Numero 11 del 2024
Titolo: SPORT, TURISMO E TEMPO LIBERO- Turismo per tutti
Autore: Alessio Tommasoli
Articolo:
Museo dei Botroidi
All'interno della città metropolitana di Bologna, nel comune di Pianoro, un’antica stalla restaurata con materiali naturali ospita un singolare percorso espositivo. Più precisamente, ci troviamo nel centro della piccola frazione di Tazzola, ai piedi del Monte delle Formiche, dove, nel 2008, è stato inaugurato il Museo dei Botroidi nel quale è messa in mostra una vera e propria sintesi degli aspetti geologici della Val di Zena, valle del medio Appennino bolognese. È qui che geologia, zoologia e storia locale si integrano per dare vita a un discorso culturale unico, attraverso il quale, in pochi metri quadri, si compie un viaggio di 80 milioni di anni: gessi, arenarie, fossili, sabbie gialle plioceniche, antichi fanghi oceanici e, soprattutto, la più grande raccolta al mondo di Botroidi. Anche conosciuti come "Pupazzi di pietra", i Botroidi sono straordinarie formazioni rocciose dalle forme antropomorfe risalenti a più di 5 milioni di anni fa, rocce e aggregati di minerali che ricordano incredibilmente volti, figure umane e animali, dando l'illusione di come la bellezza dell'arte possa sembrarci davvero qualcosa di naturale.
I Botroidi sono stati scoperti dal ricercatore e geologo Luigi Fantini negli anni '30 del Novecento, nelle valli del fiume Zena, alimentando fin da subito numerose leggende locali e teorie di carattere storico-antropologico.
Ma queste straordinarie opere d'arte naturali non sono il solo motivo per cui visitare il Museo dei Botroidi: questo luogo, infatti, nasce appositamente per essere uno spazio dedicato alla geologia da toccare. Il contatto tattile, qui, non è semplicemente permesso, ma è fondamentale, perché questo è il solo modo per entrare davvero in connessione con la Terra.
Ecco perché il Museo dei Botroidi è la concretizzazione dell’idea di rendere la Val di Zena un vero e proprio "Parco Geotattile", dove è il visitatore a toccare i minerali e i fossili, attraverso diverse esperienze laboratoriali nelle quali adulti e bambini possono lavorare con le proprie mani sabbie e rocce millenarie, utilizzando tecniche appartenenti agli uomini del Paleolitico.
Preistoria e leggenda, geologia e territorio: tutto questo si mescola all'interno del Museo dei Botroidi e si offre all'esplorazione tattile dei visitatori, realizzando un contatto tra l'essere umano e la terra che, nonostante il trascorrere del tempo, resta quello originario e più autentico.