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Corriere dei Ciechi

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Numero 7-8 del 2024

Titolo: ATTUALITÀ- A Parigi l'importante è che partecipino tutti

Autore: Redazionale


Articolo:
Una capitale accessibile per Olimpiadi e Paralimpiadi
Parigi. Romantica, elegante, colta, capace con la sua bellezza di fare innamorare chiunque la visiti. Una bellezza che, però, adesso dovrebbe anche essere più accessibile. Infatti le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono un'occasione che la capitale francese ha colto per potenziare le infrastrutture e accogliere così al meglio i quasi 350 mila visitatori con disabilità previsti. L'obiettivo è organizzare accessi privi di barriere architettoniche nei siti olimpici e favorire una mobilità sostenibile che permetta alle persone disabili di raggiungere i luoghi dove si svolgerà l'evento. Grazie al progetto HUA (Handic'Up Access) dedicato all'innovazione tecnica e sociale al servizio delle persone disabili e dei loro accompagnatori, sono tante le misure che Parigi ha avviato. Tra le altre, sono stati realizzati 185 chilometri di "corsie olimpiche" riservate e servizi di trasporto collettivo con 150 navette nelle stazioni parigine, dedicati a chi si trova in una condizione di mobilità ridotta. Oltre a favorire il movimento, la città ha anche preparato nei luoghi di gara e di celebrazione un servizio di audiodescrizione per 37 discipline paralimpiche, personale dedicato all'accoglienza, biglietti e offerte speciali.
Lo stadio Pierre de Coubertin, intitolato al celebre fondatore dei giochi olimpici moderni nonché autore del celebre motto "l'importante è partecipare", è stato ristrutturato in un'ottica di totale accessibilità. Rampe di accesso a tutti i livelli, ascensori a norma, spogliatoi con design modulabile secondo le necessità di tutti gli atleti a mobilità ridotta, una "zona calma" per gli spettatori con disturbi uditivi. E, alla fine dei Giochi, la vittoria condivisa da tutti sarà che le infrastrutture così migliorate resteranno a disposizione per i visitatori futuri. Purtroppo, in questi lavori straordinari è rimasta indietro la metropolitana, che oggi ha solo una linea accessibile alle persone con mobilità ridotta, ma per fortuna tutti i trasporti di superfice si sono adeguati per poter servire chiunque. Lo sport è, quindi, ancora una volta motore trainante non solo di un evento da condividere, ma dimostra anche la sua capacità di arrivare al cuore delle persone annullando le differenze e le diversità.
Nelle attività dilettantistiche come nelle Olimpiadi, lo sport resta uno dei più potenti elementi da utilizzare per favorire inclusione e accessibilità, insegnando a tutta la società e non solo a chi lo pratica a superare i propri limiti, fisici e mentali, e a percorrere nuove vie. Certo, quando queste sono i magnifici boulevard parigini che costeggiano i monumenti più famosi del mondo, l'effetto è ancora più bello. Infatti, a parte il villaggio olimpico sull'Île-Saint-Denis, tutta la capitale diventerà una magnifica scenografia sulla quale si muoveranno parte delle competizioni. Beach volley ai Champs de Mars, i giardini che circondano la Tour Eiffel, campionati di scherma sotto la cupola del Grand Palais, atletica Les Invalides, equitazione alla vicina Reggia di Versailles, il tutto con un'attenzione alla sostenibilità per ridurre l'inquinamento. Se il barone Pierre de Coubertin potesse osservare come sta cambiando la sua città proprio in occasione dell'evento da lui creato secoli fa, forse cambierebbe il suo motto perché davvero, alle Olimpiadi nello sport e nella vita, l'importante è che partecipino tutti.



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