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Corriere dei Ciechi

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Numero 9 del 2024

Titolo: SPORT, TURISMO E TEMPO LIBERO- A Uno Mattina si parla di Turismo Accessibile con il Presidente Barbuto

Autore: Redazionale


Articolo:
Consentire a tutti di poter volare senza tagliare le ali a nessuno
A luglio, uno dei programmi più seguiti in tv, Uno Mattina, su Rai1, ha acceso i riflettori su un tema molto caro alle pagine de “Il Corriere dei Ciechi: il turismo accessibile. E li ha accesi con una luce molto importante, quella emanata dalle parole del Presidente dell’Uici Mario Barbuto, ospite in studio.
Accanto a lui, Edoardo Arnello, giovane startapper che collabora con il tavolo tecnico dell’intergruppo parlamentare per l’accessibilità digitale, il cui scopo è rendere internet accessibile attraverso l’utilizzo di tutte le tecnologie più all’avanguardia.
Ad anticipare i loro interventi, un collegamento dalla “Spiaggia dei valori” a Punta Marina, in provincia di Ravenna, gestita dall’associazione Insieme A Te: un luogo nel quale l’accessibilità prende corpo, grazie a uno stabilimento balneare attrezzato con 18 postazioni per ospiti con gravi disabilità e 12 per disabilità meno gravi, con tende a copertura completa, materassi antidecubito, sollevatori e prese elettriche per respiratori e altre necessità. In più, tanti volontari e massima sicurezza, per una spiaggia il cui accesso è totalmente gratuito e aperto a tutti, persone con disabilità e non.
Un aspetto, questo, che viene sottolineato dal Presidente Barbuto: “La bellezza di questo luogo sta nel principio che segue, quello di dare vita a opportunità di libertà, realizzando un’offerta che tiene conto di tutti, per consentire a tutti di poter volare, senza tagliare le ali a nessuno”.
“In tempo di vacanza sono molte le iniziative che vanno in questa direzione”, prosegue il Presidente, “e vorrei ricordare alcune parole chiave per affrontare il tema: norme, incentivi, formazione, tecnologie, rete, informazione, comunicazione e accoglienza. Le norme ci aiutano, perché le leggi ci dicono che bisogna progettare in modo universale, pensando a tutti; gli incentivi ci dicono che per gli operatori turistici deve essere fatto qualcosa per aiutarli a creare qualcosa che sia davvero per tutti; la formazione è importantissima, perché se io che non vedo chiedo semplicemente un’informazione per la strada, come “dov’è la fermata dell’autobus?” e mi sento rispondere, “là”, questo dipende da una mancanza di formazione. E in questo ci aiuta la tecnologia”, conclude Barbuto, servendo l’assist all’altro ospite.
“Verissimo, e per questo stiamo lavorando all’abbattimento delle barriere digitali”, dice Arnello, “perché si è calcolato che sono 13 milioni gli esclusi, tra persone con una disabilità e anziani”.
La strada dell’inclusione, dopotutto, passa proprio per l’innovazione tecnologica. Lo ha dimostrato un grande evento che ha caratterizzato questa estate in fatto di accessibilità culturale, “Arena per tutti”, un progetto d’inclusività col quale l’Arena di Verona ha reso fruibile l’opera lirica: 25 serate accessibili nelle quali gli spettatori hanno potuto realizzare una visita dietro le quinte, toccando con mano i costumi e gli oggetti di scena, per poi salire sul palcoscenico, tutto prima dello spettacolo, che poi è stato supportato da sottotitoli con colori diversi che identificavano i personaggi, video in lingua dei segni e auricolari che trasmettevano l’audiodescrizione di ogni singola scena.
Il testimone d’eccezione del progetto Arena per tutti è proprio il Presidente Barbuto, invitato alla prima del “Barbiere di Siviglia”: “una bella iniziativa, molto emozionante, toccante, che avviene attraverso un percorso precedente all’inizio dello spettacolo che permette di conoscere tutto quello che andrà in scena, vale a dire gli abiti, i panneggi, gli strumenti, gli attrezzi, come il rasoio del barbiere o la sua sedia, ma anche con la visita sul palco che dà l’occasione di rendersi conto del contesto e dello scenario in cui si svolge lo spettacolo. Un’opportunità unica, quella di entrare letteralmente dentro l’opera”.



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