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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere dei Ciechi

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Numero 2 del 2015

Titolo: ITALIA- Un anno di riforme

Autore: Mario Barbuto


Articolo:
Abbiamo dinanzi a noi un anno fondamentale! La responsabilità di saper esercitare un ruolo importante come associazione di rappresentanza della categoria e una funzione di traino nell'ambito della Federazione tra le grandi associazioni nazionali della disabilità.
La capacità di tenere al centro dell'attenzione i grandi temi che interessano la nostra categoria: il lavoro, prima di tutto; la scuola, le disabilità plurime, le pensioni, gli anziani, i giovani, la questione femminile, la mobilità, l'informazione.
L'impegno ad avviare e completare la grande riforma delle strutture e del modo di essere dell'Associazione: dal sistema di elezione al patrimonio sociale; dalla composizione degli organi alla riorganizzazione del territorio; dalle campagne di riconquista dei soci alla stabilizzazione delle fonti di finanziamento, solo per ricordare qualcosa.
Dinanzi a noi, quindi, molteplici scadenze, collegate alle tematiche elencate.
Il completamento del ciclo di seminari conoscitivi interregionali sul tema della pluridisabilità dai quali dovrebbero scaturire indicazioni e proposte a livello politico, organizzativo e metodologico.
A tali proposte si collegano anche gli impegni della nostra Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi relativamente agli obblighi derivanti dalla legge 278 che ha assegnato cinque milioni di euro, ahimè ormai tanto tempo fa, per realizzare un centro polifunzionale di alta specializzazione dedicato alle disabilità plurime.
Al riguardo, molti passi avanti sono stati compiuti nel corso dell'anno appena finito, tra i quali la costituzione e l'insediamento dell'organismo multi rappresentativo di promozione e di verifica previsto dalla legge e la definizione di un progetto finalmente realistico, credibile, attuabile.
L'organizzazione di una grande conferenza nazionale del Lavoro, da tenersi a Napoli prima dell'estate, alla quale siano chiamati a intervenire tutti gli attori politici, sociali ed economici ai quali si richiedono impegni precisi e atti concreti capaci di aprire nuovi orizzonti e offrire nuove opportunità occupazionali per migliaia di ciechi e ipovedenti.
Ben prima di questo cruciale appuntamento dovremo continuare a tessere con pazienza la tela del dialogo e del convincimento per ottenere l'approvazione dei provvedimenti di legge relativi ai centralinisti telefonici e agli operatori del benessere che attendono da troppo tempo una nuova normativa professionale e una più concreta speranza occupazionale.
Per la scuola dovrà iniziare il percorso legislativo della proposta elaborata congiuntamente da FAND e FISH, ma soprattutto dovrà essere finalmente identificato e definito il ruolo attuale delle province con l'eventuale affidamento delle specifiche funzioni inerenti l'istruzione e la formazione a organismi amministrativi ben identificati senza ambiguità.
L'attuale situazione di incertezza e di palleggiamento delle competenze deve essere superata quanto prima, nel rispetto del dettato costituzionale, dei diritti dei minori e delle legittime aspettative delle famiglie.
I temi qui appena accennati, già da soli sarebbero sufficienti ad affollare di scadenze la nostra agenda associativa, eppure tanti altri ne incombono, dei quali abbiamo il dovere di occuparci con cura, con amore e con passione.
Temi che abbiamo qui appena richiamato, ma che meritano da subito tutta la nostra attenzione e tutto l'impegno della nostra Associazione, senza dimenticare che in primavera avranno luogo le assemblee precongressuali in tutte le nostre sezioni, seguite dalle consuete assemblee interregionali dei Quadri dirigenti in preparazione dell'appuntamento congressuale del tardo autunno.
Un volume di attività davvero notevole, dinanzi al quale dobbiamo mostrare dedizione, prudenza e coraggio per affrontare le scadenze una alla volta, passo dopo passo, nell'unico interesse dell'Associazione, senza anteporvi, in buona o in mala fede, ambizioni e aspirazioni personalistiche.
Nel rispetto degli impegni istituzionali e delle funzioni degli organi associativi vigenti pertanto, non mi stancherò di ripetere soprattutto ad alcuni amici all'interno dell'Unione di non precipitarsi prematuramente a formulare, avanzare e supportare candidature di sorta, le quali troveranno vera concretezza e reale legittimità solo quando verranno formulate nelle sedi opportune e nei momenti più appropriati, statutariamente stabiliti.



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