Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS
COMMISSIONE NAZIONALE PLURIMINORATI
La Commissione di lavoro per le problematiche inerenti i pluriminorati,
coordinata dal prof. Vito Romagno con la collaborazione della segretaria sig.ra
Francesca Bressi, riunitasi alle ore 9 del giorno 23 novembre 2001 nella sala
D6 dell’Hotel Palace Ergife in Roma, in occasione del XX Congresso Nazionale
dell’U.I.C., ha esaminato ed apprezzato la bozza di documento presentata ed
illustrata dal prof. Romagno ed ha elaborato il documento programmatico da sottoporre
all’attenzione e all’approvazione del Congresso Nazionale.
Durante la serena ed articolata
discussione è emersa l’esigenza di valutare la vasta problematica con particolare
sensibilità nel tentativo di indicare servizi e provvedimenti capaci di garantire
una serena esistenza ed una piena integrazione sociale dei pluriminorati e
delle loro famiglie.
Per ottenere i risultati
sperati si richiede un notevole impegno dell’UIC, dell’I.Ri.Fo.R. e di tutte
le altre strutture che, come si desume dai diversi punti del documento, sono
chiamate a collaborare con particolare dedizione.
Alla fine dei lavori, è
stato letto e valutato il documento inviato dal Gruppo di contatto UICTECH.
Nel prendere atto, la commissione di lavoro
esprime amarezza nel constatare che non viene riservata alcuna attenzione alle
esigenze ed ai bisogni dei ciechi, ipovedenti con minorazioni aggiuntive e formula
l’augurio che in futuro si crei un’adeguata cultura anche sulla tematica riguardante
le tecnologie al servizio della qualità della vita dei disabili visivi plurihandicappati.
DOCUMENTO AL XX CONGRESSO NAZIONALE DELL’U.I.C. SUI PLURIMINORATI
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Costituire presso la Presidenza Nazionale
dell’U.I.C. un ufficio di coordinamento delle iniziative afferenti alle problematiche
dei ciechi e ipovedenti pluriminorati capace anche di rapportarsi con le altre
organizzazioni che operano per le medesime finalità.
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Perfezionare la mappa organica dei bisogni specifici dei ciechi
e ipovedenti pluriminorati e delle famiglie, promuovere l’attuazione di una
rete di servizi socio-assistenziali atti alla loro soddisfazione, in collaborazione
con le UTC (Unità territoriale di coordinamento), i Centri di consulenza tiflodidattica,
le istituzioni pro ciechi, l’irifor e quelle strutture pubbliche e private che
si occupano dei problemi educativi e riabilitativi dei pluriminorati avendone
competenze istituzionali.
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Continuare nell’ azione di coordinamento di quegli enti e di
quei centri i quali, pur nella diversità della loro impostazione scientifica
e metodologica, operano realmente per l’educazione, la rieducazione e la riabilitazione
dei ciechi e ipovedenti pluriminorati.
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luce delle più recenti innovazioni nel settore della ricerca tiflopedagogica,
si ritiene importante poter collaborare alla costruzione della struttura del
Centro Nazionale Pilota Polifunzionale, di Roma, di imminente realizzazione,
nella fase progettuale ed in quella attuativa, con opportune indicazioni tecniche
riferite agli aspetti educativi e riabilitativi.
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Esperire la possibilità di costituire
centri di accoglienza o strutture idonee capaci di dare una risposta concreta
ed efficace ai bisogni di quei ciechi e ipovedenti pluriminorati che rimangono
privi, anche temporaneamente, dell’aiuto e del conforto delle famiglie alla
luce della normativa vigente e in raccordo con le strutture già operanti.
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Continuare nella ricerca di forme di inserimento di ciechi e
ipovedenti pluriminorati in cooperative sociali integrate, di cui alla normativa
vigente o in alternativa, favorire la costituzione di specifiche cooperative
di lavoro protetto, e di ogni attività lavorativa e terapeutica occupazionale
anche in collaborazione con la nuova struttura ALA (Agenzia per la Promozione
del Lavoro per i ciechi) Alla luce dell’esperienza maturata dalla cooperativa
"Luce e Lavoro" di Verona e di altre che già si occupano del settore.
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Perseverare nell’opera di coinvolgimento dei centri di ricerca
(università, CNR, etc.) in programmi di studio per la prevenzione e per la progettazione
di strumenti tecnici atti al superamento delle difficoltà dei ciechi pluriminorati
nella vita di relazione in collaborazione con la Commissione Istruzione, con
l’Ufficio Tiflotecnico, l’I.Ri.Fo.R., il CISAD (Centro Italiano Sperimentazione
Ausili Didattici) e altre istituzioni pubbliche e private.
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Continuare a raccogliere e diffondere, anche attraverso la stampa
associativa, documenti e informazioni sulle esperienze didattiche e sui risultati
concreti raggiunti in Italia e all’estero nel campo della educazione, rieducazione
e riabilitazione di soggetti ciechi e ipovedenti pluriminorati in collaborazione
con la Commissione Istruzione, UTC, Centri di consulenze didattiche, istituzioni
pro ciechi, Biblioteca Italiana per i ciechi "R. Margherita" di Monza, I,Ri.Fo.R.
e CISAD.
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Costituire, attraverso corsi formativi,
una rete di consulenti sul territorio per le famiglie, per gli operatori sociali
e le figure professionali che agiscono nel settore in collaborazione con l’I.RI.FO.R.,
alla luce dei contenuti della legge 284/97 e in raccordo con l’UTC, i Centri
di consulenza didattica e le istituzioni pubbliche e private.
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Perseverare nell’azione organizzativa
di corsi di aggiornamento per insegnanti specializzati, curriculari e dirigenti
scolastici che operano con alunni ciechi con minorazioni aggiuntive, in stretta
collaborazione con l’I.RI.FO.R., tali corsi dovranno essere organizzati non
solo a livello nazionale, ma, ove sia possibile, a livello regionale o interregionale
avvalendosi anche della collaborazione dei centri di consulenze tiflodidattiche
e delle UTC.
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Rivalutare la possibilità di organizzare
seminari provinciali, regionali e nazionali per responsabili e operatori che
si occupano dei ciechi pluriminorati per acquisire esperienze e situazioni in
grado di meglio attivare interventi di recupero sociale.
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Perseverare in collaborazione
con la Commissione Nazionale Istruzione dell’U.I.C., con le UTC, i centri di
consulenza tiflodidattica e delle istituzioni prociechi frequenti incontri di
genitori di ciechi e ipovedenti pluriminorati di operatori scolastici e varie
figure professionali per un confronto e scambio di esperienze attivando sulla
stampa associativa un’apposita rubrica riservata alle famiglie.
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Promuovere, avvalendosi ove possibile, anche della disponibilità
degli operatori UNIVOC, opportunamente sensibilizzati, attività di animazione,
soggiorni e campi scuola, al fine di favorire la socializzazione dei soggetti
ciechi e ipovedenti pluriminorati.
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Rinnovare l’invito alla Commissione Nazionale U.I.C. per l’abbattimento
delle barriere architettoniche e della comunicazione affinché continui ad agevolare
la piena integrazione sociale ai ciechi e ipovedenti pluriminorati e l’accesso
ai vari servizi.
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Al fine di vigilare sulla reale attuazione dei servizi e della
loro qualità collaborare strettamente con le regioni e le altre istituzioni
impegnate nella promozione di appositi centri o servizi di educazione permanente
e di sperimentazione per le attività lavorative ed occupazionali dei ciechi
e degli ipovedenti pluriminorati, così come previsto dall’art. 3 della legge
284/97 e di ogni altra norma vigente.