Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS
MOZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO PER LE PROBLEMATICHE DEGLI ANZIANI
DEL XX CONGRESSO NAZIONALE DELL’UNIONE ITALIANA CIECHI
Il gruppo di lavoro per le problematiche
degli anziani non vedenti, costituito in seno al XX Congresso Nazionale dell’Unione
Italiana Ciechi:
Prese in considerazione, per linee generali,
le dinamiche demografiche nel nostro Paese e le relative implicazioni sociali,
culturali, economiche e politiche;
Rilevato in particolare che il processo
di semplificazione delle strutture familiari e il ridottissimo numero di figli
delle ultime generazioni rischiano di incRinare la maggiore, più importante
e spesso la più efficiente fonte di sostegno degli anziani di domani: la famiglia;
Considerato, pertanto, che le Istituzioni
e gli operatori sociali sono sempre più chiamati a tener conto della complessa
realtà sopra evidenziata per assicurare una quantità di servizi sempre più crescente
e sempre più rispondenti alle reali esigenze delle persone anziane;
Considerato, infine, che l’80% dei minorati
della vista si trova nella terza età e che l’andamento demografico generale
del nostro Paese fa sì che tale andamento sia destinato ad aumentare, e non
certo a diminuire;
CHIEDE
Che l’Unione Italiana Ciechi nei prossimi anni,
oltre che nei tradizionali ed imprescindibili compiti di rappresentanza e di
tutela dei diritti acquisiti, si impegni nei seguenti punti:
-
Difendere ad oltranza l’assistenza economica in favore dei minorati della
vista, in particolare dell’indennità di accompagnamento al solo titolo della
minorazione, quale insostituibile strumento per assicurare specialmente agli
anziani minorati della vista, l’autonomia e la libertà di scelta dei servizi
agli stessi indispensabili;
- Intervenire
presso tutte le Istituzioni competenti affinché le prestazioni assistenziali
di carattere economico e sanitario, nonché i servizi essenziali alla persona
abbiano un carattere omogeneo in tutto il territorio nazionale e che siano improntati
realmente a criteri di efficacia e di efficienza;
- Realizzare
un centro nazionale di sostegno e consulenza per via telematica e telefonica,
con annessa una banca dati, per i minorati della vista che vivono da soli, per
gli operatori sociali e per le famiglie che ospitano anziani con disabilità
visiva;
- Le
strutture periferiche dell’Unione Italiana Ciechi devono assicurare il massimo
impegno, affinché nel processo di decentramento di moltissimi compiti dello
Stato agli Enti Locali, venga concretizzato il soddisfacimento dei bisogni dei
minorati della vista, specie di quelli anziani;
- Chiedere
agevolazioni nei trasporti e l’abbattimento delle barriere architettoniche,
in modo da consentire una maggiore mobilità dei non vedenti anziani;
- Chiedere
che i rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi facciano parte di quegli organismi
che provvedono alla programmazione ed alla attuazione dei servizi in favore
degli anziani, i quali servizi dovranno avere un carattere di uniformità ed
omogeneità in tutto il territorio nazionale;
- Fare
in modo che la Commissione Nazionale per le problematiche degli Anziani abbia
anche il compito di fornire consulenza e sostegno alle strutture periferiche
che dovranno porre in essere i seguenti servizi: telefono amico attivo e passivo,
incontri settimanali nei più importanti centri della provincia, rinnovo tessere
ed abbonamenti ai periodici a domicilio, servizio di accompagnamento generico
e specifico per esigenze sanitarie, agevolazioni economiche per gli anziani
che partecipano alla vita della Sezione, convenzioni con punti vendita di generi
di prima necessità.
Inoltre la Commissione Nazionale Anziani, al fine
di programmare gli interventi e i servizi, dovrà procedere ad una rilevazione,
con aggiornamenti annuali, per conoscere il numero degli anziani minorati della
vista, le loro condizioni sociali e familiari, l’insorgenza della minorazione
visiva in relazione all’età;
- Inserire
nei bilanci delle strutture dell’Unione Italiana Ciechi una voce specifica "spese
per gli anziani";
- Di
fondamentale importanza deve essere l’impegno dell’Unione Italiana Ciechi a
sollecitare le istituzioni che si occupano della formazione del personale sanitario
per l’inserimento nei loro programmi di specifiche nozioni relative all’autonomia
delle persone anziane minorate della vista fornendo tutte le informazioni e
il materiale necessario; soprattutto nelle case di riposo comuni è necessario
sensibilizzare il personale affinché la persona anziana, minorata della vista,
non venga emarginata;
- Attuare un coordinamento strutturato
con le altre organizzazioni di ciechi e per ciechi, fiancheggiatrici dell’Unione,
affinché ciascuna di quelle Istituzioni ponga in essere, nell’ambito delle specifiche
competenze, dei servizi destinati agli anziani non vedenti;
- Impegnare le strutture dell’Unione
Italiana Ciechi a favorire l’alfabetizzazione informatica tra i non vedenti
anziani perché non vengano esclusi dai nuovi processi di informazione e comunicazione;
- Assicurare il massimo delle
informazioni e garantire ogni possibile assistenza ai non vedenti anziani che
si accingono inevitabilmente all’uso della moneta unica europea.