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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS - APS

 

Corriere Braille

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Numero 16 del 2019

Titolo: Progetto «Rete delle reti»

Autore: Redazionale


Articolo:
31 marzo 2019, ore 10,00 presso la sezione territoriale Uici di Caserta
L'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Campania, grazie al Finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Pari Opportunità avvia il progetto «Rete delle Reti», un progetto per l'imprenditoria sociale. L'iniziativa ha lo scopo di favorire l'inserimento lavorativo di persone con disabilità visiva, attraverso azioni che consentiranno di creare una rete su tutto il territorio campano, ampliando i suoi piani di intervento anche su tutto il territorio nazionale e perché no, anche europeo! Il progetto rispondendo al bando emanato dal Dipartimento creerà una «rete delle reti» che parte dalla formazione professionale attraverso il conseguimento della qualifica professionale: «tecnico delle attività di progettazione, sviluppo e aggiornamento dei siti web - standard professionale»; infatti, il corso sarà rivolto a 15 disabili visivi provenienti da tutto il territorio campano; la prima qualifica professionale per normodotati che sarà riconosciuta anche a persone con disabilità visiva. Tutti gli attori coinvolti, ognuno con le proprie capacità, competenze e conoscenze faranno parte quindi di una «rete delle reti» mettendo in campo: «figure specifiche formate alla professione». Attraverso la struttura si offrirà l'occasione di sperimentazione positiva di sé, in un contesto sano, dove relazioni sociali ed il fare favorirà lo sviluppo di modalità di interazione, di un'immagine di sé positiva, nonché l'assunzione di un ruolo nel tessuto sociale pienamente accettato nel mondo del lavoro.
Il Presidente Uici Campania, dott. Vincenzo Massa: «L'Uici della Campania creerà una struttura che si occuperà di analizzare i siti web di enti pubblici e privati. Attraverso i nuovi tecnici del web, le piattaforme online che risulteranno non accessibili o non usabili saranno invitate a rispettare le leggi in materia di accessibilità. Ancora oggi troppo spesso sia enti pubblici che privati ignorano le indicazioni di legge e soprattutto tecniche, in merito all'accessibilità e di usabilità delle strutture e dei contenuti sui loro portali. Senza contare che i privati, escludono una parte della società (ciechi-ipovedenti) che non possono usufruire dei loro servizi, perché il sito è per la maggiore costituito dalla grafica, che sicuramente è più accattivante, ma questo non deve precludere l'accessibilità a coloro che utilizzano screen reader con sintesi vocale e-o display Braille e-o screen magnifier».
Il direttore Irifor della Campania, Vincenzo del Piano: «il nostro istituto sosterrà il progetto in tutte le sue fasi, con la formazione professionale dei 15 disabili visivi, attraverso i piani di intervento che l'Uici metterà in campo, coinvolgendo università, associazioni di categoria per l'industria ed il commercio. Tutto questo permetterà di creare opportunità di lavoro e la veicolazione di informazioni veramente alla portata di un clic da parte di tutti, abbattendo così le barriere architettoniche del web».
L'Uici della Campania è grata per l'opportunità concessa dal Dipartimento, quale finanziatore del progetto, che ha accolto l'importanza delle azioni e dei contenuti di una idea innovativa e capace di sfidare il sistema delle relazioni tra domanda e offerta lavorativa e anche quella commerciale.
Gli obiettivi che l'Uici della Campania intende raggiungere a fine progetto, in primis sarà l'affermazione delle pari opportunità delle persone con disabilità, perché individua nel progetto di impresa un ambito di intervento rilevante ed efficace, rendendo concreto il diritto delle persone con disabilità a coltivare il proprio sviluppo individuale, professionale e relazionale. A questo si aggiunge la valorizzazione e la crescita delle capacità delle persone con disabilità, ed in particolare dei soggetti affetti da disabilità visiva, per l'accesso al mondo del lavoro e dell'impresa, rafforzando le abilità e le competenze possedute e non, con azioni di integrazione a livello relazionale, promozionale e culturale delle persone con disabilità con tutti gli altri attori della società. Infine, non per ultimo, promuovere una diversa cultura della disabilità, che a partire dalla sua identificazione come esperienza umana universale, non sia considerata solo deficit, mancanza, privazione, ma piuttosto condizione che spinge l'individuo a superare la limitazione e le barriere, utilizzando e sviluppando le proprie risorse, al fine di raggiungere l'integrazione tra le persone con disabilità e soggetti normalmente abili.



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