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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Testo del Verbale

Data: 25/01/2012

Comitato tecnico fisioterapisti


Alle 15:30 del 25 gennaio 2012, si riunisce, in conferenza telefonica, il Comitato Tecnico-Scientifico dei Soci Fisioterapisti, convocato con nota, prot. n 971/2012, con il seguente ordine del giorno:
1. Comunicazioni del Coordinatore Nazionale del settore Lavoro
2. Iniziative finalizzate all’approvazione delle modifiche alla legge n. 29/1994, utili al collocamento dei Soci Fisioterapisti
3. Circolare n. 354 del 7 dicembre 2011, I.P.S.I.A. “Aurelio Nicolodi” di Firenze. Nuovi indirizzi di studio
4. Programmazione dell’Assemblea Nazionale dei Soci Fisioterapisti e Massofisioterapisti
5. Rapporti con le Associazioni Professionali Nazionali A.I.F.I. e F.N.C.M.
Sono presenti, per gli organi direttivi centrali dell’Unione: il Direttore incaricato del coordinamento del settore Lavoro, Paolo Colombo, ed il suo Delegato, Vitantonio Zito; e per il Comitato Tecnico-Scientifico: il Coordinatore Giuseppe Vitale e i componenti Francesco Ciardone, Samantha De Rosa, Mirella Gavioli e, a partire dalle 16:00, Alfio Pulvirenti.
È presente alla riunione, e vi si trattiene fino alle 16:30, il Presidente dell’Unione di Firenze, Antonio Quatraro.
Presiede i lavori Paolo Colombo, di seguito denominato “Direttore”.
Verbalizza Marinica Mecca.

Accertata la ritualità della convocazione e preso atto della presenza dei convenuti, il Direttore avvia i lavori alle 15:40.
Confermata la disponibilità a collaborare, anche in via informale, con ciascuno dei membri del Comitato e dichiarata la volontà di convocare almeno due riunioni collegiali, nel corso del 2012, il Direttore riferisce che, a seguito del recente avvicendamento al Governo del Paese, si è interrotto il confronto, dal quale è scaturito l’Accordo tra Ministero dell’Istruzione, Ministero del Lavoro e Conferenza Stato-Regioni, che permetterà di attivare le specificità “Massaggio non terapeutico” e “Centralino”, nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale per “Operatore del benessere” e per “Operatore amministrativo e segretariale”.
Confronto che si auspicava potesse portare alla modifica delle leggi 11 gennaio 1994, n. 29, e 29 marzo 1985, n. 113, e alla soluzione delle difficoltà derivanti dal fatto che i montanti contributivi individuali dei lavoratori, ciechi o ipovedenti gravi, sono computati con riferimento alle quote previdenziali effettivamente versate e non anche a quelle di natura figurativa.
Questioni, quelle della modifica delle leggi n. 29/1994 e n. 113/1985 e del computo dei montanti contributivi individuali, che l’Unione spera di poter, al più presto, sottoporre alle nuove Autorità di Governo, in particolare, al Ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali, Elsa Fornero, e al suo Vice Ministro, Michel Martone, insieme alle richieste concernenti:
I. Il ripristino del contributo annuo di 2.065.828 euro, concesso all’Unione ai sensi dell’art. 1 della legge 12 gennaio 1996, n. 24, contributo che la legge 12 novembre 2011, n. 183, (legge di stabilità 2012), art. 4, comma 17, ha ridotto, a decorrere dal 2012, a soli 65.828 euro.
II. L’esclusione delle provvidenze economiche erogate ai ciechi dal novero delle prestazioni assistenziali che, ai sensi dell’art. 5 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, (decreto Salva-Italia), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, a decorrere dal 1° gennaio 2013, non saranno più riconosciute ai soggetti in possesso di un I.S.E.E. superiore alla soglia, individuata con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 31 maggio 2012, con il quale verrà data maggior rilevanza, nella determinazione dell’Indicatore, alla ricchezza patrimoniale familiare e all’introito di somme, anche esenti da imposizione fiscale.
III. L’esclusione dei ciechi, totali e parziali, e degli ipovedenti gravi dal novero dei soggetti cui si applicano le disposizioni dell’art. 24, comma 10, del richiamato decreto-legge n. 201/2011, laddove stabiliscono che, sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1° gennaio 2012, è applicata una riduzione di 2 punti percentuali per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni.
Per premere sulle istituzioni, parlamentari e governative, e sensibilizzare l’opinione pubblica, l’Unione ha programmato:
• Per il 15 febbraio, il deposito, presso le Segreterie del Presidente della Repubblica, dei Presidenti del Senato e della Camera, del Presidente del Consiglio, del Sottosegretario della Presidenza del Consiglio, di diversi Ministri e Sottosegretari e dei maggiori Partiti politici rappresentati in Parlamento, di una copia della “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità” e di un invito formale ad onorare gli impegni assunti con la sottoscrizione dell’atto e con l’emanazione della legge di ratifica 3 marzo 2009, n. 18.
• Per il 16 febbraio, l’illustrazione delle anzidette questioni, nel corso della conferenza stampa, indetta alle 11:00, presso la Presidenza Nazionale, per celebrare la 5° Giornata Nazionale del Braille.
• Per il 22 o il 23 febbraio, la partecipazione al convegno-protesta che F.A.N.D. e F.I.S.H. intendono organizzare, per rappresentare alla Ministro Fornero le posizioni delle Associazioni federate.
Ciò detto, il Direttore cede la parola ai convenuti.
Gli interventi si succedono chiari e sintetici.
Si rileva e si concorda quanto segue.
a. Preso atto dell’assenza del Presidente Nazionale e considerato che egli, di norma, non partecipa ai lavori degli Organi consultivi, i membri del Comitato, di seguito “Commissari”, chiedono ed ottengono l’impegno del Direttore e del suo Delegato a farsi portavoce dei pareri e delle proposte che lo stesso Comitato riterrà di formulare.
b. Dopo essere stati eletti, il 5 maggio 2011, al ruolo di rappresentanti nazionali dei Soci Fisioterapisti, i Commissari hanno provveduto ad una suddivisione interna delle responsabilità, con riferimento alle seguenti, essenziali funzioni: comunicazione; formazione universitaria e post universitaria; rapporti con gli organi direttivi centrali dell’Unione e con le Associazioni Professionali Nazionali di categoria; modifica della legge n. 29/1994; inserimento lavorativo dei massofisioterapisti qualificati dopo l’emanazione del decreto ministeriale 10 luglio 1998.
c. Nel periodo intercorso tra l’elezione e la riunione odierna, è stata avviata un’indagine conoscitiva sul percorso formativo, la situazione occupazionale e l’accesso alla formazione post-base dei Fisioterapisti, ciechi ed ipovedenti, in attività nel 2011. La raccolta dei dati è, tuttora, in corso. Le difficoltà incontrate durante la rilevazione testimoniano che la fiducia dei Fisio e dei Massofisioterapisti ciechi nei confronti dei vertici dell’Unione è piuttosto bassa.
d. Ulteriore indice della sfiducia dei Fisio e dei Massofisioterapisti nei confronti degli Organi associativi nazionali sono i messaggi, spesso molto critici, scambiati nella lista “fisionetitalia”.
e. Il rapporto tra la base e i vertici associativi potrebbe essere rinsaldato, se ai Soci fosse dato di conoscere la varietà e la quantità degli interventi realizzati, quotidianamente, dagli Organi direttivi centrali, mediante la pubblicazione on line della “Agenda degli appuntamenti” del Presidente, dei Direttori e dei Consiglieri Nazionali.
f. La persona responsabile della comunicazione tra il Comitato Tecnico-Scientifico e i Soci Fisio e Massofisioterapisti è Alfio Pulvirenti, che, qualora occorra, farà da tramite anche per la Presidenza e la Direzione Nazionali. Elogiato da tutti per la nuova impostazione data a «Il Fisioterapista in Europa», e, in particolare, dall’ex-direttore del periodico, Vitantonio Zito, Pulvirenti conferma l’intenzione di dare alla pubblicazione rilevanza scientifica.
Ciò dato, si passa all’esame gli argomenti all’ordine del giorno.
La discussione è rapida ed accurata, giacché i Commissari hanno avuto l’accortezza di concordare contenuti ed ordine degli interventi.
Le posizioni espresse vengono riassunte come segue.

1.
Si offre e si chiede il massimo impegno affinché la legge n. 29/1994 venga integrata e modificata, così come previsto nel disegno di legge AS n. 1573, ovvero che:
• Le parole «terapisti della riabilitazione» siano sostituite dalla parola: «fisioterapisti».
• Venga precisato che per «non vedenti» si intendono i soggetti di cui agli articoli 2, 3 e 4 della legge 3 aprile 2001, n. 138.
• Venga disposto, in conformità con il dettato della legge 12 marzo 1999, n. 68, il collocamento obbligatorio dei fisioterapisti non vedenti presso le strutture sanitarie, pubbliche e private, mediante la creazione di riserve di posti commisurate alle dotazioni organiche del personale alla dipendenze delle medesime strutture.
Urge, soprattutto, ai fini dell’inserimento lavorativo, ottenere la sostituzione delle parole «terapisti della riabilitazione» con la parola «fisioterapisti», ai sensi del decreto ministeriale 27 luglio 2000, che afferma l’equipollenza dei diplomi e degli attestati di terapista della riabilitazione al diploma universitario di fisioterapista.
Si chiede, perciò, che si continui ad esercitare, anche con il concorso di dirigenti periferici dell’Unione, la massima pressione possibile, presso il Parlamento, il Consiglio dei Ministri e il Ministero del Lavoro, per ottenere, in ragione delle diverse funzioni, l’approvazione del d.d.l. n. 1573 o di altra analoga proposta di legge, l’inserimento della norma di modifica nel decreto milleproroghe in via di conversione o l’emanazione di una circolare interpretativa.

2.
Premesso che al Comitato attiene la materia della formazione, del collocamento al lavoro, dell’aggiornamento e del trattamento previdenziale dei Fisio e dei Massofisioterapisti con disabilità visiva e che sono, invece, rimesse alla Presidenza e alla Direzione Nazionali le materie concernenti l’esercizio professionale del massaggio in ambito non sanitario, circa l’attivazione, nell’anno scolastico 2012/2013, presso l’I.P.S.I.A. “Aurelio Nicolodi” di Firenze, del percorso di Istruzione e Formazione Professionale di “Operatore del benessere”, finalizzato al conseguimento della relativa qualifica triennale, si osserva quanto segue.
Il percorso formativo richiede l’acquisizione di competenze attinenti il “Massaggio non terapeutico”. La specificità è classificata come “Non terapeutica”, essendo finalizzata al conseguimento e al mantenimento del benessere della persona e non alla diagnosi e alla terapia di stati morbosi. Si tratta, evidentemente, di una classificazione d’ordine, che si estende a tutte le professioni non mediche, esercitate in ambito sanitario, e non di una classificazione di valore.
Il nuovo percorso può essere interessante per quanti, tra i più giovani, ritengano di non avere attitudine all’esercizio di professioni intellettuali e per quanti perdano la vista in età adulta e non siano in grado di mantenere la precedente occupazione.
Gli sbocchi lavorativi sembrano, tuttavia, piuttosto limitati. Difatti, la maggior parte dei datori di lavoro, presso i quali gli “Operatori del benessere” con disabilità visiva potrebbero trovare occupazione, hanno alle dipendenze meno di 15 lavoratori e non sono, pertanto, tenuti agli obblighi di assunzione, istituiti dalla legge 12 marzo 1999, n. 68. D’altra parte, gli obblighi di assunzione, qualora applicabili, vengono assolti, occupando non solo persone cieche o ipovedenti gravi, ma anche, ad esempio, persone con minorazioni fisiche, psichiche, sensoriali o intellettive che comportano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento o persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento. Infine, ai nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale attivati presso il “Nicolodi” avranno accesso anche allievi vedenti, che, presumibilmente, finiranno per beneficiare di ogni eventuale tutela, disposta in favore degli “Operatori del benessere ciechi”. È ciò che è accaduto quando gli allievi vedenti del “Nicolodi” e del “Colosimo” hanno avuto l’opportunità di conseguire un titolo abilitante all’esercizio della professione di massofisioterapista, sebbene già fosse in vigore il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502, in base al quale l’abilitazione all’esercizio delle professioni sanitarie è conseguita solo dopo un corso triennale universitario. D’altra parte, come si sa, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, con sentenza 17 marzo 2006, n. 3099, ha ritenuto di non poter accogliere l’istanza dell’Unione avente ad oggetto il riconoscimento del diritto esclusivo dei non vedenti alla frequenza dei corsi professionali per massofisioterapista.
Tanto considerato, si ribadisce la necessità di una riorganizzazione complessiva degli Istituti, basata sull’analisi dei bisogni dei Soci più giovani, sull’individuazione di alcuni possibili percorsi lavorativi e sulla studio della effettiva praticabilità di detti percorsi.

3.
Per mantenere e consolidare i rapporti con i Soci Fisio e Massofisioterapisti, è essenziale che la Presidenza e la Direzione Nazionali partecipino all’organizzazione e, nei limiti del possibile, al finanziamento dell’Assemblea Nazionale della categoria.
Il Comitato elaborerà e farà avere al Direttore, che provvederà alle successive trasmissioni, un piano dettagliato dell’evento che, secondo i disegni, si svolgerà nel mese di settembre e sarà articolata in due giornate, una di dibattito assembleare, l’altra di aggiornamento professionale. Il piano sarà corredato da uno o più preventivi di spesa, in considerazione del fatto che l’Assemblea potrà essere tenuta, come consuetudine, presso “Le Torri” di Tirrenia, ma anche in altra sede. Recherà, inoltre, un conto delle entrate, sviluppato ipotizzando che ad esse contribuiscano l’Unione, nella misura consentita dalle assai ridotte disponibilità di bilancio; l’I.Ri.Fo.R, per la valenza formativa dell’iniziativa; una o più aziende del settore, in qualità di sponsor, e gli stessi Soci. La programmazione delle attività formative, da accreditare come attività di E.C.M, sarà affidata all’A.I.F.I.

4.
Riconosciuta, con decreto del Ministro del Salute del 19 giugno 2006, come Associazione rappresentativa nazionale dei fisioterapisti, l’A.I.F.I. aderisce al Co.N.P.A.S., il Coordinamento Nazionale delle Associazioni delle Professioni Sanitarie, e, per questa via, contribuisce a definire, nel confronto con le istituzioni e con le organizzazioni politiche e sociali, le azioni necessarie ad assicurare che le stesse professioni possano essere esercitate con efficacia ed efficienza.
All’interno dell’A.I.F.I., i Masso e i Fisioterapisti ciechi costituiscono un’esigua minoranza e non hanno, perciò, la possibilità di influire sulle scelte dell’Associazione.
Ciò dato, è indispensabile che l’Unione inviti l’A.I.F.I. e il Co.N.P.A.S., nelle persone dei rispettivi Presidenti, Antonio Bortone e Donato Cavalluzzo, a costituire un tavolo tecnico di lavoro che, analogamente a quanto è avvenuto con la stipula del protocollo d’intesa del 27 marzo 2008, pervenga a delle posizioni comuni sui seguenti temi:
• Collocamento al lavoro e inquadramento giuridico dei ciechi assoluti, dei ciechi parziali e degli ipovedenti gravi che hanno conseguito il titolo abilitante all’esercizio della professione di massofisioterapista, ai sensi e per effetto del decreto ministeriale 10 luglio 1998.
• Accesso dei ciechi assoluti, dei ciechi parziali e degli ipovedenti gravi alla formazione universitaria e post-universitaria.
• Tutela e rappresentanza degli interessi dei Masso e dei Fisioterapisti, Soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in seno all’A.I.F.I.
• Tutela e rappresentanza degli interessi dei Masso e dei Fisioterapisti, Soci dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in seno il Co.N.P.A.S.
Il Direttore si fa carico di esporre la richiesta di costituzione del tavolo tecnico agli organi direttivi centrali dell’Unione.

Terminata la discussione dei punti previsti all’ordine del giorno, i Commissari fanno presente di aver acquisiti atti e documenti che, si ritiene, possano servire a sostenere la legittimità delle richieste dei Soci interessati al riscatto, ai fini previdenziali, dei tre anni di corso previsti, nel previgente ordinamento, per il conseguimento della qualifica professionale di massofisioterapista. Si concorda che i materiali raccolti verranno trasmessi al Direttore, che ne valuterà la fondatezza giuridica, e che si tenterà di recuperare le sentenze già emesse sulla materia, sentenze che dovrebbero essere agli atti della Sede Centrale.
Infine, i Commissari sollecitano la Presidenza e la Direzione Nazionali a compiere ogni sforzo, affinché le questioni connesse al computo dei montanti contributivi individuali e alla riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici anticipati vengano risolte nei più favorevoli dei modi.
Null’altro essendo da discutere, la riunione è tolta alle 17:00.

La verbalizzante Visto
Marinica Mecca Il Direttore Nazionale
Paolo Colombo

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