Numero 11 del 2024
Titolo: ATTUALITÀ- Il suono delle cose
Autore: Alfredo Santoloci
Articolo:
Alfredo Santoloci, Fondatore e Direttore della Blind Inclusive Orchestra
Storia e successi della prima orchestra sinfonica per musicisti ciechi o ipovedenti
“La musica è una parte importantissima della mia vita, il suono ha una musica, ogni suono ha una nota, quindi io sono stata abituata a sentire e a riconoscere fin da piccola il suono delle cose, degli oggetti. Per me il flauto racchiude questa bellezza dei suoni, cioè il compendio della bellezza di tutti i suoni che io ho potuto ascoltare nella mia vita. Per me suonare in orchestra è come parlare, cioè gli strumenti si parlano, e dimostrano chi sei, e la musica dimostra chi sei tu, il tuo temperamento, il tuo carattere, ogni cosa che fai lo dimostra, ma la musica lo fa in maniera particolare, non puoi mentire con la musica, tu sei quello che suoni”.
Queste parole di Stefania Caccamo, flautista della Blind Inclusive Orchestra, gettano una luce sul mondo sonoro come viene vissuto da un musicista con difficoltà visiva. Queste peculiarità dei musicisti come Stefania, arricchiscono di un valore aggiunto le performance della nostra orchestra, ne plasmano in maniera nuova la tavolozza timbrica delle partiture.
La Blind nasce da una mia riflessione e intuizione mentre assistevo alla trasmissione delle Paraolimpiadi in Cina del 2022. A un certo punto, cattura la mia attenzione l’esecuzione di una banda di soli ragazzi ciechi. Rimango colpito dalla precisione dell’esecuzione, dall’insieme e dalla perfetta intonazione. Immagino da subito, quale sarebbe potuta essere l’emozione di quei ragazzi che generalmente suonano da soli, quasi sempre in casa, e ho pensato alla gioia che stavano provando nel suonare insieme ad altri musicisti. A quel punto mi sono detto: ma pensa quale meraviglia sarebbe per un musicista cieco poter suonare, invece che in una banda, in una orchestra e suonare sinfonie, concerti, musiche di Mozart, Beethoven, Duke Ellington, Gershwin. Seguendo il filo delle mie fantasie, mi sono detto: un conto per musicisti ciechi è suonare dei brani con ritmo costante e poche variazioni interpretative come sono le marce, un conto è farlo in una orchestra! È a quel punto che sono rimasto folgorato da una visione, mi sono sentito un po’ come Paolo sulla via di Damasco e mi sono detto: il musicista cieco non mi vede, pazienza, e "io ci parlo"! Posso dotarmi di un microfono, a loro fornire un auricolare, e utilizzare un doppio canale, uno visivo e uno uditivo, per comunicare le mie intenzioni musicali a tutta l’orchestra, sia composta da musicisti vedenti che da musicisti con difficoltà visiva. È un po’ l’uovo di Colombo, ma al quale nessuno fino ad ora aveva pensato. Da quel momento, ho iniziato ad elaborare un piano di lavoro che mi permettesse come prima cosa di entrare in contatto con musicisti ciechi e ipovedenti. All’inizio non è stato semplice, ma con il passa parola, i concerti che di lì a poco abbiamo iniziato a realizzare, alcune trasmissioni che ci sono state dedicate dai maggiori network televisivi e radiofonici, siamo passati da un nucleo iniziale di pochissimi musicisti, a un numero molto più ampio: oggi quasi la metà dei componenti della Blind è non vedente o ipovedente. Un risultato straordinario se si pensa alla difficoltà di apprendimento per un cieco di uno spartito d’orchestra. Il Braille musicale esiste, ma solo una minima parte di ragazzi con difficoltà visiva ne affronta lo studio, perché a differenza del Braille letterario, quello musicale risulta più complesso vista la difficoltà di definire le numerose caratteristiche di una sola nota: altezza, durata, dinamica, articolazione... Il lavoro quindi che mi trovo a fare per permettere a chi non può leggere la musica è molto impegnativo. Piuttosto che lavorare sul Braille, sfrutto le eccellenti qualità dei musicisti non vedenti come l’orecchio musicale e la memoria. Riscrivo tutte le partiture adattandole alla nostra formazione, e attraverso tracce audio personalizzate per ogni musicista, ho potuto aggirare l’ostacolo della vista che, fino ad oggi, non permetteva ai musicisti ciechi di essere inseriti in una orchestra. Un lavoro immane, ma che viene ampiamente ripagato tutte le volte che davanti al pubblico veniamo investiti da un entusiasmo e da una partecipazione commovente e travolgente. Il cammino della Blind, iniziato due anni fa, è stato un crescendo di concerti sempre più seguiti e apprezzati da qualsiasi tipo di pubblico. Il nostro repertorio spazia dal periodo barocco con musiche di Vivaldi, Bach, Mozart, fino alla musica del ‘900, al jazz e alla musica per il cinema. L’apice fino ad ora di questo magnifico Gradus ad Parnassum, lo abbiamo raggiunto negli ultimi due concerti, uno al Parco della musica di Roma il 1° ottobre, evento organizzato in sostegno della Blind dall’Associazione Visioni Illusioni a cura del dott. Ettore Spagnuolo e patrocinato dalla Camera dei Deputati e dall’Associazione dell’Arma dei Carabinieri, il secondo svoltosi il 6 ottobre al Teatro Petruzzelli di Bari. Quello del Petruzzelli è stato un ulteriore punto di arrivo significativo e importantissimo per lo sviluppo del progetto Blind: per la prima volta nella storia della musica e per la prima volta al mondo, un’orchestra sinfonica stabile, la 131 della Basilicata curata dal M° Marco Renzi, ha accolto la Blind fra le fila dei suoi strumentisti, un’emozione straordinaria, sia per noi, che da parte dei fantastici musicisti della 131. Alla Blind sono stati inoltre riconosciuti alcuni importanti riconoscimenti da prestigiose istituzioni: Fondazione "Vexillum" e Premio Internazionale "Vexillum - Giuseppe Sciacca", "Pleiade International Award", Sorrento Jazz Festival, Festival Internazionale della Cinematografia Sociale "Tulipani di Seta Nera". Questi straordinari risultati ottenuti in soli due anni di attività sono da attribuirsi all’impegno e al lavoro costante di ogni musicista, alla collaborazione di alcuni fra i più apprezzati musicisti di prestigiose orchestre italiane, ed artisti come Grazia Di Michele, Nicola Piovani, Danilo Rea, Javier Girotto, Massimo Di Cataldo, Gianni Mazza, Franco Piana, Bruno Biriaco, Rosario Giuliani, Federico Paciotti... All’inizio di questo nostro viaggio, non avevo dubbi sulla bontà e sulla necessità di avviare questo percorso impegnativo, ma assolutamente da realizzare. Certo, non avrei mai pensato di raggiungere questi risultati in così breve tempo. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare sulla nostra strada degli angeli, persone straordinarie che sono rimaste colpite dalla nostra storia e che ci sostengono con entusiasmo e passione. È per merito di Sara, Barbara e Luisa, che fra pochi giorni verremo ospitati alla Camera dei Deputati, invitati dal Presidente On. Lorenzo Fontana, per un concerto inaugurale delle festività natalizie. Questo ci permetterà di farci conoscere e apprezzare dai massimi organi istituzionale e, sono certo, sarà per noi una ulteriore e fondamentale tappa per il lungo viaggio fatto di luminosi successi che ancora ci attendono.