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Il Progresso

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Numero 7 del 2019

Titolo: Alimentazione- Gelato, come mangiarlo senza rischiare di ingrassare

Autore: Angela Altomare


Articolo:
(da «Vanityfair.it» del 24 marzo 2019)
Alla frutta o alla crema. Nel cono oppure nella coppetta. Il gelato è uno dei cibi più amati in assoluto. Basti pensare che ne mangiamo in un anno in media circa 6 chili a testa (Dati Coldiretti). Per festeggiare quello artigianale è stata addirittura istituita nel 2012 una giornata europea, conosciuta come il Gelato Day, che si celebra ogni anno il 24 marzo e che prevede in molte città iniziative, eventi e degustazioni a tema. Eppure spesso, soprattutto per chi deve perdere peso, il grande dilemma è «il gelato a dieta si può mangiare senza problemi oppure no?». «Il gelato è a tutti gli effetti un dessert, che contiene una quota importante di zuccheri, grassi e calorie. Per non rischiare di ingrassare è necessario consumarlo con moderazione. Quello artigianale, però, ha dei vantaggi in più per la linea e per la salute rispetto a quello industriale. Se viene preparato con prodotti freschi e di qualità, può essere consumato tranquillamente anche da chi ha qualche chilo in più, senza esagerare ovviamente» spiega la dottoressa Laura Ferrero, medico chirurgo specialista in Scienza dell'alimentazione. «Contiene oltre a zuccheri e grassi, anche vitamine e sali minerali e proteine, preziose per l'organismo. Chi soffre di diabete oppure ha problemi di obesità dovrebbe invece consumarlo con più attenzione e solo occasionalmente. Chi invece ha problemi di colesterolo alto dovrebbe preferire quello a base di soia e limitarne comunque le quantità, mentre chi è intollerante al lattosio deve scegliere le varietà alla frutta e senza latte» spiega l'esperta.
Meglio il gelato alla frutta o alla crema? «I gusti alla frutta sono in generale meno calorici e, quindi, da preferire se si è a dieta. Un gelato all'ananas, per esempio, fornisce circa 150 calorie contro i 300 di quelli alla crema. Quest'ultimi solitamente contengono anche più grassi, per via della presenza di panna. Il consiglio però è di leggere sempre la lista delle materie prime usate che per legge deve essere esposta nella gelateria e prediligere un gusto che contenga pochi ingredienti» suggerisce la dottoressa Laura Ferrero.
Il gelato può sostituire un pasto? «Due palline di gelato, una alla crema e una alla frutta, forniscono carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali sufficienti a sostituire occasionalmente uno dei tre pasti principali o integrarne uno leggero. Due palline di gelato alla frutta, invece, possono sostituire sporadicamente lo spuntino di metà mattina o di metà pomeriggio» suggerisce l'esperta.
Quello artigianale ha meno grassi di quello confezionato? «Il gelato artigianale è in genere più sano e meno calorico rispetto a quello industriale. Quest'ultimo contiene più grassi e oli vegetali, oltre che coloranti e additivi, che vengono usati per renderlo più cremoso, appetibile e resistente alle alte temperature. Bisogna prestare però attenzione: non sempre artigianalità vuol dire qualità. Spesso in quello artigianale si possono utilizzare polveri liofilizzate a cui vengono addizionate acqua e latte. Il suggerimento è di leggere sempre la lista degli ingredienti e prediligere quelli preparati con ingredienti freschi e privi di coloranti e additivi» dice la dottoressa Laura Ferrero.
Quante volte a settimana possiamo mangiarlo senza rischiare di ingrassare? «Il gelato artigianale alla frutta in una dieta sana e bilanciata può essere consumato anche 2-3 volte a settimana in sostituzione di una merenda o di una porzione di frutta, e occasionalmente in sostituzione di un pasto completo. Non deve però diventare un'abitudine: il gelato, per esempio, difetta di fibre, di cui è particolarmente ricca la verdura, essenziali per il corretto funzionamento dell'organismo e preziose per mantenersi in forma e in salute» spiega la dottoressa Laura Ferrero.



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