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Corriere Braille

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Numero 32 del 2019

Titolo: Speciale Giornata Nazionale del Braille dedicato alle attività svolte dalle sezioni provinciali e regionali - seconda parte

Autore: Redazionale


Articolo:
Catania, XII Giornata Nazionale del Braille 21 febbraio 2019
La Sezione Territoriale dell'Uici di Catania e l'Istituto Comprensivo «Alessio Narbone» di Caltagirone il 21 febbraio 2019 hanno presentato a Caltagirone la XII Giornata Nazionale del Braille. Il Ds dell'Ic «Narbone», sede della manifestazione, prof. Francesco Pignataro, ha così sintetizzato la giornata che ha giudicato ricca di sollecitazioni non tanto sul piano della ricorrenza, quanto su quello della comunicazione di istanze, di bisogni e di rischi di nuove marginalità legate non solo alla disabilità visiva, ma a tutte le forme di diversità. Ha sottolineato la necessità che il mondo della scuola si impegni per migliorare le competenze dell'insegnante specializzato per quanto riguarda la conoscenza del Braille. La sintesi vocale infatti non può diventare alternativa all'utilizzo del Braille, in quanto si tratta di due canali diversi e integrabili, e la dimensione tattile del Braille dal punto di vista cognitivo determina processi simili alla scrittura dell'alfabeto per i vedenti. Un altro impegno della scuola, a costo zero, deve riguardare l'anticipazione della data di adozione dei libri di testo allo scopo di favorire, in termini di tempi, la trascrizione dei testi adottati in Braille, considerato che occorrono mediamente circa quattro mesi per le operazioni di transcodificazione. Inoltre ha registrato la graduale latitanza delle istituzioni che stanno lasciando al privato sociale e alle imprese la gestione delle problematiche relative alla disabilità, contravvenendo non solo a quanto previsto dalla Costituzione, ma al bisogno di inclusività, sempre più messa in crisi dalle spinte economicistiche ed individualistiche della globalizzazione. Infine ha rivolto un ringraziamento alla prof.ssa Puglisi, Presidente della sezione Uici di Catania, il cui impegno e entusiasmo costanti animano una realtà associativa capace di proficue collaborazioni e di ruoli di supplenza, rispetto alla latitanza di soggetti obbligati dalle norme, nell'ottica di una promozione culturale e sociale dei disabili visivi perché la disabilità non sia più considerata un problema, ma una opportunità. Il vice-Presidente della sezione Uici di Catania, dott. Antonio Stoccato, calatino molto attivo sul territorio, ha dato il benvenuto alla XII Giornata Nazionale del Braille e ringraziato il Ds prof. Pignataro sempre disponibile. Infatti non è stata questa la prima volta che ci si è trovati insieme in una iniziativa. Già in passato c'è stata una proficua collaborazione, come in occasione della visita alla Sala Multisensoriale (con la Presidente Uici di Catania prof.ssa Rita Puglisi e il Responsabile del Centro di Consulenza Tiflodidattica di Catania dott. Nando Sutera) e dell'impiego dell'Unità mobile per lo screening (era in piazza Municipio, ma a scuola si è fatta sensibilizzazione con gli studenti). Ringraziamenti sono stati rivolti anche a Associazioni, Amici, Soci e Socie Uici presenti. La scelta di Caltagirone come sede per celebrare la XII Giornata Nazionale del Braille ha espresso l'impegno e la volontà della Presidente e del Consiglio Uici di Catania di valorizzare tutto il territorio. Caltagirone peraltro vanta una collaborazione storica e si caratterizza per un particolare dinamismo dei Soci e delle Socie e per l'offerta e la continuità di prestazione dei servizi. L'Ic «Narbone» di Caltagirone lavora per la promozione, l'uguaglianza e le pari opportunità per tutti. L'Uici di Catania vuole essere parte attiva nella comunità, sul territorio e nella società civile. Messi nelle condizioni opportune i disabili visivi vogliono battersi e si battono per essere parte attiva. L'approccio alla diversità deve prescindere dalla disabilità, bisogna guardare alla persona e non al deficit-alla differenza, e riconoscere il valore della relazione-dell'essere.
Il Responsabile del Centro Di Consulenza Tiflodidattica di Catania, dott. Nando Sutera, ha svolto la prima relazione prevista, dal titolo Il Braille nell'era digitale, che ha posto l'accento sul Braille come risultato di un percorso di apprendimenti, di strategie e di competenze da sviluppare già a partire dalla scuola dell'infanzia. Il dott. Sutera ha sottolineato che i bambini con disabilità visiva arrivano alla scuola primaria (prima classe) con capacità tattili, aptiche, ecc. poco sviluppate e organizzate, e il Braille concorre allo sviluppo, all'affinamento e allo strutturarsi di tali capacità essendo peraltro l'unico e vero sistema di letto-scrittura per i bambini non vedenti. Un secondo importante elemento evidenziato ha riguardato la tifloinformatica. Non c'è conflittualità tra il Braille e la tecnologia informatica. Dopo l'apprendimento del Braille è un ottimo supporto infatti anche il computer che non richiede inizialmente nemmeno l'acquisto di software e hardware, ma l'utilizzo di risorse libere. È necessaria invece un'adeguata preparazione per insegnanti e assistenti all'autonomia e alla comunicazione. Infine una riflessione è stata dedicata all'utilizzo di sintesi vocale e di display Braille in termini di integrazione o di esclusività dei due sistemi, scelta che dipende da fattori specifici come la tipologia delle discipline. La Responsabile della Sala Multisensoriale dell'Ic «Narbone», prof.ssa Giusi Sestina, ha curato la seconda relazione in programma, l'approccio Snoezelen come proposta di integrazione multisensoriale, partendo dal dato che l'ambiente influenza l'uomo e l'uomo influenza l'ambiente. Gli stimoli creano connessioni interneuronali che favoriscono il «Colloquio Neuronale», aumentando l'attività cosciente. Le sensazioni provenienti dall'ambiente arrivano attraverso gli organi sensoriali il cui sviluppo inizia nel grembo materno. Le informazioni ambientali, attraverso gli organi di senso, giungono al cervello dove vengono elaborate e integrate alle esperienze, alle conoscenze e alle informazioni già possedute e organizzate in risposte funzionali ed efficaci, adattive alle richieste dell'ambiente. Questo processo percettivo prende il nome di Integrazione Sensoriale. A questo punto la domanda è: L'approccio Snoezelen, che è alla base della Sala Multisensoriale, in che modo può intervenire sullo sviluppo dell'integrazione sensoriale? Il termine Snoezelen deriva dalla contrazione di due verbi olandesi: Snuffelen (cercare fuori, esplorare) e Doezelen (rilassarsi, sonnecchiare); quindi il suo significato è: rilassarsi attraverso l'esplorazione dell'ambiente. L'approccio Snoezelen nasce negli anni Settanta in Olanda. La Sala Snoezelen di Caltagirone è uno spazio accogliente, fatto di luci, colori, suoni, immagini, odori, dove è possibile ristabilire il contatto con il proprio corpo, attraverso la sensorialità. Ha l'estensione di circa 150 metri quadri, è dotata di un laboratorio polifunzionale ed è attrezzata con i seguenti dispositivi: tubo a bolle, sedia basculante, fibre ottiche, materasso vibro-acustico, pannello interattivo, luce ultravioletta, ologramma e sistema di proiezione 3D Mapping, che, insieme alle luci soffuse e al movimento dell'acqua, creano un ambiente in grado di rievocare le sensazioni di benessere di un grembo che accoglie, divenendo un rifugio che custodisce e protegge. Snoezelen non è una metodologia, ma una filosofia di accompagnamento, è un approccio fortificante e non direttivo: non è il docente a scegliere, ma l'alunno che, dopo aver esplorato l'ambiente, opera scelte e indica con quale dispositivo vuole interagire. Questo, sul piano dell'autonomia, gli consente di acquisire autostima e lo fa sentire abile. Il primo obiettivo da perseguire è il benessere. Altri obiettivi devono tener conto del contesto specifico in cui è collocata la Sala Snoezelen. La scuola deve occuparsi di educazione e di didattica perseguendo obiettivi che sono esplicitati nel Pei, condivisi con la famiglia e gli specialisti. Fondamentale è il docente che deve avere un comportamento empatico e una predisposizione a mettersi in atteggiamento di ascolto per trovare il canale di accesso al mondo interiore dell'Altro. La comunicazione si sposta su un piano non verbale fatto di sguardi e di contatti. Questa forma di comunicazione non è intenzionale, consapevole, controllabile, ma vera e sincera e arriva al bambino che la restituisce con la stessa sincerità. Nella XII Giornata Nazionale del Braille si parla di disabilità visiva. La Sala Snoezelen può rivelarsi una grande risorsa per favorire lo sviluppo dell'integrazione sensoriale attraverso una serie di esperienze somatiche, coinvolgendo estese superfici recettoriali, vestibolari e propriocettive, uditive, olfattive e gustative al fine di strutturare il sé corporeo e, attraverso il gioco libero e il movimento, le tre dimensioni della persona: dell'autonomia, dell'autodeterminazione e emotiva.
La Pedagogista e Assistente alla comunicazione, dott.ssa Elisabetta Sapuppo, ha rilevato che anche quest'anno la Giornata Nazionale del Braille si è rivelata uno spazio per l'approfondimento e per il confronto fra operatori del settore, ma anche di apertura verso realtà altre che costituiscono un prezioso arricchimento per tutti. La Sala Multisensoriale con approccio Snoezelen dell'Ic «Narbone» di Caltagirone ha consentito a tutti i partecipanti di sperimentare appieno le potenzialità inclusive delle proposte multisensoriali rivolte a soggetti con caratteristiche variegate. In tal senso, l'illustrazione dei progetti sperimentati con soggetti con disabilità multiple evidenzia e conferma la consapevolezza che, solo in un'ottica di inclusività, possono essere soddisfatte le contemporanee esigenze di accoglienza, di stimolazione e di socialità che servono alla crescita dei bambini e dei ragazzi. Coerentemente con questi principi di base, la proposta educativa multisensoriale, digitalizzata o pragmatica, soddisfa il bisogno di ciascuno senza tralasciare la promozione dell'incontro con altro da sé. Flavio che frequenta la quarta classe della scuola primaria ha dato dimostrazione pratica di come si lavora al computer in piena autonomia per le attività di studio con un'efficacia che ha confermato tutte le parole dette, scritte e spese a supporto dei risultati che si possono avere quando Braille e tecnologia si incontrano potenziandosi a vicenda. Parallelamente, durante tutta la mattinata, si sono svolti tre workshop: screening ortottico e clownterapia per bambini della scuola primaria, attività nella Sala Multisensoriale, Braille e tecnologie informatiche.
A conclusione della giornata la Presidente Uici di Catania, prof.ssa Rita Puglisi, ha ribadito con forza e grande partecipazione emotiva che i disabili visivi non sono numeri, casi, problemi da risolvere. I disabili visivi sono persone: bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne, anziani. Sono persone con nomi, vite, desideri, ambizioni. Sono membri della società, cittadini al pari degli altri, capaci di dare e di costruire, di creare le condizioni per il proprio e per l'altrui benessere. Tutto questo in un'epoca, la nostra, in cui si rincorre l'efficientismo nella vana e a volte anche presuntuosa pretesa di rispondere a tutte le domande, di collezionare successi, di segnare un'altra vittoria, come se ci trovassimo tutti a giocare ad un ideale tavolo di Risiko piuttosto che a vivere nella realtà di ogni giorno fatta di situazioni e soprattutto di persone. L'efficienza a cui da più parti ci si richiama guarda al prodotto e non al percorso, al progetto, al tempo e agli obiettivi che conducono alla realizzazione di quel prodotto. È invece all'efficacia dell'intervento che bisogna tendere, perché l'efficacia si preoccupa del chi, del cosa, del perché, del metodo, degli strumenti e dei tempi necessari al raggiungimento dell'obiettivo. Ogni puntino Braille ha permesso al disabile visivo di non essere più soggetto passivo, beneficiario di azioni filantropiche, ma di diventare protagonista del proprio apprendimento e artefice del proprio destino. E il Braille, strumento di integrazione e cultura, è un evergreen che non teme la tecnologia, ma la sa incontrare, trovandovi un mezzo di nuove opportunità per bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne che vogliono essere se stessi con gli altri, con le stesse opportunità, cittadini e cittadine che costruiscono e sanno scommettersi.
Anna Buccheri

Catanzaro - Tiflodidattica e inclusione
La sezione territoriale Uici celebra la XII Giornata Nazionale del Braille con una mostra itinerante e un convegno
Il simposio, a cui parteciperanno eminenti relatori, si terrà giovedì mattina, presso l'Aula Giovanni Paolo II, all'interno del Campus Salvatore Venuta dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Una giornata di studio, confronto e sensibilizzazione sulla condizione, sulla formazione, sull'inclusione, sulle prospettive inerenti alla realtà della cecità, volta a focalizzare l'attenzione in merito alla promozione e alla salvaguardia dei diritti di cittadinanza dei non vedenti: questo il filo conduttore del Convegno, organizzato dalla Sezione Territoriale dell'Uici di Catanzaro, che si terrà il giorno 21 febbraio 2019, dalle ore 10, presso l'Aula Giovanni Paolo II, all'interno del Campus Salvatore Venuta dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. L'evento, che si svolgerà nell'ambito della XII Giornata Nazionale del Braille, troverà la sua ribalta nell'Ateneo, col fine di favorire, alla stregua del simposio svoltosi, sempre in occasione della summenzionata Giornata celebrativa, lo scorso anno presso l'Università della Calabria, il contatto tra la sfera più aulica della formazione culturale e la dimensione del braille, il sistema di letto-scrittura basato sui puntini, ideato nella prima metà del XIX secolo dal francese Louis Braille, un genio che, dopo aver incontrato nella primissima infanzia, a seguito di un incidente, la condizione della cecità assoluta, donò ai non vedenti quest'alfabeto in rilievo, questa luce nel buio, quest'opportunità d'interazione, integrazione e, quindi, crescita per l'intera umanità. Una dimensione di cui nel corso della manifestazione, moderata da Domenico Gareri, parleranno Giovanbattista De Sarro, Rettore dell'Unicz, Aquila Villella, Vice Direttore dipartimento Unicz, e su cui relazioneranno Luciana Loprete, Presidente dell'Uici di Catanzaro, Federica Nancy, assegnista di Ricerca dell'Unicz, Umberto Gargiulo, ordinario di Diritto del Lavoro presso l'Unicz, Annamaria Palummo, Consigliere Nazionale Uici, Annunziato Antonino Denisi, legale dell'Uici Calabria, e Michele Caruso, membro del Senato Accademico. L'evento in questione organizzato, come detto, dalla Sezione Territoriale Uici di Catanzaro, in collaborazione con il Consiglio Regionale Uici della Calabria e col patrocinio dell'Università, si inserisce in un programma di mostre itineranti relative agli ausili tiflodidattici; un programma che, fortemente voluto e messo a punto dalla già citata sede catanzarese dell'Unione e dalla sua Presidente Luciana Loprete, si articolerà sul territorio del Capoluogo regionale nell'arco di tre giornate, dal 20 al 22 febbraio. Un viaggio nell'universo multiforme e luminoso della tiflologia, che partirà il 20 febbraio, dalla Sede della Regione Calabria, per proseguire, come detto, giovedì 21, col convegno all'Università Magna Graecia a cui, nel pomeriggio dalle ore 15, presso l'aula studio Mimmo Gerace, sul lungomare del quartiere marinaro, seguirà una lezione di braille, tenuta dalla Presidente Loprete, e una dimostrazione pratica degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici, e quindi, concludersi venerdì, tra i volumi della Biblioteca cittadina, dove la Sede Territoriale Uici di Catanzaro donerà al Comune di Catanzaro un monumento tattile, realizzato in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro e presentato lo scorso 13 dicembre, in occasione della Giornata Nazionale del Cieco. Un programma intenso e certamente copioso di contenuti, da seguire, da vivere, per poter meglio comprendere la necessità di rendere fattuale, nell'ambito sociale, il valore dell'uguaglianza, la pratica della solidarietà, il concetto della dignità: in altre parole la libertà, che potrà trovare pieno respiro solo quando la società darà a ognuno la possibilità di esprimere la propria unicità.
Pierfrancesco Greco

Napoli - L'importanza del braille nell'era della tecnologia
Nello spirito indicato nella legge 126 del 3 agosto 2007 che ha istituito la «Giornata Nazionale del Braille», la Sezione Uici di Napoli e l'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, con il patrocinio del Club Italiano del Braille, mercoledì 6 marzo alle ore 16,30 organizzano un incontro a cui è invitata l'intera cittadinanza.
«A distanza di quasi 2 secoli dall'invenzione di questo sistema di comunicazione», affermano i dirigenti della Sezione napoletana dell'Uici «esso, nonostante siamo nell'era delle tecnologie, resta per i disabili visivi il sistema principale e imprescindibile per l'accesso alla cultura, all'istruzione e alla informazione». «È fondamentale creare questi momenti di riflessione», aggiunge il Presidente Uici Mario Mirabile, «perché sono ancora in troppi coloro che considerano il Braille un sistema superato e obsoleto». L'Assessore al Welfare del Comune di Napoli Roberta Gaeta ha voluto organizzare questa iniziativa nella sala Giunta del Comune, nella convinzione che è fondamentale diffondere la cultura dell'inclusione dei cittadini disabili.

12a Giornata Nazionale del Braille - Uici Caserta e Isiss Novelli di Marcianise: il braille dal passato, il presente e il futuro
L'Uici di Caserta, in occasione delle celebrazioni dedicate alla Giornata Nazionale del Braille, giovedì 7 marzo scorso, ha parlato agli alunni dell'Isiss «G. B. Novelli di Marcianise» dell'importanza del Braille: un sistema di letto-scrittura inventato più di due secoli fa da un non vedente francese, Louis Braille.
Il Presidente Uici Caserta, l'avv. Giulia Cannavale: «L'Uici da sempre propone a tutte le scuole di ogni ordine e grado attività di sensibilizzazione, attività che vengono proposte agli alunni consentendogli di scoprire un mondo che troppo spesso è a loro sconosciuto. Spesso siamo stati anche in scuole dove sono presenti i nostri ragazzi e la scoperta, la conoscenza ed il confronto, ci ha consentito di migliorare il rapporto tra l'alunno con disabilità visiva, la classe, i docenti e le famiglie. La giornata nazionale del Braille non è solo un adempimento legislativo, bensì permette a tutti noi di crescere attraverso un confronto costruttivo e civile».
Il Direttore Irifor della Campania, Vincenzo del Piano: «Attraverso il braille, l'alunno leggendo con le dita conosce la parola, toccandola gli dà una forma che prende vita; grazie a questo processo di conoscenza, l'alunno può acquisire tutti gli strumenti utili per inizializzare il proprio percorso di individuo e di cittadino».
I relatori, quali il presidente della Biblioteca Italiana per Ciechi, il prof. Pietro Piscitelli, il dott. psicologo Stefano Scirocco per gli ausili tiflodidattici, il direttore Irifor Campania Vincenzo del Piano per l'informatica assistiva, hanno catturato l'attenzione degli alunni, dimostrando che il braille non è solo un sistema di letto-scrittura, bensì è un sistema che si integra a 360 gradi nell'ambito dello studio, del tempo libero e dell'informatica.
Il presidente Uici Campania, dott. Vincenzo Massa: «Ringrazio la dirigente scolastica e il corpo docenti, che hanno accolto il nostro invito a celebrare la giornata nazionale del Braille, arrivata alla sua 12a celebrazione. La sede territoriale di Caserta da sempre si impegna sul territorio per diffondere una cultura della disabilità a 360 gradi ed è per questo necessario che gli alunni facciano tesoro di questa testimonianza. I giovani sono il futuro del domani, attraverso la loro sensibilità e professionalità, si potrà ampliare il raggio d'azione di politiche favorevoli a migliorare le condizioni di vita, di chi è affetto da patologie invalidanti, come la cecità».

Mantova - XII Giornata Nazionale del Braille: sei punti che fanno la storia e la differenza
L'Uici Sezione Territoriale di Mantova è grata al Parlamento Italiano che, con la legge 126-2007 ha istituito la «Giornata Nazionale del Braille» celebrata annualmente il giorno 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti delle persone non vedenti, della loro autonomia e della loro cultura inclusiva celebrata in tutta Italia dall'intera Associazione e dal Club Italiano del Braille con varie iniziative. Nello specifico, la Sezione si è fatta promotrice di un evento che si terrà domenica 17 febbraio, presso la Parrocchia del Gradaro, che metterà in evidenza l'importanza e l'abilità delle persone cieche nella lettura e nella conoscenza dei contenuti religiosi, facenti parte della nostra cultura, così come di quelle del resto del mondo. Durante la settimana, saremo impegnati nelle scuole che aderiranno alla nostra proposta, con incontri per la conoscenza di questo irrinunciabile codice di letto scrittura, del suo inventore e delle sue evoluzioni tecnologiche, culturali e sociali, al fine di sviluppare nei ragazzi e nel personale educativo, la curiosità in un'ottica sempre più inclusiva.
Grazie alla convinta disponibilità della Presidente Francesca Zaltieri e del Direttivo del Conservatorio Musicale Lucio Campiani di Mantova, e grazie al sostegno dell'Amministrazione Comunale di Mantova e della Fondazione Comunità Mantovana, da sempre vicini alle realtà associative e culturali che si impegnano a promuovere eventi di integrazione e a sostenere le persone che versano in condizioni di fragilità sul nostro territorio, a conclusione delle attività celebrative, alle ore 15,45 di sabato 23 febbraio, l'Auditorium Monteverdi ospiterà un concerto benefico aperto all'intera cittadinanza, che potrà beneficiare di un momento di cultura musicale eccellentemente espressa da due esponenti non vedenti (il pianista Maestro Sergio Mancini, e la cantautrice Silvia Zaru che, proprio grazie al codice di letto-scrittura Braille, hanno potuto fin da piccoli, studiare ed affermarsi nel panorama musicale, della composizione e del canto, oltre che dell'insegnamento, fino a raggiungere livelli di particolare riconoscimento personale e professionale di cui andare fieri. Così come possiamo andare fieri dei nostri giovani studenti che, grazie ed attraverso il Braille, hanno ancora voglia di sapere e di imparare.

Sant'Anastasia - La grande Memoria di Louis Braille
La grande Memoria di Louis Braille è stata ricordata durante la XII Giornata Nazionale del Braille, in seno al Convegno tenutosi il 22 febbraio presso il Presidio Uici di Sant'Anastasia. Il Presidio Uici di Sant'Anastasia ha voluto ricordare il sistema di lettura e scrittura a sei punti utilizzato dai ciechi, organizzando un incontro dove fossero presenti gli studenti di scuole elementari, medie e superiori del territorio.
Il Convegno ha ricevuto un'ottima partecipazione, non soltanto da parte di docenti, presidi e studenti, ma anche da parte delle Istituzioni politiche; infatti, erano presenti: il senatore M5s Francesco Urraro; il consigliere della Regione Campania M5s Luigi Cirillo; gli assessori del Comune di Sant'Anastasia, Bruno Beneduce e Rossella Beneduce; il presidente della sezione Uici di Napoli Mario Mirabile; i presidi Angela De Falco dell'Istituto Comprensivo «D'Assisi», Antonio De Michele dell'Istituto Superiore «Pacioli», Maria Capone dell'Istituto Comprensivo «De Rosa», il prof. D'Avino dell'Istituto Superiore «Torricelli»; hanno preso parte al Convegno con interventi di settori specifici Giuseppe Fornaro, referente nazionale Commissione Ausili e Nuove Tecnologie, Sandra Minichini, tiflologa ed educatrice disabilità sensoriali, Antonio Maione vice presidente Real Vesuviana, e Giuseppe Ambrosino consigliere della sezione Uici di Napoli.

Piemonte - Cossato: l'Istituto Comprensivo a lezione di Braille
«I bambini ciechi rischiano di non poter imparare l'utilizzo del codice Braille, perché nelle scuole mancano docenti in grado di insegnarlo. Sebbene il Braille abbia 200 anni di vita, rimane uno strumento insostituibile, capace di integrarsi con le moderne tecnologie utilizzate dai tablet e dagli smartphone». Lo ha ricordato il presidente regionale dell'Uici, intervenendo in occasione di un incontro con gli allievi della classe 3a F dell'Istituto Comprensivo di Cossato. A coordinare l'evento le insegnanti Ivonne Falcone e Anne Renolfi, docenti delle scuole medie Leonardo Da Vinci e Lucia Maggia. «Grazie ad una legge del 2007» ha spiegato Gilberti ai ragazzi «l'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo a dedicare una solennità civile al Braille, il 21 febbraio. Giornate come questa diventano l'occasione per denunciare le difficoltà e i problemi di chi non vede e per richiamare l'attenzione pubblica sull'importanza della sensibilizzazione». Nel corso della mattinata il presidente Gilberti, accompagnato dalla sua inseparabile cagnolina Leda e dalla preziosa collaboratrice Laura, ha presentato ai ragazzi un video sull'addestramento dei cani guida e ha illustrato loro il corretto funzionamento di alcuni ausilii, tra cui il bastone bianco. Al termine della mattinata, dopo una breve lezione, gli allievi dell'istituto comprensivo si sono anche cimentati in una prova di scrittura Braille. «È stata un'esperienza da ripetere» conclude Gilberti. «Ringrazio i ragazzi per la straordinaria attenzione dimostrata e, in particolare, la dirigente scolastica Gabriella Badà per la grande sensibilità nei confronti dei non vedenti».

Sardegna - Un parco giochi a Louis Braille
In data 2 marzo 2019 il Consiglio Regionale per la Sardegna dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con l'Irifor Sardegna, ha organizzato la giornata del braille nel Comune di Olmedo (ss). L'evento ha avuto inizio, al mattino, presso l'Auditorium Comunale dove il Presidente Regionale Uici Raimondo Piras, alla presenza del Sindaco, dei rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale, dei docenti e degli allievi della scuola secondaria di primo grado, dei rappresentanti delle associazioni locali, ha coordinato i lavori del convegno dedicato alla figura di Louis Braille ed alla rivoluzionaria portata culturale e sociale del metodo di lettura e scrittura da egli ideato.
Sono state esposte tre relazioni. La prima a cura del Presidente della sezione territoriale Uici di Nuoro Pietro Maria Manca che ha ripercorso la biografia di Louis Braille, evidenziandone l'elevatissimo spessore culturale ed umano. La seconda presentata dalla Professoressa Mariella Chessa, socia della sezione Uici di Sassari, che ha analizzato gli aspetti che ancora oggi, a distanza di 200 anni dalla sua invenzione, rendono più che mai attuale il braille. La terza curata dalla Signora Angela Sassu, socia della sezione territoriale Uici di Sassari, che ha evidenziato la stretta relazione esistente tra il braille e l'informatica, sottolineando come essi non siano da intendersi alternativi l'uno all'altro, ma viceversa strumenti complementari che, integrandosi a vicenda, garantiscono un accesso universale alla conoscenza e alla cultura. Ad intervallare le varie relazioni, sono stati eseguiti alcuni brani musicali curati dal giovane pianista olmedese Valentino Cubeddu.
Durante i lavori il Presidente Piras ha consegnato al Sindaco, alla Biblioteca comunale e alla Scuola, dei libri tattili e dei volumi in stampatello sul metodo di lettura e scrittura braille. Al termine del convegno si è svolta la cerimonia ufficiale di intitolazione del Parco Giochi comunale a Louis Braille. È stata scoperta all'ingresso del parco, una targa bronzea, in braille e stampatello, fatta realizzare per l'occasione dal Consiglio Regionale Uici della Sardegna. Il parco è stato inoltre dotato di cestini per la raccolta differenziata con le etichette in braille, per garantire piena autonomia ai cittadini con disabilità visiva.
Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili, religiose ed i dirigenti Uici in rappresentanza di tutte le sezioni territoriali sarde. Al termine della inaugurazione il Comune ha offerto un rinfresco a tutti i partecipanti con una degustazione di prodotti tipici locali curata dalla Pro Loco. Anche in questo frangente si è manifestata la grande sensibilità degli amministratori locali che hanno voluto sperimentare una degustazione «al buio», tramite delle bende fatte predisporre appositamente.

Molise - Tavola rotonda per la XII Giornata nazionale del Braille
«Il Codice Braille è strumento di eguaglianza o di equità: l'innovazione del Codice è cifra della sua trasversalità in ogni campo del sapere».
Il 21 febbraio p. v. si celebrerà la dodicesima Giornata nazionale del Braille istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007, per ricordare Louis Braille, inventore del metodo di letto-scrittura utilizzato dalle persone cieche in tutto il mondo, metodo che ha preso il nome dal suo ideatore. Il consiglio regionale Uici Molise renderà omaggio a questo uomo straordinario, che con intelligenza sopraffina ed intuizione geniale seppe trasformare un sistema di messaggistica adottato dall'esercito francese del tempo per le comunicazioni in situazione di buio, in un metodo di letto-scrittura che consentisse alle persone cieche di tutto il mondo di potersi affrancare dall'emarginazione e dall'isolamento nelle quali erano confinate dal momento che non potevano accedere all'alfabetizzazione e all'istruzione, e lo farà organizzando una Tavola rotonda sabato 16 febbraio per evitare la sovrapposizione della propria iniziativa a quelle programmate a livello nazionale. Alla Tavola rotonda, patrocinata dall'Irifor - Istituto per la ricerca, la Formazione e la Riabilitazione Molise, dal Cct Molise - Centro di Consulenza tiflodidattica Molise, l'Uffizio Scolastico regionale e l'Assessorato regionale all'Istruzione e alla formazione interverranno diversi relatori ed autorità, fra i quali: il Sottosegretario della Presidenza del consiglio con delega alla disabilità, On.le Vincenzo Zoccano, il presidente del Club Nazionale del Braille, Nicola Stilla, il componente della Direzione nazionale Uici responsabile dell'istruzione, prof. Marco Condidorio, il consigliere dell'Istituto nazionale valutazione ausili e tecnologie, Sabato De Rosa, il componente della commissione nazionale Uici ausili e tecnologie, Giuseppe Fornaro, nonché la Apple Developer Academy, la prof.ssa Patrizia Oriente Vicario del Liceo artistico Manzù e la prof.ssa Anna Paolella, Tutor Scienze della Formazione Primaria, che nelle loro relazioni esemplificheranno quanto importante, attuale ed irrinunciabile rimanga lo studio e l'adozione di questo sistema di letto-scrittura, enucleandone altresì diversi ambiti di impiego. Il presidente del consiglio regionale Uici Molise, Marilena Chiacchiari, unitamente a tutta la dirigenza Uici molisana desidera anticipatamente ringraziare tutte le persone: collaboratori, personale Uici, operatori volontari del servizio civile, che si stanno impegnando senza lesinare tempo e passione nella realizzazione di questo evento così importante per l'elevato spessore culturale dei relatori che animeranno la Tavola Rotonda.
Marilena Chiacchiari



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