Numero 9 del 2024
Titolo: ARTE E CULTURA- I libri parlati e la lettura accessibile ad Andora
Autore: Redazionale
Articolo:
UICI e CNLP al “Festival AG Noir”
Nella splendida cornice di Palazzo Tagliaferro, cuore culturale della città di Andora (SV) e punto di riferimento per l’arte contemporanea nazionale ed internazionale, si è tenuto il decimo “Festival AG Noir” con la partecipazione dell’UICI e del Centro Nazionale del Libro Parlato. La rassegna letteraria, fortemente voluta dall’attuale sindaco Mauro Demichelis, ha nel suo DNA la promozione del genere letterario Noir, ma anche un forte approfondimento sull’attualità emergente dalla cronaca nera.
Dal 9 al 13 luglio, si sono alternate personalità della narrativa, così come giornalisti, cronisti, podcaster, autori televisivi e protagonisti in prima persona delle cronache. Solo per citarne alcuni, sono intervenuti lo scrittore Riccardo Bocca, il giornalista Giacomo Galanti, la Procuratrice Generale presso la Corte di Appello di Milano Francesca Nanni, il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, e la criminologa Antonella Pesce Delfino. Nella cittadina ligure, diverse iniziative hanno inoltre coinvolto il territorio, con eventi disseminati presso altri punti di interesse o con proposte destinate alle attività commerciali e al pubblico, come le “Colazioni Noir” o la fiera del libro “Buona Letteratura - Noir e non solo”.
Commosso e sentito è stato il ricordo di Andrea G. Pinketts, che della rassegna è stato motore intellettuale e spirituale e, a 6 anni dalla sua prematura scomparsa, è stato celebrato con tutti gli onori del caso. La presenza fisica di Pinketts fin dalla prima edizione viene costantemente ricordata, con tanto di grafiche sul palco principale di Palazzo Tagliaferro e nei commossi ringraziamenti di chi si è alternato sulla scena. A lui sono stati dedicati diversi momenti del programma, così come parte dell’iniziativa del Libro Parlato. In quest’ultima giornata dell’AG Noir, il Libro Parlato ha tenuto un evento molto sentito dalla cittadinanza. Il nostro servizio è stato chiamato a fare la sua parte dall’organizzazione e in particolar modo dalla curatrice artistica Christine Enrile, che, invitandoci, ha voluto imprimere alla rassegna il valore fondamentale della lettura inclusiva e accessibile, ma anche appunto rendere omaggio al padrino dell’iniziativa.
Affiancato al festival AG Noir, un ulteriore momento di intrattenimento si è avuto con il concorso letterario omonimo, nato con l’obiettivo di promuovere scrittori emergenti e lanciare talenti nascosti mediante la pubblicazione di un’antologia contenente i dieci migliori racconti brevi selezionati da una giuria di qualità. La parola chiave di questa speciale edizione è stata “il Lato Oscuro”. Tra i vincitori, “La gatta mortale” di Marco Vallarino è il testo che il Libro Parlato ha scelto per le letture al buio della serata finale del 13 luglio. Con la trasposizione audio del racconto di Vallarino e soprattutto con il contributo dell’Associazione Pinketts, che ha messo a disposizione alcuni capitoli della nuova edizione di “Fuggevole Turchese” edita da HarperCollins Italia, il nostro servizio è salito formalmente sul palco. All’interno della Cappelletta privata, infatti, si è svolto il reading al buio previsto, diviso in due momenti: il primo con un audio registrato ad opera di Edoardo Camponeschi e il secondo, rigorosamente live, con la lettura di un testo in braille eseguita da Jessica Parodi. L’iniziativa, sostenuta dalla moderazione di Carmelo Di Gesaro, è stata inoltre animata dal dialogo tra Francesca Ferraro, lo stesso Marco Vallarino e, infine, conclusa con il ricordo dovuto ad Andrea G. Pinketts, che ha visto la partecipazione di Elisabetta Friggi, Rossella Marino e Micol Ivancic per l’Associazione omonima. A sorpresa è anche giunto il ricordo commosso di Mirella Marabese Pinketts, madre del compianto scrittore e Presidentessa onoraria dell’Associazione, che vi riportiamo integralmente.
“Io ho perso uno splendido figlio, un ragazzo bellissimo e glorioso, tra parentesi, scrittore celebre e osannato. I suoi occhi si sono spenti per sempre, il mio cuore si è lacerato. Per avere un po’ di conforto, ora, passo con mano materna, sui vostri occhi per donarvi la luce che è nel vostro cuore, nel vostro cervello e nel vostro futuro.”
A lei vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per quanto ci ha saputo regalare dimostrando con tenace equilibrio l’amore verso il proprio figlio e la forza che poche righe possono trasmettere. Emozioni forti, queste, da cui non si è sottratto neppure il primo cittadino di Andora Mauro Demichelis, giunto tra il pubblico durante le conclusioni dell’iniziativa, e che, con la sua presenza, ha voluto sottolineare nuovamente la rilevanza della partecipazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti alla manifestazione. Un impegno per l’emancipazione culturale delle persone cieche e ipovedenti che il Comune di Andora e il Festival, attraverso l’invito, hanno voluto garantire.