Melissa Tondi. Ecco il suo punteggio:
voto di laurea: 10 (110 e Lode),
livello di congruità: 10,
livello di innovatività: 8. Totale: 28/30. Melissa ha vinto la prima borsa di studio: 3.000 euro.
Melissa ha 26 anni, è di Lecce, dove vive. Sta svolgendo il servizio civile in un'associazione impegnata nell'assistenza e nella tutela delle persone con disabilità. Si è laureata in scienze pedagogiche nel 2014 all'Università del Salento.
"La mia tesi ha affrontato il tema della tecnologie per l'integrazione e la comunicazione, le così dette TIC. In particolare la mia tesi si intitola "TIC e sviluppo del linguaggio nel bambino non vedente". Si tratta di un lavoro di ricerca con cui si dimostra quanto le TIC possano migliorare lo sviluppo del linguaggio dei bambini con disabilità visiva. I bambini non vedenti, ad esempio, non possono leggere il labiale e quindi imitare a loro volta la pronuncia della parola. Nella mia tesi ho cercato di tratteggiare il panorama delle TIC nelle strutture formative italiane e in particolare nella formazione scolastica di base".
Quali sono i punti che hanno fatto scegliere la sua tesi per il premio più importante?
"Per svolgere il lavoro di tesi ho attinto molto alla letteratura del mondo anglosassone, dove le TIC hanno una consolidata applicazione. Personalmente ho potuto svolgere un periodo di tirocinio durante la laurea magistrale all'Istituto dei ciechi "Anna Antonacci" di Lecce dove ho conosciuto i diversi ausili tecnici e tecnologici legati all'insegnamento del linguaggio. Per via di questa mia esperienza è nata la mia tesi".
Come utilizzerà la borsa di studio di 3.000 euro?
"Sto valutando insieme ad alcuni colleghi la possibilità di costituire una nuova realtà, come ad esempio una cooperativa, per fornire servizi al mondo della disabilità. Nel frattempo mi piacerebbe collaborare con l'I.Ri.Fo.R.".

Antonella Semerano. Ecco il suo punteggio:
voto di laurea: 10 (110 e Lode),
livello di congruità: 8,
livello di innovatività: 9. Totale: 27/30. Antonella ha vinto la seconda borsa di studio: 2.000 euro.
Antonella, 26 anni, di Ostuni, per studio prima e ora per lavoro, vive a Milano. Si è laureata in Consulenza pedagogica per la disabilità all'Università Cattolica di Milano con la tesi "Integrazione universitaria degli studenti con disabilità". La tesi di Antonella raccoglie la sua esperienza di collaboratrice dell'ufficio dell'Università Cattolica di Milano che si occupa dell'accoglienza degli studenti con disabilità.
"Ho contribuito a creare il progetto "Mettiti nei miei panni" dove studenti e professori, possono provare a vivere come una persona non vedente oppure una persona che si muove in carrozzina. Nel primo caso le persone hanno gli occhi bendati e sono accompagnate da una persona non vedente, nel secondo caso sono fatte accomodare su di una carrozzina e con questa si devono muovere. L'esperienza consiste in una passeggiata nei chiostri dell'ateneo e nel consumare un caffè o un aperitivo al bar d'ateneo. L'iniziativa intende avvicinare le persone cosiddette normodotate a chi ha una disabilità attraverso la concreta esperienza di piccoli gesti quotidiani. I riscontri dei partecipanti sono sempre stati molto buoni. E ci motivano ad andare avanti".
Tutto questo è raccontato nella tua tesi?
"La tesi ha voluto raccogliere le buone pratiche svolte negli atenei italiani e in maniera approfondita si illustrano i progetti portati avanti dall'Università Cattolica. La mia tesi spero possa essere utile per migliorare i servizi e per dare spunto all'ideazione di nuove iniziative per l'integrazione piena e concreta di quanti vogliano seguire un corso o un percorso di studi all'Università Cattolica di Milano".
Come utilizzerà la borsa di studio?
"Per il momento la somma è congelata. Vorrei, infatti, scegliere, un corso per migliorare le miei competenze. Ma sino a questo momento non l'ho ancora trovato".

Lucio Santamaria. Ecco i suoi punteggi: voto di laurea: 9 (108/110),
livello di congruità: 8,
livello di innovatività: 9. Totale: 26/30. Ha vinto la terza borsa di studio: 1.000 euro.
Lucio ha 31 anni, è di San Giovanni Rotondo, Foggia. Da oltre dieci anni vive a Padova dove ha svolto gli studi universitari.
Lucio è laureato in Scienze umane e pedagogiche all'università di Padova, la sua tesi riguarda "La qualità della vita universitaria delle persone con disabilità". Un lavoro che possiede il valore aggiunto dell'esperienza diretta, avendo Lucio una disabilità motoria.
"La mia tesi ha voluto indagare la qualità dell'accessibilità del sistema universitario che si trova a Padova. Ho svolto questo lavoro realizzando delle interviste ad alcuni studenti che hanno potuto verificare personalmente, nel corso di questi ultimi anni, l'efficienza di alcuni servizi dell'ateneo, l'accessibilità delle strutture, l'accoglienza nei collegi. Ho chiesto inoltre quanto, in base alla loro esperienza, i principali dettati normativi nazionali e internazionali come la Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità, siano applicati nella vita di tutti i giorni".
E cosa hanno risposto?
"Che c'è ancora molto da fare. Molti passi avanti sono stati fatti. Ma la cultura della inclusività è ancora lontana. Forse perché la diversità richiede un impegno mentale, ci si deve interrogare e mettersi in gioco. Ci si deve sforzare a mettersi nei panni di altri. Confesso che io stesso sino a qualche tempo fa non sapevo come rapportarmi con le persone non vedenti. Io che ho una disabilità vivevo con disagio un'altra disabilità. Questo per dire che non ci sono persone disabili e poi tutte le altre. Siamo tutte persone. Disabili e non".
Cosa farai con la borsa di studio?
"La investirò nella mia formazione professionale. Sto cercando un lavoro e questo tempo lo utilizzo per approfondire gli studi".

Bando di concorso per l'assegnazione di Borse di Studio in memoria del prof. Francesco Gatto

Art. 1 Natura del concorso
Nella memoria del professor Francesco Gatto, docente di pedagogia speciale e prezioso collaboratore dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l'I.Ri.Fo.R., nell'intento di favorire l'approfondimento sui temi della pedagogia inclusiva, assegna ogni anno delle borse di studio agli studenti laureati con una Tesi di laurea magistrale in Pedagogia speciale con riferimento anche all'inclusione scolastica dei disabili visivi.
Art. 2. Requisiti di ammissione
Possono partecipare, alla corrente edizione del concorso, i giovani laureatisi a partire dall'anno 2013, che non abbiano superato il trentesimo anno di età alla data di presentazione della domanda, in possesso di laurea magistrale, che abbiano discusso una tesi in pedagogia speciale.
Art. 3. Borse di studio
Sono costituite tre borse di studio del valore di 3.000,00 euro, 2.000,00 euro, e 1.000 euro, rispettivamente per il primo, il secondo ed il terzo classificato al concorso secondo la graduatoria proposta dalla commissione di valutazione sulla base di quanto indicato al successivo art. 6.
Art. 4. Presentazione delle domande di partecipazione
Le domande di partecipazione, con allegata una copia cartacea ed una in formato digitale accessibile della tesi di laurea, dovranno essere redatte, in carta libera e sottoscritte, e pervenire, mediante raccomandata postale o agenzia di recapito autorizzata o tramite consegna a mano, entro e non oltre le ore 12,00 del 29 luglio 2016 all'indirizzo:
Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione-Presidenza Nazionale Via Borgognona, 38 00187 Roma.
Nella domanda di partecipazione, i concorrenti devono dichiarare, sotto la propria personale responsabilità (D.P.R. 28.12.2000, n. 445, art. 46):
· cognome e nome
· luogo e data di nascita
· residenza
· Titolo della tesi di laurea magistrale con indicazione del voto di laurea, nome dell'Ateneo e facoltà presso la quale è stata conseguita
· eventuale invalidità
I concorrenti devono, altresì, indicare un recapito telefonico e e-mail e l'indirizzo al quale desiderano vengano inviate le comunicazioni relative al presente concorso.
La firma in calce alla domanda, da apporre in forma autografa, non è soggetta ad autenticazione, ma alla domanda dovrà essere allegata fotocopia della C.I. del richiedente.
L'I.Ri.Fo.R. si riserva la facoltà di pubblicare sul proprio sito i lavori pervenuti senza ulteriore autorizzazione degli autori.
Le domande pervenute oltre il termine o incomplete si intendono escluse dal concorso.
Art. 5. Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è costituita dal Presidente Nazionale dell'I.Ri.Fo.R. o da un suo delegato, e da 4 componenti, nominati dal CDA dell'I.Ri.Fo.R. centrale, scelti uno tra i docenti ordinari di pedagogia speciale in un ateneo italiano e gli altri tra gli esperti di scienze tiflologiche.
Art. 6 Criteri di valutazione
La commissione di cui all'articolo precedente:
a) definisce i criteri ed i punteggi di valutazione dei lavori pervenuti sulla base dei seguenti principi:
· voto di laurea;
· livello di congruità dell'elaborato con le finalità del concorso;
· livello di innovatività dei contenuti;
b) esamina le tesi e stila una graduatoria di merito, secondo i criteri definiti, riconoscendo, a parità di valutazione, il diritto di precedenza ai candidati disabili e, tra questi, a quelli con disabilità visiva;
c) invia al CDA centrale dell'Istituto la graduatoria ed il relativo processo verbale per la proclamazione dei vincitori.
Art. 7. Proclamazione dei vincitori
Con propria deliberazione, il CDA dell'I.Ri.Fo.R. centrale approva la graduatoria di merito e proclama vincitori delle Borse di studio, messe a concorso con il presente bando, il primo, il secondo ed il terzo classificato, della graduatoria nella misura indicata all'art. 3.
In caso di parità, le borse sono assegnate per intero a ciascun vincitore.
Gli esiti del concorso sono comunicati ai concorrenti, a mezzo posta. Gli stessi esiti sono, inoltre, resi pubblici, mediante la stampa periodica e i siti web dell'I.Ri.Fo.R. e dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la pubblicazione sulla pagina 790 del Televideo Rai.
I vincitori delle borse di studio sono tenuti a comprovare la regolarità delle dichiarazioni rese nelle domande di partecipazione.
A tale scopo, essi devono far pervenire, mediante raccomandata postale o mediante agenzia di recapito autorizzata o mediante consegna a mano a: Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, Presidenza Nazionale Via Borgognona, 38 00187 Roma, entro 30 giorni dalla comunicazione dei risultati concorsuali, certificazione, in carta semplice, originale o in copia autenticata del:
· diploma o certificato di laurea completo di voto di laurea
· eventuale certificazione di invalidità.
Il vincitore, che non produca la certificazione richiesta o le cui dichiarazioni risultino, in tutto o in parte, non veritiere, decade dal beneficio. In tal caso, il CDA dell'I.Ri.Fo.R. centrale procede alla proclamazione di altro vincitore, secondo l'ordine della graduatoria di merito.
Art. 8. Responsabilità
La partecipazione al concorso implica l'accettazione senza riserve, da parte dei concorrenti, del presente bando. Spetta esclusivamente al CDA dell'I.Ri.Fo.R. centrale il giudizio finale sui casi controversi e su quanto non espressamente previsto.
Art. 9. Trattamento dei dati personali
Tutte le informazioni raccolte nell'ambito del presente concorso saranno tutelate ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, "Codice in materia di protezione dei dati personali".



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