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Corriere dei Ciechi

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Numero 11 del 2024

Titolo: ATTUALITÀ- 35 anni dalla parte dei bambini

Autore: Carmela Pace


Articolo:
di Carmela Pace, Presidente dell'UNICEF Italia

Giornata Mondiale dell'Infanzia

Il 20 novembre di ogni anno, l'UNICEF celebra la Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, una giornata di azione globale, fatta dai bambini per i bambini, per diffondere consapevolezza sui diritti dei più piccoli. Il 20 novembre del 1989 venne infatti approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, il trattato sui diritti umani maggiormente ratificato al mondo, con 196 Stati Parte, e ratificato dall'Italia il 27 maggio 1991, con la legge n. 176. Il 2024 segna i 35 anni dall'adozione della Convenzione.
Quest'anno, in occasione del 20 novembre, l'UNICEF lancia la campagna "Ascolta il futuro!", con cui invita tutto il mondo ad ascoltare il futuro dei bambini ricordandone i diritti. Questa campagna incoraggia i bambini a pensare al loro futuro e a discutere con gli adulti su come questo possa influenzare le loro decisioni. Incoraggerà anche gli adulti a chiedere ai bambini che tipo di futuro vorrebbero vedere nel 2050 e a considerare le loro prospettive uniche. Anche in Italia, si svolgeranno diverse attivazioni nelle scuole, nei comuni e nelle piazze per celebrare la giornata, grazie all'impegno dei volontari dell'UNICEF.
Purtroppo, ancora oggi a livello globale, 1 bambino su 5 sotto i 5 anni - ovvero 148 milioni - soffre di ritardi nella crescita (malnutrizione cronica), 119 milioni di ragazze nel mondo, molte delle quali adolescenti, non vanno a scuola, circa 1 miliardo di bambini vive in condizioni di povertà multidimensionale, oltre 300 milioni di bambini vivono in famiglie estremamente povere, sopravvivendo con meno di 2,15 dollari per persona al giorno. Della spesa totale globale per la protezione sociale, solo il 3,8% è speso per i bambini, e circa 1,8 miliardi di bambini sotto i 18 anni non hanno accesso a protezione sociale o assegni familiari.
I bambini in contesti fragili e in situazioni di vulnerabilità affrontano uno svantaggio ulteriore, non riuscendo spesso a raggiungere livelli di benessere adeguati e dignitosi. Questo è vero in particolare per i bambini con una condizione di disabilità, il cui numero è stimato in circa 240 milioni a livello globale. In Europa e in Asia Centrale, quasi 10,8 milioni di bambini vivono con una disabilità, pari a 1 bambino su 17 in tutta la regione. La loro possibilità di condurre una vita soddisfacente e di partecipare alla società dipende dalla misura in cui vengono supportati nelle loro case, scuole e comunità.
Si stima che le persone con disabilità rappresentino 1 su 5 delle persone più povere del mondo. Le famiglie che crescono bambini con disabilità sono più vulnerabili alla povertà a causa dei costi associati e della perdita di opportunità di guadagno dovuta alla maggiore intensità delle cure necessarie per i propri figli.
Fra i bambini con disabilità si registrano tassi più elevati di povertà multidimensionale. Circa il 38% dei bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni con più di una difficoltà funzionale subisce da tre a cinque privazioni, rispetto al 12% dei bambini senza difficoltà funzionali.
I bambini con disabilità hanno fino a 17 volte maggiori probabilità di entrare in istituti. La protezione sociale e il sostegno alle famiglie insufficienti e inadeguati, i costi aggiuntivi e la mancanza di accesso all'istruzione e ad altri servizi essenziali sono fattori alla base della separazione familiare.
Cambiare le cose però è possibile: negli ultimi 30 anni la malnutrizione cronica è diminuita del 45% e il numero di bambini con ritardi nella crescita e nello sviluppo dovuto alla malnutrizione nella prima infanzia si è ridotto di 110 milioni. Se i paesi rispetteranno il target OMS del 50% di bambini allattati in maniera esclusiva entro il 2025, i conseguenti impatti positivi sulla sopravvivenza, sulla nutrizione e sullo sviluppo cognitivo dei più piccoli genererebbero un risparmio di 300 miliardi di dollari, da reinvestire in un'educazione di qualità, inclusiva e accessibile grazie all'ausilio delle più recenti tecnologie assistive, in linea con le previsioni dell'Agenda 2030.
Negli ultimi 50 anni, le vaccinazioni hanno salvato le vite di 146 milioni di bambini sotto i 5 anni, contribuendo a una riduzione della mortalità dei bambini sotto un anno del 40%. L'accesso globale alle vaccinazioni è passato da una copertura del 20% nel 1974 all'85% nel 2023. Se i paesi raggiungono l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2030 della copertura del 90% dei vaccini principali, fra il 2012 e il 2030 potrebbero essere evitate circa 51 milioni di morti.
Tutti i bambini meritano un futuro e un pianeta sicuri e vivibili. Meritano che i loro pensieri e le loro idee vengano presi sul serio e di essere coinvolti nelle decisioni che avranno un impatto sul loro futuro. In tutti gli sconvolgimenti, i diritti dei bambini devono essere sempre non negoziabili. Sostenere i diritti dei bambini è la bussola per realizzare il futuro che vogliamo.



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