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Corriere dei Ciechi

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Numero 11 del 2024

Titolo: ATTUALITÀ- Il primo G7 della storia dedicato a inclusione e disabilità

Autore: Redazionale


Articolo:
Assisi: tre giorni di confronto per un mondo senza barriere

La strada verso la piena realizzazione del diritto delle persone con disabilità alla partecipazione alla vita sociale, civile e politica parte da Assisi dove, alla presenza di oltre 160 delegati internazionali, si è svolto dal 14 al 16 ottobre il G7 Inclusione e Disabilità.
Per la prima volta nella storia, i Ministri che si occupano di disabilità si sono riuniti per trovare obiettivi condivisi e per lavorare su politiche che mettano al centro la valorizzazione e l’inclusione delle persone con disabilità. Alessandra Locatelli, Ministro per la Disabilità della Repubblica Italiana, intervistata il giorno inaugurale, ha dichiarato che "dobbiamo fare di più in ognuno dei nostri Paesi, ma secondo me insieme possiamo anche migliorarci in uno scambio proficuo di riflessione. Dobbiamo fare in modo che finiti gli incontri e firmata la carta, tutto dopo abbia un seguito e si traduca in aspetti concreti".
Per questo dagli incontri tenutisi al Castello di Solfagnano è stata redatta e consegnata a Papa Francesco la Carta di Solfagnano, documento ufficiale che certifica gli impegni dei Ministri e dei Paesi partecipanti a promuovere politiche reali di inclusione. Ispirata dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, firmata da Italia, Canada, Francia, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Germania, Giappone e Unione Europea, la Carta di Solfagnano contiene le otto priorità identificate come necessarie per cambiare l’approccio politico, sociale e culturale. Inclusione come tema prioritario nell’agenda politica di tutti i Paesi, accesso e accessibilità, vita autonoma e indipendente, valorizzazione dei talenti e inclusione lavorativa, promozione delle nuove tecnologie, dimensioni sportive, ricreative e culturali della vita, dignità della vita e servizi appropriati basati sulla comunità, prevenzione e gestione delle situazioni di preparazione alle emergenze e gestione post-emergenza, comprese le crisi climatiche, i conflitti armati e le crisi umanitarie. Sono questi i punti fondamentali contenuti nella Carta di Solfagnano che ogni Paese firmatario si impegna non solo a realizzare, ma anche a renderli valori condivisi da tutti i cittadini. Questo documento ufficiale rappresenta, quindi, una base dalla quale partire per lavorare insieme a Istituzioni, associazioni, organizzazioni del terzo settore presenti in ogni parte del mondo. In fondo, è anche questo il messaggio del G7 Inclusione e Disabilità: condividere. Eliminare le barriere fisiche e mentali per imparare a vivere, lavorare, partecipare gli uni con gli altri, per valorizzare la diversità di ognuno di noi. Spesso, siamo portati a identificare le persone con disabilità come individui più fragili, ma non è così. È la società a non essere abbastanza forte e strutturata per accogliere tutti. Certo, sono tante le sfide da affrontare, ma è necessario effettuare un cambio di prospettiva e attuare iniziative che, valorizzando tutti, valorizzano la società intera. In Italia sono cinque milioni le persone con disabilità, l’8% della popolazione, e nell’Unione Europea un cittadino su quattro per un totale di oltre cento milioni. Tante persone, quindi, che se potessero partecipare attivamente alla crescita anche economica porterebbe una maggiore ricchezza per tutti. Come ha detto il Pontefice quando gli è stato presentato il documento, è bene imparare a riconoscere le "abilità differenti" e valorizzare quel contributo unico e prezioso che ogni essere umano può offrire. Oltre a quello che può a che deve fare la politica, per cambiare le cose è necessario un cambiamento grande di pensiero e di mentalità per dare opportunità e dignità a tutti. Da Assisi, dalle sue terre accoglienti e dal cuore grande, è partito verso il mondo un messaggio universale di speranza e un impegno per costruire con azioni concrete un mondo migliore. Aspettiamo il prossimo G7 che si svolgerà in Canada, sperando che per allora siano stati raggiunti alcuni degli obiettivi stabiliti ad Assisi. Un passo dopo l’altro, lungo il cammino che porta a rispettare i diritti di tutti.

La Stamperia Braille di Catania rende accessibile il G7 della Disabilità

"Come cittadini italiani siamo orgogliosi di ospitare il primo G7 dedicato ai temi dell'Inclusione: un nuovo, costruttivo, inizio in cui le parole si trasformano in politiche concrete per migliorare, senza più ritardi, le condizioni di vita delle persone con disabilità". Lo ha detto Mario Barbuto, presidente nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in Umbria, tra Assisi e Solfagnano, per partecipare al G7 della Disabilità insieme alla presidente del Consiglio regionale della Sicilia, Maria Francesca Oliveri, e ad Enzo Gueli, presidente della Stamperia regionale Braille di Catania.
Mario Barbuto ha sottolineato proprio il "prezioso lavoro della Stamperia, che ha contribuito a far fare un passo in avanti nel segno dell'accessibilità e dell'inclusione alla Basilica di San Francesco ad Assisi, installandovi pannelli in Braille e mappe tattili che consentono anche a ciechi e ipovedenti di scoprire il tesoro di bellezza artistica e ricchezza spirituale di cui quel luogo è custode. Inoltre, il nostro Centro Nazionale del Libro Parlato ha tradotto in voce tutti i contenuti".
"Grazie al lavoro dei nostri esperti - ha aggiunto Maria Francesca Oliveri - ogni documento, parola, gesto è stato reso accessibile anche ai non vedenti e questo rappresenta l'essenza stessa dell'inclusione. Un grande traguardo, insomma, per il nostro Paese, che ci dimostra quanto i ministri sentano l'importanza di garantire pari opportunità a tutti i cittadini, trasformando il concetto stesso di accessibilità in una realtà concreta e tangibile".
Anche Enzo Gueli ha evidenziato il ruolo chiave della Stamperia attraverso la realizzazione per il G7 di programmi di sala, menù, gadget, QR code.
"Ci siamo occupati - ha spiegato - di accessibilità e fruibilità non solo dell'evento di Solfagnano d'Umbria, ossia ausili nero/braille con comunicazione aumentativa, ma anche del territorio come le mappe d'orientamento e i pannelli tattili con contenuti interattivi nella Basilica di San Francesco. Ma soprattutto abbiamo stretto numerose collaborazioni con associazioni nazionali che si occupano di altre disabilità, a sugello di quello che è il messaggio, fulcro di questo G7: Niente su di noi, senza di noi".
La presidente del Consiglio regionale dell'Uici siciliano ha poi sottolineato come questo G7 abbia rappresentato "molto più di un semplice incontro di ministri, dimostrando quanto sia urgente e necessario costruire una Società capace di abbracciare la diversità: rispetto e dignità sono il cuore delle politiche che stiamo costruendo insieme e che devono tradursi in azioni quotidiane, perché il vero cambiamento si radica nelle piccole conquiste d'ogni giorno".
La Presidente e il componente del Consiglio regionale siciliano Alessandro Mosca hanno anche sottolineato il "gesto di grande vicinanza della ministra Alessandra Locatelli, che ci ha accolto con un abbraccio caloroso, confermandoci che l'inclusione è la chiave di volta per costruire un futuro più giusto, in cui la disabilità non è un limite, ma una parte integrante della nostra umanità".
Nel Castello di Solfagnano si è svolto il lavoro preparatorio per l'analisi delle priorità individuate dai Paesi G7, per scrivere la Carta dei diritti dei Disabili europei. L'inclusione è la priorità dell'agenda di tutti i Paesi e gli altri temi sono accessibilità universale e prevenzione e gestione delle emergenze; vita indipendente e inclusione lavorativa; piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica; sport e servizi per tutti e si è parlato anche di Intelligenza Artificiale.
All'interno del Castello, per avviare l'inclusione, ragazzi con disabilità delle venti associazioni coinvolte, hanno fornito il servizio di accoglienza e di catering e hanno servito ai tavoli. Per l'Uici ha partecipato Francesco d'Izzia, un giovane ipovedente di Gela (Caltanissetta) con disabilità aggiuntiva e diplomato alla Scuola alberghiera.



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