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Il Progresso

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Numero 9 del 2020

Titolo: Attualità- Mascherine fai da te: quanto filtrano?

Autore: Silvia Turin


Articolo:
(da Corriere.it del 27 aprile 2020)
La classifica dei materiali migliori (e più strani)
Negli Usa diverse aziende stanno studiando materiali di uso quotidiano e li stanno sottoponendo a prove di efficienza filtrante per dare ai consumatori indicazioni utili. Vincono panni di carta, lenzuola e jeans.
Si può fare una mascherina con qualsiasi materiale, ora l'abbiamo imparato. Nel nuovo Dpcm appena firmato dal premier Conte secondo quanto descritto nell'articolo 3: «Per la popolazione generale potranno essere utilizzate, in alternativa alle mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso».
Spesso bisogna ingegnarsi
Le mascherine sono obbligatorie «nei luoghi confinati aperti al pubblico inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento del distanziamento fisico». Anche la Lombardia pensa a confermare l'obbligo di uscire di casa sempre con la mascherina. Anche se in Italia si va verso il miglioramento dell'approvvigionamento, il tema mascherine è sempre centrale e dover provvedere da soli spesso è necessario. Anche negli Stati Uniti si pone lo stesso problema, tanto che nei laboratori che testano le particelle atmosferiche, le apparecchiature ad alta tecnologia vengono ora utilizzate per misurare il potenziale di filtrazione di filtri per caffè, lenzuola e qualsiasi altro materiale non convenzionale che il pubblico possa maneggiare.
Laboratori al lavoro
Il New York Times fa un riassunto dei risultati di questi test. Le prove utilizzate per le schede sono quelle effettuate dell'azienda Smart Air, che produce depuratori d'aria, ma ha guadagnato un grosso seguito online per un blog sulle mascherine (che risponde a domande comuni come se il microonde possa disinfettare o se si possano usare panni di carta come filtri), ma anche dei ricercatori della Virginia Tech, dell'Università della Scienza e della Tecnologia del Missouri e di Wake Forest Baptist Health. I test vagliano il potere filtrante per particelle da 0,3 micron: le mascherine Ffp3 per i medici filtrano il 99% di particelle di 0,23 micron, il virus è di 0,12 micron, ma viene veicolato da goccioline di maggior dimensione. Una mascherina chirurgica filtra tra il 60 e l'80%.
Bene i tessuti a più strati
Tra tutti i test fatti, spiccano alcune evidenze generali: molti tessuti fanno un buon lavoro filtrando le particelle virali più grandi (droplets), sono poco efficaci invece per le goccioline più piccole (aerosol). Nella maggior parte dei casi, le fibre naturali hanno prestazioni migliori di quelle sintetiche e due strati sono meglio di uno. Alcuni articoli, come sacchetti da aspirapolvere e filtri per caffè (americano), fanno un buon lavoro di filtraggio ma possono rendere difficile la respirazione. È importante ricordare che qualsiasi copertura per il viso è meglio di niente e proteggerà gli altri (in modo più o meno efficace) dal potenziale contagio. La protezione «in entrata» non è garantita e, oltre che dai materiali, dipende da quanto la mascherina si adatta e aderisce al viso.
Ecco un elenco degli ultimi risultati dei test sui materiali secondo il Nyt e in ordine di miglior efficacia.
Panni di carta e asciugatutto: molte persone usano panni di carta monouso per fabbricarsi una mascherina o li usano come terzo strato interno in una mascherina di tessuto. Nel test Smart Air, i panni di carta (a due strati) hanno filtrato il 96% di droplets e il 33% di aerosol. Gli asciugamani assorbenti usa e getta utilizzati in alcuni negozi o dai meccanici hanno filtrato l'87% di droplets e circa il 19% di aerosol.
Federe e lenzuola: Smart Air ha testato lenzuola al 100% di cotone, con trama a 120 fili e ha trovato un potere filtrante del 90% per particelle grandi (droplets) e al 24% per particelle piccole (aerosol). Gli scienziati del Missouri hanno trovato che quattro strati di federa per cuscino a 600 fili hanno raggiunto la stessa protezione di una mascherina chirurgica.
Tessuto da cucito in cotone: una maschera a due strati di flanella e cotone è stata una delle migliori testate nello studio di Wake Forest Baptist e ha rivaleggiato con l'efficienza di una mascherina chirurgica. In generale, il tessuto di cotone ad alto numero di fili scelto per le trapunte e per la sua durata fa un ottimo lavoro.
Jeans e tela: nel rapporto di Smart Air, jeans e tela hanno filtrato oltre il 90% di particelle grandi e circa un terzo di particelle piccole.
Magliette: le magliette in cotone sono di gran lunga il più popolare tessuto per mascherine fai-da-te, ma c'è molta variabilità nei materiali. Una maglietta pesante probabilmente farà un lavoro migliore di una leggera. Alla Virginia Tech, un singolo strato di una vecchia maglietta di cotone catturava il 20% di aerosol e il 50% di droplets. Uno studio dell'Università del Cambridge del 2013 ha scoperto che due strati di maglietta catturavano circa il 70% delle particelle più grandi. Nel test Smart Air, due strati di maglietta hanno catturato il 77% di droplets e il 15% di aerosol.
Strofinacci: Smart Air ha usato quello che chiamava «strofinaccio da cucina» e ha scoperto che filtrava le particelle più grandi e il 48% delle particelle piccole.
Imbottiture per reggiseno: la forma arrotondata delle imbottiture può assomigliare a una mascherina e ci sono anche gli elastici, motivo per cui alcune persone li trasformano in mascherine per il viso. Smart Air ha dichiarato di aver testato un reggiseno in «mussola e spugna» che ha trattenuto il 76% di droplets (goccioline grandi) e il 14% di particelle piccole (aerosol).
Borse riciclabili: borse riutilizzabili in polipropilene non tessuto hanno filtrato il 73% di droplets e l'11% di aerosol.
Sciarpe e bandane: anche in questo caso materiali molto vari. La maggior parte delle bandane di cotone sono realizzate in cotone molto leggero e, anche se ripiegate per quattro volte, non offrono molta protezione. Nei test Smart Air, entrambi hanno funzionato male.
Panni per pavimenti usa e getta: Smart Air ha testato un panno per pavimenti monouso sottile che filtrava solo il 7% di piccole particelle.
Filtri da caffè (americano): i filtri per caffè hanno risultati contrastanti. Hanno buon potere filtrante ma non sono molto traspiranti. L'opzione migliore pare un sottile filtro da caffè inserito tra gli strati di cotone.
Filtri dell'aria e sacchetti da aspirapolvere: gli scienziati hanno cercato di trovare materiali alternativi efficaci provando i filtri dell'aria e testando i sacchetti Hepa (quelli delle aspirapolveri). Entrambi possono funzionare abbastanza bene, ma hanno aspetti negativi significativi. I filtri dell'aria, solitamente di metallo, se tagliati possono rilasciare fibre che sono pericolose da inalare. I sacchetti Hepa sono buoni filtri ma non traspiranti.



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