Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

Assemblea dei quadri dirigenti

L’Assemblea dei quadri dirigenti, che il XX Congresso Nazionale ha deciso di elevare al rango di organo statutario, in considerazione del suo fine primario di ampliare il momento partecipativo di tutte le strutture, ha assunto nel corso degli ultimi anni una valenza essenziale per le politiche associative dell’Unione. In essa tutti i dirigenti si confrontano apertamente con i problemi di più grande rilevanza, approfondendoli e discutendoli con passione e piena conoscenza.

Come già si è avuto modo di riferire, nel primo semestre del 2001 si sono tenuti tre incontri interregionali dei quadri dirigenti nei quali si è svolto un ampio dibattito precongressuale, per verificare l’aspetto strutturale dell’Unione, sia a livello centrale che periferico, e la sua capacità di fare fronte ai grandi cambiamenti in corso. La discussione, confluita in tematiche di grande interesse e di vitale importanza, che sono destinate ad incidere profondamente sul futuro dell’organizzazione e sul destino dei suoi iscritti, ha avuto come punto di partenza una serie di domande raccolte in un questionario distribuito in precedenza e sintetizzate nel tema proposto per il XX Congresso che, come già detto, è stato "Il ruolo dell’associazionismo nell’era della globalizzazione".

In tale occasione, è apparsa evidente la presa di coscienza della dirigenza associativa delle difficoltà che l’attuale momento politico comporta, caratterizzato com’è dai fenomeni del Mercato Unico Europeo e della globalizzazione, i cui riflessi incidono profondamente anche sulla situazione delle componenti più disagiate della società.

Il dibattito ha, fra l’altro, rivelato la consapevolezza che le nuove tecnologie possono rappresentare una straordinaria risorsa per i disabili, e per i minorati della vista in particolare, in grado di aprire nuovi spazi di autonomia e facilitare il cammino verso le pari opportunità, ma rischiano di diventare un ulteriore strumento di emarginazione qualora non siano rese accessibili a tutti.

A tale proposito, l’Assemblea ha ribadito la necessità di adeguare l’assetto organizzativo alle esigenze dei tempi, che richiedono maggiore efficienza amministrativa, modalità nuove di comunicazione e capacità di aggiornamento continuo, in modo da soddisfare il bisogno di nuove forme educative, lavorative, riabilitative e assistenziali in una società che ha allargato i propri orizzonti ed affinato le proprie tecniche, cercando anche di conciliare l’ispirazione generale e le esigenze di autonomia locali.

Tali linee guida sono confluite nell’assemblea precongressuale svoltasi alla fine di giugno.

Riunione dei Presidenti Regionali

Nel corso degli ultimi anni si è di fatto istituzionalizzato anche l’incontro dei Presidenti dei Consigli Regionali, voluto dalla Presidenza Nazionale allo scopo di ampliare la partecipazione democratica all’attività associativa e di evidenziare la ricchezza delle realtà regionali nell’ambito del più ampio decentramento amministrativo in corso nelle pubbliche amministrazioni che coinvolge da vicino anche il mondo dei non vedenti. L’incontro dei Presidenti Regionali, elevato anch’esso al rango di organo statutario dell’Unione, dimostratosi ormai sempre più un momento essenziale della vita associativa, come anello di congiunzione tra la dirigenza nazionale e quella sezionale, ha svolto un importante ruolo di confronto e di impulso nello sforzo organizzativo compiuto dall’Unione per adeguare i propri standard operativi alle nuove esigenze dei minorati della vista ed alla realtà politico-sociale in continua evoluzione.

Nelle varie riunioni succedutesi nel quadriennio passato sono stati affrontati alcuni fra i più importanti temi di politica associativa, tra i quali si ricordano in massima sintesi:

attuazione della legge 284/97 in ordine ai centri di recupero per pluriminorati e ai centri di riabilitazione visiva;
finanziamenti alle strutture dell’Unione e agli enti ad essa connessi;
corsi di formazione per dirigenti;
nuovi centri di documentazione didattica e problematiche dell’integrazione scolastica dei non vedenti con relativa creazione di un gruppo di coordinamento a livello nazionale e regionale;
riforma dello stato sociale e tutela dei diritti dei non vedenti;
indagine sui bisogni dei ciechi nella realtà italiana e standard dei servizi dell’U.I.C.;
attività delle strutture periferiche dell’I.Ri.Fo.R. e dell’U.N.I.Vo.C.;
ampliamento delle strutture del Centro Nazionale del Libro Parlato;
problemi della mobilità e delle barriere architettoniche;
definizione di un modello dei servizi e dell’organizzazione delle Sezioni Provinciali;
individuazione dei servizi per gli anziani e convocazione di loro assemblee regionali;
ufficio per l’autonomia dei non vedenti: esigenze degli utenti;
ipotesi di finanziamento dei Consigli Regionali, in forma singola o associata, affinché possano disporre di tecnici in grado di dare consulenza legislativa e organizzativa alle Sezioni Provinciali;
possibilità di lavoro dei ciechi in cooperativa, in riferimento alle possibilità offerte dalla nuova legge sul collocamento al lavoro;
finanziamenti alle strutture dell’Unione e agli enti ad essa connessi;
seconda fase dell’attuazione del nuovo modello organizzativo delle strutture provinciali e nuovi progetti di sviluppo delle attività sezionali;
promozione delle attività del Centro Nazionale del Libro Parlato, attraverso l’assunzione di collaboratori non vedenti;
esame dei risultati delle selezioni svoltesi per il reperimento di consulenti per il supporto delle attività associative a livello regionale;
progetto di aggiornamento dei quadri dirigenti per l’anno 2000 con particolare riferimento alla normativa sul decentramento amministrativo;
progetto di convenzione con professionisti per l’erogazione di servizi ai soci a livello periferico;
iniziative concernenti la proposta di legge regionale di riconoscimento delle Associazioni Storiche quali enti di interesse pubblico;
ipotesi di inserimento di un rappresentante U.I.C. nelle strutture regionali per la concessione delle provvidenze economiche e nelle commissioni provinciali per l’applicazione della L. 68/99;
creazione di strutture regionali o interregionali per il sostegno all’integrazione scolastica;
indizione di gare d’appalto per la gestione del nomenclatore tariffario;
esame di nuove tipologie di percorsi tattili e a onde radio;
predisposizione di corsi a livello nazionale e regionale sui programmi di contabilità e dell’anagrafico soci;
schemi di convenzioni con gli enti locali per l’erogazione dei servizi per gli anziani.

Attività degli organi nazionali

Nel corso del 2001 la Direzione Nazionale si è riunita 16 volte, adottando 270 deliberazioni. Nello stesso lasso di tempo il Consiglio Nazionale si è riunito 3 volte, adottando 8 deliberazioni.

Nello stesso anno è stata smaltita una corrispondenza superiore alle 30.000 unità, mentre il servizio amministrazione ha registrato un totale di 32.345 movimenti.