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Corriere dei Ciechi

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Numero 9 del 2024

Titolo: SPORT, TURISMO E TEMPO LIBERO- Quando l’inclusione batte ogni record

Autore: Redazionale


Articolo:
Giochi Paralimpici 2024
Undici giorni di competizioni, spettacolo, inclusione, e ancora record, incontri, traguardi raggiunti e sogni infranti, campioni incoronati e sconfitti. Non c’è summit politico, concerto rock, sfida sportiva che racconti tante avventure e tante storie appassionanti come le Paralimpiadi che inoltre, tra i tanti eventi del mondo, è forse quello che più di tutti accende un riflettore splendente sul tema della disabilità. Basta considerare i numeri: i Giochi Paralimpici 2024, organizzati a Parigi dal 28 agosto all’8 settembre, durante gli 11 giorni della competizione hanno riunito oltre 4.400 atleti dislocati in 19 siti che sono stati ammirati da 2,8 milioni di spettatori e seguiti da oltre 3.000 giornalisti. 23 le discipline affrontate o quasi 600 gli eventi correlati, 2.500 gli accompagnatori e 184 le delegazioni. Una risonanza incredibile a riprova che non solo lo sport ha sempre un seguito eccezionale, ma che in questo caso diventa anche capace di sensibilizzare una platea internazionale su temi importanti come disabilità e inclusione. Già, perché lo sport annulla le differenze in maniera così efficace da rendere evidente a tutti che chi vive una condizione di disabilità può raggiungere risultati sportivi di grande rilievo. A guidare la delegazione italiana alla cerimonia d’apertura sono stati il ciclista Luca Mazzone e la velocista di atletica Ambra Sabatini, lui un veterano dei record e lei una giovanissima campionessa, che simbolicamente uniscono tradizione e futuro e che rappresentano un esempio per tanti giovani disabili che si avvicinano allo sport. Infatti, tra le tante emozioni veicolate dalle Paralimpiadi, c’è anche la voglia di emulare, di cimentarsi, di provare a superare i propri limiti. È proprio vero che campioni si diventa: in ogni ambito della vita ci vuole impegno, allenamento, passione per raggiungere i risultati sperati. Certo, è necessario anche che si creino le condizioni perché ogni individuo possa avere l’opportunità di realizzarsi e di mettersi alla prova. Per questo le Paralimpiadi sono l’occasione per sensibilizzare le Istituzioni e dimostrare che, avendo a disposizione spazi e luoghi adeguati, anche un disabile può esercitarsi e migliorare le proprie prestazioni sportive, proprio come i cosiddetti normodotati. Lo sport, in fondo, in tutte le sue espressioni e discipline, è lo specchio delle differenze che caratterizzano l’umanità. Dal basket all’atletica leggera, dal nuoto al calcio, in squadra o individuale, l’attività sportiva rappresenta i molteplici aspetti nei quali si manifestano le differenze fisiche e psichiche. Inoltre, trasmette valori fondamentali per la società civile e favorisce la crescita dell’autostima, permettendo di migliorarsi a ogni traguardo raggiunto. Non a caso si dice palestra di vita, a indicare proprio come l’esercizio fisico permetta di lavorare non solo sul corpo, ma anche sulla mente e sullo spirito. La dimensione corporea della disabilità viene in qualche modo annullata quando si pratica sport, perché la parte ludica, agonistica e fisica permette di migliorare le proprie performance e di sviluppare nuove competenze. È una sensazione che abbiamo provato tutti, quel piacere che si avverte nello sforzo e nella fatica, che ci regala benessere, divertimento e appagamento. Nello sport siamo tutti uguali, sia quando lo pratichiamo da protagonisti sia quando lo seguiamo da spettatori. Per questo le Paralimpiadi ci hanno regalato tante emozioni, in un’edizione che è già una storia, una di quelle belle, dove per una volta il mondo diventa davvero un luogo accessibile a ognuno di noi.

ATLETI E ATLETE NON VEDENTI E IPOVEDENTI ALLE PARALIMPIADI PARIGI 2024
ATLETICA (4):
• Arjola Dedaj (non vedente, specialità: 100 m, salto in lungo - cat. T 11);
• Assunta Legnante (non vedente, specialità: lancio del disco, getto del peso - cat. F 11);
• Valentina Petrillo (ipovedente, specialità: 200 m, 400 m - cat. T 11);
• Oney Tapia (non vedente, specialità: lancio del disco, getto del peso - cat. F 11);
CICLISMO (2):
• Federico Andreoli (ipovedente, specialità: strada, crono - classe MB);
• Lorenzo Bernard (non vedente, specialità: pista, strada - classe MB).
CANOTTAGGIO (1):
• Carolina Foresti (ipovedente e altra disabilità, specialità: 4+PR3 mix - classe PR3);
JUDO (5):
• Simone Cannizzaro (ipovedente - cat. J2);
• Paolo Dongdong Camanni (non vedente - cat. J1);
• Carolina Costa (ipovedente - cat. J2);
• Valerio Romano Teodori (non vedente - cat. J1);
• Matilde Lauria (non vedente - cat. J1);
NUOTO (3):
• Alessia Berra (ipovedente, specialità: 100 farfalla S13, 50 stile libero S13,
100 stile libero S12, 100 rana SB12);
• Carlotta Gilli (ipovedente, specialità: 100 farfalla S13, 100 dorso S13, 50 stile libero S13,
400 stile libero S13, 200 misti SM13);
• Martina Rabbolini (non vedente, specialità: 400 stile libero S11, 100 dorso S11,
100 rana SB11);
TRIATHLON (2):
• Anna Barbaro (non vedente, classe PTVI);
• Francesca Tarantello (non vedente, classe PTVI).



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