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Corriere Braille

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Numero 2 del 2020

Titolo: Carte di credito in Braille, Bper prima in Italia

Autore: Redazionale


Articolo:
(da «Press-in» n. 3034, su «La Repubblica» del 28-12-2019)
È di questi mesi la presentazione delle carte di pagamento in Braille emesse dal Gruppo Bper. Il progetto è nato nell'ambito delle attività di innovazione e di responsabilità sociale volte a garantire maggiore accessibilità per chi presenta disabilità visive. Dall'inizio del 2019 il Gruppo Bper ha avviato la progressiva emissione delle nuove carte, nelle diverse tipologie di carte di credito (contraddistinte dalla lettera «C»), carte di debito (contraddistinte dalla lettera «D»), carte prepagate (contraddistinte dalla lettera «P»).
Soddisfatto il nuovo Responsabile della Direzione Regionale Campania Guido Serafini: «Siamo una Banca che vive in contatto diretto con le persone. Per una Banca è fondamentale creare valore per la propria comunità. Bper da sempre promuove iniziative ad alto impatto sociale attraverso progetti inerenti l'inclusione finanziaria e l'accessibilità e che abbiamo avviato per applicativi tecnologici, spazi fisici, servizi di pagamento e finanziari, in modo da consentire la piena partecipazione nella società delle persone con difficoltà».
Da poche settimane alla guida della Direzione Regionale, Serafini si sofferma anche sulle priorità della sua azione sul territorio. «C'è attenzione rispetto a un percorso che ha una continuità sua, che vuole trovare vicinanza ai territori sia con le filiali che con le strutture a loro supporto, il tutto nell'ambito di un disegno aziendale unico e quindi di messa a disposizione dei territori di quelle che sono le competenze e la capacità di servizi sviluppata anche in sede centrale».
L'idea di dotare le carte di pagamento del carattere Braille è nata da una proposta dell'Unione Italiana Ciechi. Bper Banca ha successivamente avviato le necessarie verifiche tecniche per poter inserire il sistema Braille su tutte le carte di nuova emissione. Il progetto è stato realizzato con il contributo degli specialisti della Banca di Sassari, la società del Gruppo Bper a presidio della monetica, e con il supporto di Idemia Italy, leader mondiale nella fornitura di prodotti e servizi tecnologicamente avanzati nel mondo dei pagamenti.
Bper Banca offre già alla clientela ipovedente e non vedente strumenti specifici per effettuare online operazioni finanziarie, bonifici, ricariche telefoniche, ecc. All'interno del Msite dell'internet banking (l'applicazione di accesso per dispositivi mobili), è stata predisposta la possibilità che software specifici (screen reader) «leggano» quanto appare sul monitor o sul display e lo descrivano attraverso una sintesi vocale. Per permettere ai clienti di operare quanto più possibile in autonomia, si è inoltre intervenuti sia sulla possibilità di visualizzare le pagine in un formato più grande sia sull'implementazione di nuove funzionalità legate agli aspetti di gestione della password.
Bper ha avviato anche le procedure per l'adesione al Protocollo sottoscritto tra Abi, il Consiglio Nazionale del Notariato (Cnn) e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) in tema di accessibilità, con l'obiettivo di individuare soluzioni per semplificare le modalità di accesso e fruibilità della documentazione, in particolare per la fase precontrattuale del contratto di mutuo ipotecario.
L'iniziativa è in linea con quanto previsto dalla proposta di Direttiva della Commissione Europea inerente «l'Atto Europeo sull'accessibilità» che definisce - per alcuni prodotti e servizi fondamentali, tra i quali i servizi bancari, gli Atm, i siti web, le applicazioni per i dispositivi mobili utilizzati per i servizi bancari - requisiti comuni di accessibilità.
Massima attenzione anche alle sfide che attendono Bper nei prossimi mesi. «Oggi Bper Banca» precisa Serafini «è impegnata in un monitoraggio del suo livello di attività in base al mercato, con lo sguardo sempre rivolto allo sviluppo, alla crescita economica e sociale del territorio in cui operiamo. Guardiamo al lungo termine, ovviamente, ma costruiamo l'esigenza del presente. La nostra è una delle poche banche che ha creato utili positivi e che non ha bruciato risorse».



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