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Corriere dei Ciechi

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Numero 7-8 del 2012

Titolo: CULTURA- Il Museo Omero alla Mole Vanvitelliana

Autore: Aldo Grassini


Articolo:
Il 2011 annus horribilis: la vita del nostro amico Roberto Farroni, presidente e promotore instancabile del museo Omero, è stata falciata dopo nove mesi di crude sofferenze. Ma il nostro museo, colpito così duramente nella sua carne, è rimasto in piedi, ha superato l'inevitabile crisi del passaggio ed ha continuato a produrre eventi e attività didattiche. Io a dicembre ho ereditato il ruolo di Roberto, con il quale, peraltro, avevo condiviso quotidianamente l'impegno della navigazione per quasi nove anni. Ed ora ecco la tappa tanto attesa: finalmente siamo alla Mole Vanvitelliana, la sede prestigiosa e definitiva del nostro museo che il grande architetto settecentesco ha costruito come una fortezza in mezzo al mare. Qui circa 3000 mq. saranno destinati al nostro "Omero" a fronte degli attuali 750. Il 15 giugno siamo partiti: sarà un percorso a tappe ed eccoci alla prima! "In limine" ("sulla soglia", per chi non sa il latino!) e questa piccola mostra ci accompagnerà per tutta l'estate. Gli spazi di via Tiziano, dove per 15 anni l'Omero offriva agli appassionati i propri tesori, saranno chiusi al pubblico per sempre. A luglio il trasferimento degli uffici e a settembre tutta la collezione andrà a raggiungerli, ma non ancora nell'allestimento e negli spazi definitivi. "Sensi d'Estate", la serie tra arte e divertimento, richiamerà anche quest'anno un folto pubblico ogni giovedì sera dal 19 luglio al 23 agosto, ma questa volta nel cortile della Mole. S'inizierà con un concerto di Shel Shapiro. A ottobre una grande mostra antologica dedicata a Valeriano Trubbiani e curata da Enrico Crispolti, uno storico dell'arte di levatura internazionale, con centinaia di sculture, naturalmente tutte fruibili con il tatto. Questa grande mostra ci accompagnerà fino alla prossima primavera. Ad aprile o giù di lì prevediamo l'inaugurazione di una nuova sezione del Museo, quella donata da Diego Della Valle e dedicata al "Made in Italy". Nei mesi successivi finalmente sarà pronto il nuovo allestimento, splendido, vedrete, per modernità di strumenti e ricchezza di contenuti. Allora potremo fare l'inaugurazione in pompa magna. Ma torniamo ad "In limine". Si tratta forse del contentino durante la forzata chiusura per il trasferimento? Dite voi: il Mosè di Michelangelo nella dimensione originale (una novità assoluta per il museo), le due Pietà buonarrotiane ed altri capolavori del Rinascimento e poi una serie di nuove acquisizioni, tutte originali, di grandi maestri del Novecento: tre De Chirico, due Arturo Martini, un Marino Marini, un Consagra, un Arnaldo Pomodoro e ancora: Bodini, Cavaliere, Ceccobelli, Annibali e, tra cotanto senno, perché no?, anche il nostro Felice Tagliaferri. E quando vi capiterà di poter vedere-toccare tutta in una volta tanta grazia di Dio? Molte di queste opere varrebbero da sole il prezzo del biglietto, che poi, come è noto, al museo Omero è gratuito!



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