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Il Progresso

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Numero 3 del 2020

Titolo: Itinerari- La Parigi insolita: 20 luoghi meravigliosi che solo i parigini conoscono

Autore: Sara Bovi


Articolo:
(da «Viaggi.Corriere.it» del 30 gennaio 2020)
Non ci sono solo la Tour Eiffel e l'Arc de Triomphe, gli Champs-Elysées e il Moulin Rouge. E nemmeno il Quartiere Latino, Montmartre e il Louvre. Parigi è molto di più delle semplici attrazioni più gettonate dai turisti. È un insieme di angoli segreti, nascosti, noti solo ai parigini. Di parchi sconosciuti e meravigliosi, di chiese antiche, di strade sotterranee. Tesori che gli abitanti della metropoli custodiscono gelosamente in segreto. Una vera scoperta per quei turisti che conoscono già bene la Ville Lumière ma vogliono ancora sorprendersi.
Rue Cremieux
Con le sue case coloratissime, è una via di mezzo tra Burano e Portobello Road. Non sorprende che Rue Cremieux, nel 12o arrondissement, sia tra le vie più caratteristiche di Parigi. Eppure in pochi la conoscono: è solo grazie a Instagram se la sua fama sta aumentando. Passeggiando all'interno, ecco che si scopre una Parigi diversa, meno caotica e scontata di quella turistica. Tra le chicche, i disegni di gatti neri sulle pareti delle case, i vari trompe l'oeil e le insegne dei negozi risalenti all'Ottocento.
Collège des Bernardins
Al contempo museo e centro teologico, il Collège des Bernardins si trova nel 5o arrondissement. Fondato dall'abate di Clairvaux Étienne de Lexington, risale al 1248. Non è tra le attrazioni più turistiche di Parigi, anzi. Eppure basta camminarvi all'interno per rendersi conto della sua bellezza architettonica (in particolare, la sala capitolare con le volte a vela). Imperdibile assistere ai concerti che, periodicamente, vengono organizzati all'interno. Per info: collegedesbernardins.fr
Hôtel de Sens
A Parigi, chi vuole rivivere le atmosfere rivoluzionarie di solito visita la Conciergerie, la prigione in cui venne rinchiusa, tra i tanti, anche la Regina Maria Antonietta. In pochi, però, fanno visita all'Hôtel de Sens, nel Marais (7 Rue des Nonnains d'Hyères). Si tratta di uno splendido palazzo in stile gotico, dall'aspetto simile a una fortezza. Il primo proprietario fu l'arcivescovo di Sens Tristan de Salazar ma venne abitato anche dalla regina Margherita di Valois. La vera chicca? Sulle mura c'è ancora incastonata una palla di cannone: venne sparata nel 1830 durante la Rivoluzione di luglio.
Butte Bergeyre
È un micro-quartiere di Parigi, all'interno del 19o arrondissement. Uno degli angoli più nascosti ma, al contempo, più caratteristici della Ville Lumière. La Butte Bergeyre si trova in cima a una collina, a ovest del parco Butte-Chaumont. Per questo è una delle location ideali per vedere Parigi dall'alto e, soprattutto, per ammirare la Basilica del Sacro Cuore. Da non perdere l'omonimo giardino con il suo vigneto.
Petite Ceinture
È un peccato che la Petite Ceinture - un lungo percorso ferroviario, abbandonato da tanti anni, che fa il giro di Parigi - sia ancora sconosciuto ai più perché permette, in realtà, di esplorare la Ville Lumière da un'angolazione davvero particolare. Costruita tra il 1852 e il 1869, questa linea - circa 40 km - un tempo era adibita al traffico delle merci e dei passeggeri. Con l'introduzione della metropolitana, però, a poco a poco venne dimenticata e, nel 1900, chiusa definitivamente. Tra graffiti e vegetazione infestante oggi sembra più un'opera d'arte. Perfetta da scoprire - in alcuni tratti è aperta al pubblico - per chi di Parigi già conosce quasi tutto. Per info: petiteceinture.org
La Mouzaïa
È uno dei quartieri «nascosti» di Parigi, frequentato principalmente dai locali. Un vero peccato, perché la Mouzaïa è uno dei pochi angoli della Ville Lumière in grado di sorprendere anche il turista più avvezzo a frequentare la capitale francese. Si trova nel 19o arrondissement, poco distante dal parco Butte Chaumont. E sebbene sia nato come quartiere popolare, oggi è una zona molto ricercata. Tra casette risalenti a fine 800 e strade piene di fiori è facile, qui, sentirsi in campagna piuttosto che in una metropoli. Un lato inedito della città d'Oltralpe, in cui è bello perdersi, guidati solo dall'olfatto.
Passage Brady
Si trova nel 10 arrondissement ed è uno dei passaggi coperti più caratteristici della città. Apprezzato dai parigini - eppur poco noto ai turisti - il Passage Brady viene soprannominato «la piccola India» per l'abbondanza di negozi e ristoranti etnici. Qui è un fiorire di spezie, sari colorati, statue religiose e profumo di incenso. Vale la pena farci un salto: non a caso è classificato Monumento Storico dal 2002.
Cattedrale Saint-Alexandre-Nevsky
Ci sono la Cattedrale di Notre-Dame (attualmente chiusa al pubblico per i danni subiti dopo l'incendio dell'anno scorso) e la Basilica del Sacro Cuore. La Sainte Chapelle e la Basilica di Saint-Denis. Pochi, però, mettono in cima alla lista delle chiese da vedere a Parigi la Cattedrale Saint-Alexandre-Nevsky, nell'8o arrondissement (12 Rue Daru). Si tratta di una chiesa ortodossa, consacrata nel 1861 e diventata cattedrale nel 1922. È il principale luogo di culto della comunità russa a Parigi ma è incantevole da vedere anche da turisti. Una volta entrati si ha la sensazione di essere a San Pietroburgo e non nella capitale francese.
59 Rivoli
È vero, Parigi di opere d'arte ne ha da vendere. E se è la prima volta che si visita la città, non si può non fare un salto al Louvre. Dalla seconda in poi, però, si può osare. Ed andare, ad esempio, a vedere con i propri occhi il 59 Rivoli, un palazzo di sei piani al civico 59 della celebre via, non molto distante dal Louvre e dal Centre Pompidou. L'edificio, occupato nel 1999 da un trio di artisti, ospita una trentina di atelier e una galleria d'arte. Per info: 59rivoli.org
La corte del Palais Royal
Il Palais Royal, realizzato per volontà del cardinale Richelieu nel XVII secolo, è tra gli edifici più famosi di Parigi (all'interno ospita il Consiglio di Stato e il Consiglio Costituzionale). Pochi conoscono, però, la particolarità del suo interno. Il cortile del palazzo, un tempo adibito a parcheggio, negli anni Ottanta venne abbellito con l'opera dell'artista Daniel Buren intitolata «Les Deux Plateaux». Il consiglio è di farci un salto: difficile restare indifferenti alle 260 colonne ottagonali dalle differenti altezze. I giochi di contrasti sono evidenti: essendo a strisce verticali bianche e nere, creano un bellissimo gioco di colori con le colonne classiche dell'edificio principale (8 Rue de Montpensier).
Dodo Manège
È forse la giostra più originale di tutta Parigi. Ma in pochi - se non i locali - la conoscono. Si chiama Dodo Manège e si trova nei pressi del Museo di Storia Naturale, all'interno del Jardin des Plantes. A girare, però, non sono i cavalli ma animali in pericolo o a rischio estinzione. Come i panda, ad esempio. O i dinosauri, decisamente già estinti.
Villa Léandre
L'impressione è di essere a San Francisco. Ma non è così: Villa Léandre è un angolo di Parigi, nel 18o arrondissement. Una viuzza, per la precisione, a pochi passi da Montmartre, con pavimento lastricato e casette colorate a fare da cornice. Un tempo qui vivevano nobili decaduti e artisti poveri in canna. Oggi è una delle bellezze segrete della città, conosciuta dai locali e poco nota ai turisti.
Café Suédois
Destinazione 3o arrondissement per scoprire un angolo di Svezia nel cuore di Parigi. Basta entrare nel caffè all'Institut Suédois - l'Istituto svedese - all'interno di una casa privata, l'Hôtel de Marle. Uno dei luoghi più segreti e, al contempo, magici, della Ville Lumière. L'atmosfera è quasi surreale, soprattutto in estate, quando i parigini, nel giardino, prendono il sole sulle sedie sdraio, gustando un gelato. Per info: paris.si.se/en/
Musée des Egouts
Forse, all'apparenza, non è uno dei musei più invitanti. Eppure il Musée des Egouts, dedicato al sistema di fognature, è una delle chicche della Ville Lumière. E i parigini, più dei turisti, lo sanno molto bene. Si entra da un tombino sul ponte dell'Alma e si scende in un tunnel, approfittando dell'opportunità di seguire un percorso di 500 metri nel sottosuolo della capitale. Un'occasione unica per visitare una Parigi nascosta, una Parigi segreta. E per immergersi nell'atmosfera descritta da Victor Hugo ne «I Miserabili». Attenzione: il museo è stato chiuso per lavori nel 2018 e dovrebbe riaprire a inizio 2020.
Il giardino dell’Hôpital Saint-Louis
Destinazione 10o arrondissement per vedere uno dei più belli - quanto sconosciuti - giardini di Parigi. Con una superficie di ben 9.400 metri quadrati, il giardino dell’Hôpital Saint-Louis, tra i più antichi ospedali di Parigi, è un piccolo gioiello. È aperto al pubblico dal 2005 - solo i weekend, da aprile a ottobre - e, per ora, è frequentato solo dagli abitanti del quartiere. Meglio approfittarne, ora che non è ancora sovraffollato (1 Avenue Claude Vellefaux).
Hôtel Dieu
Lo sapevate che l'ospedale più antico di Parigi - l'Hôtel Dieu, nel 4o arrondissement - contiene all'interno uno dei giardini più belli della città? Pochi ne sono a conoscenza ma, una volta saputa la dritta, vale la pena farci un salto. Nel complesso, che racconta 14 secoli di storia, ci sono aree verdi particolarmente curate con siepi artistiche e aiuole ben rifinite. A due passi c'è Notre Dame (1 Parvis Notre-Dame - Pl. Jean-Paul II).
Cinéma Le Louxor
In vacanza a Parigi, l'idea di andare al cinema potrebbe essere ben presto accantonata per non rischiare di «sprecare» una serata facendo qualcosa che si può fare anche a casa. Se si sceglie, però, Le Luxour, nel 10o arrondissement, l'esperienza diventa unica. Si tratta, infatti, del cinema più vecchio di Parigi. Inaugurato nel 1921, rischiava di scomparire ma nel 2013 è stato ristrutturato. La facciata ricorda l'architettura egiziana - da qui il nome della città di Luxor - ed è ricoperta di mosaici colorati. Le luminarie sono in stile Art Déco (70 Boulevard de Magenta).
Cité des Fleurs
Chi possiede una casa in questo quartiere deve piantare almeno tre piante in giardino. Se a ciò si aggiunge che l'area è pedonale, va da sé che la Cité des Fleurs non sia stata chiamata così a caso. Si trova nel 17o arrondissement ed è una delle aree più green di Parigi. Una manciata di villette immerse nella natura, per immergersi - almeno qualche ora - in una Parigi davvero bucolica.
Jardin Japonais (Musée Guimet)
Per gli amanti dell'arte asiatica il Musée Guimet, nel 16o arrondissement, è la tappa ideale. Pochi sanno, però, che l'edificio custodisce all'interno uno dei giardini giapponesi più belli di tutta Parigi. Da non perdere il padiglione del tè, disegnato nel 2001 dall'architetto hashitsu Nakamura Masao. Costruito dai migliori artigiani giapponesi sotto la guida del maestro carpentiere Yamamoto Takaaki, ospita le varie scuole di tè giapponese che vogliono celebrare cerimonie tradizionali in una location unica (6 Place d'Iéna).
Chiesa ortodossa di Saint-Serge de Radonège
Un vero e proprio gioiello architettonico, nascosto nel 19o arrondissement. La chiesa ortodossa di Saint Serge de Radonège non è certamente tra le mete più frequentate dai turisti a Parigi. Eppure, una volta scoperta, ci si chiede come mai non sia conosciuta ai più. Si trova al civico 93 di rue de Crimée, nascosta dietro a un cancello di ferro. Dopo aver superato un tavolo e qualche sedia che danno l'idea di un luogo abbandonato, ecco stagliarsi, nel verde, il particolarissimo edificio, sede dell'Istituto di Teologia Ortodossa. L'atmosfera è tranquilla e il silenzio regna ovunque: non sembra nemmeno di essere nella Ville Lumière.



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